XLIII • give it to me

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«Era proprio un bel po' che non uscivamo tutti e tre a pranzo fuori dall'università».
Ammise Taehyung, mentre portava alla bocca un raviolo.

«Già, questo posto poi è ottimo».
Continuò Yoongi.

Jungkook aveva scoperto quel ristorantino con pochi tavoli davvero vicino alla loro sede. Faceva teokbokki, jjajangmyon, pollo fritto e altro street food coreano davvero ottimo, a buon prezzo.

Erano sempre stati clienti assidui, ma diciamo che ultimamente non avevano avuto poi così tanto tempo, gli sembrava già troppo riuscirsi a sedere in mensa per più di un quarto d'ora.

«Jungkookie... Qualcosa ti turba?».
Chiese Taehyung, dopo averlo osservato per qualche secondo.

«Tutto alla grande».
Rispose il moro, ristabilendo il contatto visivo e sorridendo, cercando di essere il più convincente possibile.

«Hyung, se ti va puoi prendere il mio pollo, sono pieno e non credo di poterlo finire».
Yoongi passò la scatola di cartone contenente il fritto a Taehyung, che prima di afferrarla lo squadrò per bene, quasi riuscendo a metterlo in soggezione.

«Che c'è?».
Chiese il ragazzo dai capelli decolorati.

Taehyung buttò fuori un fiotto d'aria, lanciandogli una nuova occhiataccia.
«Non mi va il tuo pollo».

«Lasciatemi offrire il pranzo oggi. Vado a fare la fila per pagare, intanto finite questo benedetto pollo e poi uscite».
Jungkook li interruppe, sgusciando fuori dalla situazione.

Conosceva bene quei due, e quando cominciavano così significava solamente che gli andava di litigare.
Succedeva spesso, e prima che Taehyung gli spiegasse cosa provava ancora per il menta, Jungkook si era chiesto più volte il perché.

«Vado fuori a fumare».
Annunciò il menta, non staccando mai gli occhi dalla figura di Taehyung.

«Anch'io».
Rispose poi, alzandosi repentinamente.

Yoongi gli lanciò un'occhiata torva
«E da quando fumeresti tu?».

Taehyung non lo degnò di una risposta, sorpassandolo, e dirigendosi verso l'uscita del locale.
Camminò lentamente, fino ad arrivare ad un muretto su cui appoggiarsi, non troppo lontano dalla porta d'entrata del ristorantino.

Appena si voltò, notò subito come l'altro si fosse sbrigato a seguirlo.
«Almeno sono degno di sapere se ci stai ancora con quello o no?».

«Negli ultimi giorni mi sta evitando, non so il perché».
Rispose pronto, mentre si accendeva quella sigaretta.

«Poi non ci sto insieme, lo sai che io-».

«Sì, lo so».
Lo ammutolì, il castano.

E continuò «Lo so che sei uno stronzo, Yoongi».

E il menta decise di non controbattere.

«Quindi il ragazzino non sapeva chi sei, non sapeva che ero il tuo scopamico, non sapeva niente...».
Taehyung riprese il discorso.

«Perché avrei dovuto dirgli che scopavamo?».
Gli domandò il menta, ormai alterato, ad un palmo dal naso.

«Proprio non ci arrivi?».
Chiese Taehyung, sollevando un sopracciglio, in tutta risposta.

«A cosa?».
Ringhiò lui, portando entrambe le mani sul muretto, ai lati dei fianchi del castano.

Il più grande afferrò la cravatta del ragazzo di fronte a lui, strattonandola verso di sé.
I loro corpi erano incollati.

⋆ 𝐁𝐔𝐓𝐓𝐄𝐑𝐅𝐋𝐘 𝐄𝐅𝐅𝐄𝐂𝐓 ☽ 𝘫𝘪𝘬𝘰𝘰𝘬Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora