Capitolo 41

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Il Re Robert mentre stesse sorseggiando il tè, ripensò alle parole di Lorenzo: “Il tè in una teiera può restare più tempo caldo ma in una tazza e minimo”. Il Re Robert alzò lo sguardo e si accorse che quella era un affermazione al quanto strana ma come giusta per ogni cosa. Tanto che valutò qualcosa che lo stava turbando da tempo. Bevve il tè lievemente fumante e riposò la tazzina. Quasi ad alta voce disse: “Devo parlare con Albert!”. 

Lorenzo che lo osservava dalla porta della cucina disse: “Spero che funzioni”.
Il Servitore David di fianco disse: “Come ha reagito?”.
Lorenzo chiuse la porta e lo osservò dicendo: “Sono sicuro che cambierà idea!”.
Caterina di conseguenza disse: “Davvero?”.
Lorenzo li osservò e disse: “Non ne sono sicuro al cento per cento ma posso dire che ci rifletterà”.
Il Servitore David con sguardo preoccupato disse: “Si, ma cosa gli hai detto?”.
Lorenzo lo osservò e disse: “Tempo al tempo!”.
Caterina sbatte lievemente lo strofinaccio sul tavolo dicendo: “Sempre il solito! Non spieghi mai!”.
David mise le mani sui fianchi e disse: “Infatti! 
Lorenzo disse: “Vi prometto che se ci sono riuscito vi dirò qualcosa. Va bene?”. 
Caterina e David quasi in coro: “Va bene”
David lo osservò e disse: “Ci fidiamo solo perchè altre volte ci riuscivi”.
Caterina confermò dicendo: “Già!”

In paese, il Re Mark disse: “Vuoi che ti aiuti a portali?”. 
Mary disse: “No, c’è la faccio”.
Il Re Mark disse: “Quindi, non ti dispiace se torno a palazzo?”.
Mary sorride dicendo: “Certo che no!”.
Il Re Mark ricambia il sorriso e l’abbaraccia e gli da un tenero bacio sulla fronte.
Mary ricambia l’abbraccio come se volesse per un attimo dimenticare qualcosa.
Poi, il Re Mark si allontana lievemente dicendo: “Ci vediamo, per le prove di ballo a palazzo?”.
Mary sorrise dicendo: “Certo!”.
Il Re Mark entrò nell’automobile e poi la risalutò dal finestrino. 
Mary ricambia il salutò e vede poco per volta allontanarsi fino infondo la strada.
Mary si incammina ripensando alle parole dell’autista.
Entra nella locanda e vede Carla parlare con John verso le scale, va incontro.
Carla : “Maryy”.
Mary: “Carla”

Mentre nell’automobile percorreva le strade, il Re Mark  ripensò alla giornata trascorsa con Mary e all’abbraccio di pochi istanti che per lui sembravano infiniti. Si pentii solo di non averla accompagnata ma sorride nel pensare che in giornata la rivedrà.

Poche ore dopo, Mary con Carla uscì dalla locanda per andare a palazzo. Mary disse: “Sei felice che parteciperai anche tu al ballo a palazzo?”. 
Carla disse: “Sii, sarà ancora più bello di quello in paese, dato che proverò i passi”. 
Mary disse: “Ma dai eri stata bravissima”.
Carla sorrise e disse: “Si, ma sarebbe stato bello se avessi ballato con John”.
Mary disse: “Ma ballerai con Gabriele”.
Carla si fermò e disse: “Hai avuto modo di pensare?”.
Mary la osservò e disse: “Si, ma sono ancora confusa”.
Carla la osservò e diconseguenza disse: “Sono sicura che il Re Robert starà cambiando idea”.
Mary scrollò le spalle dicendo: “Si, speriamo”.
Carla: “Mi avevi detto che l’altra volta avevate brindato a palazzo” disse con un lieve sorriso.
Mary disse: “Vero. Hai ragione”.
Carla sorrise nel vedere lo sguardo sereno della sua amica. Poi Mary disse: “Dimenticavo, vieni…”
Carla la vide quasi correre e disse: “Che succede?”.
Mary vide il cavallo Furia e disse: “Hey Furia!!”.
Carla si avvicinò e disse: “Mary questa è Furia?”.
Mary sorrise e disse: “Si!”.
Carla osservò e disse: “Uhh!Che bella!”.
Mary senza indugio disse: “Andremo a palazzo con Furia”.
Carla disse: “Cosaa?Stai scherzando?”.
Mary la osservò e disse: “No!”.
Carla disse: “Mai io non…”
Mary disse: “Tranquilla! Devi fidarti e bravissima!”.
Carla la vide salire e disse: “Wow!Fantastioco!”.
Mary porse la mano e disse: “Su dai vieni e sali!”.
Carla strinse la mano e disse: “Lui lo sa?”.
Mary disse: “Mark? Certo!”.

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