XXIII • are you happy now?

633 23 4
                                    

‼️ATTENZIONE‼️
Il seguente capitolo contiene descrizioni di: sangue, violenza, traumi e scene forti, pertanto se vi danno fastidio queste cose vi prego di non leggere!
Alla fine del capitolo metterò un riassunto di tutto quello che è successo per chi sceglierà di non leggere, all'interno verranno censurate TUTTE le cose che potrebbero infastidire.
L'inizio del riassunto verrà segnalato da queste " ‼️" e sarà scritto con caratteri diversi dal font utilizzato per la storia in modo tale da poter essere riconosciuto subito!❤️

━━━✦❘༻•༺❘✦━━━

La scena che si presentò di fronte agli occhi di Jungkook fu diversa da quelle che aveva sempre visto nelle feste che organizzavano.

La gente stava... andando via.

E questo non era mai successo, mai.
Né in casa Kim, né in casa Min e figuriamoci in casa Jeon.

«Che cazzo sta succedendo?».
Chiese quasi sconvolto, tra sé e sé.

Cercava con lo sguardo almeno un volto familiare, quello di Yoongi, o perfino quello di Taehyung.
Ma nulla.
Neanche di Jimin e degli altri c'era traccia, vedeva soltanto facce sconosciute o indesiderate.

Continuò a scendere le scale e poi fermò la musica, battendo un colpo abbastanza forte sullo stereo che stava facendo tutto quel baccano.

«Che cazzo è successo?!».
Chiese urlando, questa volta, rivolgendosi alla poca gente che era rimasta nel salotto.

Le persone bofonchiavano qualcosa di incomprensibile alle sue orecchie, ma non si azzardavano a rispondere direttamente a lui.

Decise di uscire fuori, non vedendo neanche Aeri nei paraggi.

Poi un pensiero che gli fece accapponare la pelle dalla paura gli si stampò nitido nella mente: Se mancano tutti, è perché sono tutti coinvolti.

I suoi amici, Jimin e potenzialmente anche la sua ragazza erano da qualche parte, tutti insieme, e stava succedendo palesemente qualcosa.
E il problema era proprio quello, il fatto che fossero tutti insieme.

Quando riuscì finalmente a prendere coraggio per uscire fuori, riconobbe un volto familiare.

«Yoongi!».
Corse verso di lui chiamandolo.
Aveva ai piedi una persona, e la teneva attaccata per il busto alla ruota della sua macchina.
Quando questa provò a rialzarsi, una pedata del menta la riattaccò velocemente alla gomma sporca.

«Aeri?! Ma che cazzo sta succedendo qui?!».
Jungkook scostò con forza il piede dell'amico dal corpo della ragazza, trascinandola in piedi.

«Sei uno stronzo, Min Yoongi, tu non sai contro chi ti sei messo, io ti faccio prendere e ti faccio diventare polvere!».
Lo minacciò lei, sbraitando.

«Aeri!».
La richiamò Jungkook.

«Che cazzo sta succedendo?».
Chiese scuotendo il corpo ormai privo di forze della ragazza.

Ma il menta non le permise di aprire bocca, e attaccò subito a parlare.
«Cosa succede?! Succede che quest'idiota sa perfettamente della tresca che hai con il biondino e ha fatto entrare dentro casa tua quella gentaglia di merda che la circonda per farvi spezzare le ossa. Non li hai riconosciuti quando sono entrati quei due? O pensavi che fosse gente tranquilla da invitare ad una festa? Ti sei scordato che ti sei messo con la figlia di un fottuto criminale o te lo dobbiamo ricordare noi, testa di cazzo?
Abbiamo dovuto prendere a calci tutti i suoi per salvare il culo al tuo amante di merda, e probabilmente a Taehyung gli hanno rotto un braccio e a me non smette di uscire sangue da questo cazzo di naso che adesso mi ripagherai per nuovo se si è rotto, ti è chiaro?».
Yoongi urlò a cinque centimetri dalla faccia del moro, senza mai prendere fiato.

⋆ 𝐁𝐔𝐓𝐓𝐄𝐑𝐅𝐋𝐘 𝐄𝐅𝐅𝐄𝐂𝐓 ☽ 𝘫𝘪𝘬𝘰𝘰𝘬Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora