XXXVI • lavender

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Yoongi stava scendendo le scale, diretto ai dormitori. Aveva appena finito la lezione di chimica organica, e si stava incamminando verso la sua camera da solo, dato che Jungkook non aveva ancora dato segni di vita oggi.

Per quanto ne sapeva, poteva anche essere morto.

Non lo sentiva da due giorni e oggi non si era nemmeno presentato a lezione.
Pensò che sarebbe dovuto passare a trovarlo, ma soltanto dopo un bel sonno ristoratore.

Se fosse stato un qualsiasi altro giorno, ovviamente si sarebbe ormai già allarmato, ma sapendo bene quanto Jungkook odiasse la chimica, e facesse di tutto pur di saltare più lezioni possibili, trovò immediatamente una giustificazione all'inusuale comportamento del moro.

Almeno per lui.

Inserì la chiave nella toppa e girò, facendo scattare la serratura, ed entrando piano nella stanza.

Hoseok era lì, sdraiato sul letto, che riposava beatamente. Un raggio di sole che falciava le tende lattee della camera e lo carezzava delicatamente su una guancia.

Ridacchiò un po' tra sé e sé, trovandolo adorabile, con quell'espressione eterea sul volto.

L'ennesima persona che si chiedeva se potesse meritare o meno.

Si sdraiò accanto a lui e lo abbracciò da dietro, cominciando a lasciare dolci baci sul suo collo.

«Yoongi...».
Sospirò il rosso, con la voce impastata da sonno, ormai svegliato dal rumore che stava facendo l'altro.

«Non volevo svegliarti, scusa».
Disse, lasciando ancora un altro bacio, questa volta soffermandocisi di più.

C'era qualcosa di strano, però, che attirò immediatamente l'attenzione di Yoongi.

«Hai cambiato profumo?».
Chiese, lasciando che si formasse un'espressione interrogativa sul volto di Hoseok, che stava ancora con gli occhi chiusi.

«Ma di che parli? Possiamo prima riposare e pensare ai profumi dopo? Poi tu non ne usi, cosa ti importa?».
Domandò il rosso, un po' scocciato.

Yoongi si ammutolì tutto d'un tratto. Quel profumo inconfondibile.
Ma non poteva essere.
Stava sicuramente delirando. Il cervello gli stava giocando brutti scherzi, di pessimo gusto.

Si avvicinò di nuovo al suo collo, e quell'aroma delicatissima di lavanda gli invase narici e cervello, rendendolo ebbro.

Ebbro di Taehyung.

Gli occhi spalancati.

Si allontanò di scatto e Hoseok trasalì.
«Yoongi ma che ti prende oggi?». Chiese visibilmente scosso, ma mai quanto il menta.

«Hai comprato un nuovo ammorbidente? Alla lavanda?». Domandò allarmato e Hoseok scoppiò in una fragorosa risata, non riuscendo proprio a decifrare lo strano comportamento del maggiore.

«Yoongi ma... hai assunto degli stupefacenti?». Continuò ridacchiando.

«Hoseok, sono fottutamente serio».
Yoongi gli spense velocemente quel suo sorriso radioso, come soltanto lui sapeva fare.

«Sei impazzito o cosa? Mi svegli per venirmi a chiedere se abbia comprato o meno un profumo o un ammorbidente e io non dovrei scoppiarti a ridere in faccia? Che c'è devi fare una lavatrice? Se vuoi la metto su io».

Yoongi si riavvicinò cautamente al corpo snello di Hoseok, sperando di aver solamente scambiato quel profumo per altro.

«Scusami, davvero... Credo- Sì, credo di aver fumato troppo, perdonami».
Inventò su due piedi, abbracciandolo nuovamente.

⋆ 𝐁𝐔𝐓𝐓𝐄𝐑𝐅𝐋𝐘 𝐄𝐅𝐅𝐄𝐂𝐓 ☽ 𝘫𝘪𝘬𝘰𝘰𝘬Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora