XXX • so this is love?

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«Chi è?».
Domandò una voce scocciata dall'altra parte della porta, quando Hoseok aveva picchiettato dolcemente le nocche sul legno.

«Indovina».
Rispose ridacchiando.

Il menta aprì la porta a torso nudo, con una faccia abbastanza annoiata.
Hoseok si affrettò a guardare altrove, ma la mano pallida di Yoongi lo afferrò al volo e lo trascinò dentro, chiudendo la porta.

«Non hai le chiavi?».
Gli chiese, tornando verso la finestra per accendersi una sigaretta.

«Credo di averle buttate da qualche parte nel borsone del nuoto, quindi ora sono nell'armadietto e non mi andava di tornare indietro».
Spiegò raggiungendo il coinquilino alla finestra.

«Non puoi fumare nei dormitori...».
Lo rimbeccò.

Yoongi sorrise di sbieco, soffiando il fumo in faccia ad Hoseok, prima di avvicinarsi alla sul viso.

«Puzzi di fumo».
Ridacchiò il rosso.

«Scusa».

«Grazie per averci aiutato a vincere, prima..».
Gli sussurrò, passandogli dolcemente una mano tra i capelli decolorati.

Yoongi ne approfittò per riportare la sigaretta alla bocca, per poi buttare di nuovo il fumo fuori.
«Non c'è di che».

«Jungkook si è arrabbiato?».
Chiese il rosso, guardando in basso.

«Nah».
Spense la cicca nel posacenere, facendo un po' di pressione.

Hoseok si era perso a guardare fuori dalla finestra della loro camera, che dava sul cortile interno.
C'erano molte persone giù, chissà... forse c'era qualche attività che si erano persi.
Infondo a lui non importava molto, gli bastava stare con Yoongi.
Ma a Yoongi non piaceva stare tra la folla, o forse più in generale tra le persone che non conosceva.
A meno che non fosse in una discoteca in cui divertirsi.

Avevano due caratteri molto distanti.
A dire il vero erano proprio uno l'opposto dell'altro.
Eppure avevano trovato il loro equilibrio, il loro modo d'essere.
Il loro modo di coesistere.
Questo probabilmente perché si completavano, in qualche modo.
Era la cosa che più attraeva Hoseok: Yoongi era una persona così distante dal suo modo d'essere.
Eppure gli era subito piaciuto.
Lo aveva subito colpito, desiderato, avuto.
E altrettante volte si era concesso.

Pensava che il menta avrebbe potuto prendersi qualsiasi cosa gli appartenesse, senza che lui facesse un fiato.
Avrebbe potuto prendergli il cuore, e non avrebbe opposto resistenza.
Avrebbe potuto prendersi tutto il suo tempo, e non avrebbe opposto resistenza.
Avrebbe potuto prendersi la sua anima. E no, non avrebbe opposto resistenza.

Dunque è questo l'amore?

A svegliarlo dal suo flusso di pensieri, fu proprio un abbraccio caldo che lo avvolse da dietro, poi un paio di labbra che si posavano sul suo collo.

Hoseok sorrise istintivamente, pronto a sentire i denti del maggiore affondare nella sua carne morbida, per iniziare poi a succhiare in un determinato punto, fino a farlo diventare livido.

Sospirò, buttando fuori un fiotto d'aria dalla bocca semi aperta, sulla quale si andarono subito a posare due dita del menta.

Hoseok aveva perfettamente capito quello che avrebbe dovuto fare, e voleva talmente tanto farlo, che non ci pensò su due volte ad accogliere quelle dita nella sua bocca, iniziando a succhiare dolcemente.

⋆ 𝐁𝐔𝐓𝐓𝐄𝐑𝐅𝐋𝐘 𝐄𝐅𝐅𝐄𝐂𝐓 ☽ 𝘫𝘪𝘬𝘰𝘰𝘬Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora