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~Aron~

Dopo esserci messi il pigiama , ci infiliamo nel letto .
Coprendoci per bene dato il freddo che fa.
"Sono stati davvero gentili ad ospitarci" dice Liz
"Già" dico
"Che hai?" la ragazza si solleva un po' con il braccio per guardarmi .
"Il tiramisù"
"Hai detto che ti è piaciuto"
"Ed è così , ma..."
"Ma cosa"
"Era uno dei dolci preferiti di mia madre e lo faceva ogni domenica . Era diventato anche il mio dolce preferito , nessuno è mai riuscito a riprodurlo uguale o almeno simile a lei "
"E stasera quel dolce , che era perfettamente simile , me l'ha fatta ricordare" proseguo .
Senza dirmi niente Liz si avvicina e mi stampa un bacio sulle labbra . Si stende di lato , lo stesso lo faccio anch'io e l'abbraccio da dietro .

Durante la notte mi sveglio dal rumore che fa Liz con la tosse.
"Ei" mi alzo e mi strofino gli occhi con i polsi e guardo liz .
"Che hai?"
"Non riesco a smettere e non mi sento molto bene" ha la voce roca ed è sudata . Le metto la mano in forte .
"Cazzo scotti molto" mi alzo .
"Aron ritorna a dormire adesso mi passerá" 
"No aspetta , quando uno ha la febbre forte cosa fa!?" dico impanicato e non sapendo cosa fare.
"Aron tranqu-" improvvisamente si alza e corre verso il bagno , la seguo e la vedo piegata a terra rivolta con la testa verso il water .
"Aspetta"  mi accovaccio vicino a lei e gli tengo i capelli . Vomita tutto ciò che abbiamo mangiato a cena .
Dopo un po' prendo un pezzetto di carta igienica e si pulisce la bocca . Mi alzo e lei rimane lì seduta .
"Come ti senti?"
"Male, stanca e sfinita" non ci penso due volte e mi abbasso . La prendo a mo di sposa, mi conduco verso il letto e l'appoggio sopra.
"Ho la gola secca mi prendi dell'acqua?" dice roca , annuisco e apro la porta. La chiudo .
Scendo le scale fino ad arrivare all'entrata, vado verso il salotto e apro la grande porta di vetro. Faccio per entrare in cucina quando "non ti muovere stronzo" vedo Scott con una mazza di legno di mano , pronto a colpirmi in pieno viso.
"Che cazzo fai Scott!" urlo
"Aron"  abbassa la mazza "Potevo colpirti"
"Che cazzo ci fai tu qui giù!" prosegue
"Liz ha la febbre e mi ha detto che aveva sete, e sono sceso a prendergli un bicchiere d'acqua"
"Merda, aspetta ti prendo l'acqua e chiamo Gioia" si avvicina al frigorifero e prende una bottiglia d'acqua e me la porge.
"Liz non vorrebbe che tu la svegliassi, tranquillo"
" tu ci sai fare quando qualcuno ha la febbre?"
"No" dico
"Allora sta zitto" mi sorpassa e si dirige fuori la sala da pranzo , lo seguo e saliamo le scale insieme.
"Vado a svegliare Gioia" annuisco ed entro in camera degli ospiti .
"Ei Liz, l'acqua" gli passo la bottiglia.
"Avevo detto un bicchiere" prende la bottiglia e la apre.
"Tranquilla , bevi" fa ciò che dico "ho incontrato Scott giù in cucina , mi stava per una dare una mazza in faccia" toglie la bottiglia dalle labbra e ride. "Gli ho detto che hai la febbre e adesso è andata a chiamare la moglie"
"E perché!" dice dura
"Non so, mi ha domandato se ci so fare con la febbre e io ho detto di no . Mi ha detto di stare zitto e adesso è andato a svegliare la moglie"
"Aron dovevi insistere col no" dice dura.
"Liz tranquilla" le accarezzo la guancia.
"Non voglio dare disturbo" ma lei toglie la mia mano .
Sentiamo bussare e la figura di una donna entra nella stanza .
"Liz come ti senti?" la donna si avvicina , mi sposto e si siede al posto mio.
"Gioia non dovevi scomodarti" dice la ragazza .
"Non preoccuparti  tieni ,metti questo sotto al braccio" gli passa il termometro e lei lo prende e lo posiziona dove gli ha detto Gioia.
"Aspettiamo un paio di minuti , intanto Scott è andato giù a prendere qualcosa da mangiare e una Tachipirina" la ragazza annuisce dolorante e assonnata.
Il termometro suona e lo tira fuori dall'ascella .
Gioia lo prende "39"
"Come!" dico ansioso.
"Tranquillo Aron , deve mangiare qualcosina e prendere una Tachipirina. Man mano vedrai che scenderà la febbre"
"Va bene" dico tranquillizzandomi .
"Ecco tesoro , come stai?" Scott entra nella stanza con tre pacchi di biscotti diversi tenuti avvolti al
braccio e una pillola in mano .
"Scott avevo detto dei biscotti a scelta no tutto il mobile" dice la donna mettendosi una mano in fronte .
"Scusa , ma non sapevo cosa preferiva" si giustifica l'uomo.
"A me piace tutto Scott , non doveva preoccuparsi" dice la ragazza
"Liz scegli cosa ti piace" dico avvicinandomi.
"Le gocciole" predo il pacco di gocciole , lo apro e prendo un biscotto , glie lo porgo e se lo prende.
"Quanti biscotti deve mangiare?" domando ingenuamente a Gioia .
"Uno può bastare , basta che ha qualcosa nello stomaco" dice con calma .
Dopo che ha finito di magiare , Gioia gli da la Tachipirina e con dell'acqua , Liz la ingoia .
"Bene adesso riposati , domani mattina vedremo come stai" dice la donna .
Liz annuisce e si stende , si rimbocca sotto le coperte .
"Grazie mille" dico avvicinandomi alla porta .
"Di niente , domani non svegliarla , la terrò sotto controllo io" dice la donna.
"Non è un disturbo per voi?"
"Assolutamente no Aron" annuisco e chiudo la porta .
"Dovevo dargli la buonanotte?" domando tra me e me. Faccio spallucce e mi avvicino al letto e mi stendo vicino a Liz . Gli do un bacio in fronte e mi addormento .

Quella notte sogno mi madre ....
Una splendida donna dai folti capelli mossi e neri, grandi occhi maroni . Si congratulava con me , che dopo Vaiolet avevo trovato un'altra ragazza forte e coraggiosa, e felice di essermi accanto .

La sveglia suona .
Allungo il braccio per spegnere la sveglia e con i polsi mi strofino gli occhi . Mi alzo assonnolato e vedo la sveglia . Sono le sette .
Do un'occhiata a Liz e sta ancora dormendo . Mi alzo e vado al bagno. Faccio ciò che devo fare , mi spoglio e faccio una doccia veloce . Esco e mi asciugo in fretta . Rimetto i vestiti di ieri sera , che ormai si sono asciugati e metto le scarpe , che anche quelle si sono asciugate .
Apro la porta e la chiudo per non dare fastidio alla mia ragazza. Scendo le scale e mi dirigo in sala da pranzo dove trovo Scott e Gioia.
"Buongiorno ragazzo" dice il mio capo
"Buongiorno" prosegue la donna sorridendo.
"Buongiorno" dico sedendomi difronte a loro.
"Come sta Liz?" domanda Gioia.
"Non so, stava ancora dormendo"
"Va bene, dopo andrò sopra a controllare" dice Gioia ed io annuisco .
"Mangia qualcosa" dice Scott
"Non ho fame"
"Amico non puoi stare a digiuno, forza" dice duro. Prendo un tost e ci spalmo sopra dell nutella, lo addento .
"Bravo ragazzo"
"Ho preparato il pranzo per voi" dice la donna indicando due sacchetti di carta affianco a me, non li avevo propio notati.
"Non dovevi Gioia , potevo comprami qualcosa" dico finendo il tost .
" non preoccuparti"
"Io e Gioia avevamo pensato che potevate restare qua fin che a Liz non passava la febbre" dice Scott guardando la moglie e poi me.
"Ei no, è già troppo disturbo tutto questo "
"Nessun disturbo Aron" dice il mio capo.
"Non abbiamo i nostri vestiti"
"Possiamo prestarveli noi, abbiamo vestiti di quando avevamo la vostra età" dice Gioia .
"Non so , Liz vi convincerebbe con tutta la febbre ad andarsene"
"Pensaci, lo dirò anche a lei" dice la donna , annuisco.

"Ciao tesoro" Scott saluta Gioia con un bacio sulle labbra . Scendiamo e dalle scalinate e andiamo verso la sua macchina . Entro nel lato del passeggero e Scott accende la macchina e parte .
"Come mai tutta questa ospitalità?" dico improvvisamente.
"Mi sono legato molto a te Aron , sei come un figlio"
"Onorato di avere un padre giovane"
Ride .
"Sei così innamorato di Liz che faresti tutto per lei"
"Si" dico sorridendo
"I tuoi genitori dovrebbero essere fieri di avere un figlio così" mi si spegne il sorriso dalle labbra .
"Certo" dico con una punta di rabbia e malinconia.
"Ho detto qualcosa che non andava Parker?" si gira a guardarmi e poi ripunta gli occhi sulla strada.
"No tranquillo"
"Ne sei sicuro?"
"Ho detto tranquillo" guardo fuori al finestrino.

Scendiamo dalla macchina ed entro velocemente alla centrale . Durante il tragitto non abbiamo più parlato .
Non voglio che si parla dei miei genitori , soprattutto di mia madre .
Prendo l'ascensore insieme a Scott , che poco dopo mi ha raggiunto, e saliamo insieme negli uffici sopra .
"Buongiorno Aron " dice Jeff accanto alla mia scrivania.
"Senti  non ho la voglia di parlare o scherzare con qualcuno!" e mi siedo al mio posto .
"Parker" Scott mi guarda male e con il dito mi dice di seguirlo nel suo ufficio.  Sbuffo e mi alzo , entriamo nell'ufficio e chiudo la porta .
"Non so cosa è successo con i tuoi genitori , e non ti assillerò per scoprirlo perché avevo capito che è successo qualcosa, ma non prendertela con Jeff perché può farti licenziare in meno di un secondo . Quindi mantieni la calma" annuisco non sapendo che dire .
"Preparati che abbiamo un'incontro con gli esperti di suicidio , per mettere fine a questa storia e per far fare brutta figura a Jeff" prende tutti i documenti e le carte della ragazza che abbiamo esaminato e mi da una pacca sulla spalla . Apre la porta del suo ufficio e  chiama Jeff e altri collaboratori e andiamo nella sala riunioni .
Percorriamo il corridoio ed entriamo nell'ultima stanza in fondo.
Entriamo in questa grande stanza , in cui si trovano gli agenti per quanto riguarda il suicidio. C'è un tavolo in legno , lungo e una pila di sedie in tutti e due i lati della tavola .
"Salve signor Scott , prego sedetevi" dice un uomo grassottello e pelato.
"Ciao  Christian " gli porge la mano Scott e se la stringono .
Ci sediamo .
"Bene incominciamo" il signor Christian  apre i documenti che gli ha dato Scott "Agata Feel, una sedicenne trovata morta in un bagno della scuola , il ballo di halloween" prosegue .
"Signor Parker mi parli un po' della sua teoria" il signor Christian mi punta gli occhi ,color verde addosso , come tutti quelli della pattuglia di suicidio.
"Vai amico" mi sussurra Scott .
Apro il fascicolo ed inizio ad esporre la mia teoria .
Vedo con all'angolo dell'occhio Jeff imbarazzato , ha capito che ha fatto una gran figura di merda.

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