XXXII • promise

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Appena Hoseok chiuse la porta, Yoongi scattò correndo verso la camera di Jungkook.

Stava per bussare, aveva già pronte le nocche, poi si domandò se non fosse stato meglio chiedere a Taehyung.
Tempo di pensarlo, che la mano aveva già fatto di testa sua, battendo tre colpetti sul legno scuro.

Gli aprì Jimin, come temeva sarebbe successo.

«Y-yoongi! C-cercavi Jungkook?».
Chiese con voce tremolante il biondino.
Non lo faceva apposta, si imbarazzava sempre quando c'era da parlare con qualcuno con cui non aveva piena confidenza.

Yoongi, che invece era l'esatto opposto, si affrettò a bypassare la figura esile di Jimin e catapultarsi dentro la camera.

«Jungkook è con Taehyung! Stavo per dirtelo ma-».
Riprovò il minore.

Yoongi chiuse per un attimo gli occhi, sospirando.

«Qualcosa non va?».
Chiese Jimin, dolcemente, avvicinandosi cautamente al ragazzo che aveva fatto irruzione nella sua stanza poco prima.

«No, tutto alla grande... Mi serviva solamente un attimo Jungkook, sai dove sono andati per caso?».
Rispose forzando il sorriso più fittizio che avesse mai messo su in vita sua.

Era preoccupato e si vedeva da lontano un miglio.

«No, ma mi ha detto poco fa che sarebbe tornato presto, se vuoi aspettare qui ti offro qualcosa dal frigobar».
Lo invitò a sedersi.

«Accetterei volentieri ma devo davvero andare...».
Si congedò velocemente e schizzò fuori dalla stanza come un fulmine.

Jimin era piuttosto confuso da tutto quello che era successo nel giro di quei cinque minuti, ma se c'era una cosa su cui non aveva dubbi, era il fatto che fosse successo qualcosa.
Ed il fatto che Yoongi fosse così agitato non era un buon segno, dal momento che l'ultima volta che l'aveva visto così pimpante era stato quando Hoseok gli aveva fatto assaggiare una Monster Energy per gioco, ed era finito per bersela tutta perchè "che buon sapore che ha!".

Hoseok gli aveva poi confessato di non essere riuscito a chiudere occhio la notte, e il perché Jimin non aveva voluto saperlo.

Sapeva solo che il rosso aveva smesso di comprare Monster Energy ed offrirle a quel pazzo.

Intanto quel pazzo, però, si era già catapultato davanti la porta di Taehyung e bussava ininterrottamente da ormai venti secondi o più.

«Ma sei impazzito?».
Chiese il castano, quando aprì la porta.

«C'è Jungkook? Posso parlare un attimo con voi? Aiuto hyung non so che devo fare, sono veramente nel panico più totale, cioè non avrei mai pensato che le cose avessero potuto prendere questa piega, pensavo di aver fatto la scelta più giusta per tutti quan-».

Taehyung aveva bloccato l'irrefrenabile flusso di coscienza del più piccolo, tirandolo per una manica e trascinandolo nella stanza.

Avevano tutti e due questo vizio.

«Non ho intenzione di intrattenere una conversazione con uno che parla come se avesse appena pippato della cocaina».
Mise subito in chiaro le cose, e Yoongi tacque immediatamente.

«Io già sono stato mezz'ora a fare da psicologo di coppia a questo».
Continuò indicando Jungkook, che se ne stava stravaccato sul letto del maggiore, mentre disegnava cerchietti immaginari con un dito sulle lenzuola pulite, per sfuggire alla conversazione nel modo più immaturo possibile.

⋆ 𝐁𝐔𝐓𝐓𝐄𝐑𝐅𝐋𝐘 𝐄𝐅𝐅𝐄𝐂𝐓 ☽ 𝘫𝘪𝘬𝘰𝘰𝘬Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora