Capitolo 26

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Risero divertiti, dopo essersi guardati bagnati fradici. Il Re Mark tornò un po’ serio e disse: “Ora come faremo?”. Mary pensò subito di prendere degli asciugamani nell’armadio del bagno. Mentre cercò di andare stava per scivolare, lui cercò di fermarla ma caddero per terra e risero. Mary caduta su di lui disse: “Per colpa mia sei caduto!”. Il Re Mark sorridente disse: “Ma no è colpa mia che invece di aiutari, ti ho fatta cadere”. Poi, i loro visi si avvicinarono tornando un po' seri. Il Re Mark si avvicinò con l’intento di baciarla, ma Mary indietreggiò dicendo: “Forse, è meglio che prenda qualcosa per asciugarci”. Il Re Mark guardò verso la sua camicia disse: “Si, hai ragione”. Mary si alzò, aiutò lui di conseguenza e andò in bagno. Ed il Re Mark aspettò. Mary si mise l’asciugamano in testa per i capelli un po’ umidi ed uscì, dicendo: “Ecco. L’asciugamano e una maglietta, so che sembrerà femminile ma ti assicuro che non l’ho sembra da come è larga”. Il Re Mark prese l'asciugamano. Mary osservò lui con l’intento di dirgli qualcosa che le si bloccò in gola, quando lo vide sbottonarsi la camicia bagnata. Il Re Mark osservò lei, come con l’intento di ringraziarla ancora. Mary si sbloccò vedendo che la osservava, disse: “So cosa vuoi dirmi: dovrei cambiarmi. Stavo per dirlo,vado”. Il Re Mark che non sembrava affatto infastidito disse: “Ok”. Mary ritornò in bagno e chiuse la porta. Il Re Mark sorrise e sotto voce disse: “è davvero carina”. Mary si tolse l'asciugamano, sorrise per l’imbarazzo e disse: “Sono andata in camera con l'asciugamano in testa?”.
Il Re Mark si mise la maglietta che lei le aveva prestato, si osservò allo specchio e pensò subito le stesse bene. Una maglietta blu scuro semplice con qualche puntino ma blu e verde chiaro. Notò che per terra non era più bagnato. Vide sulla scrivania un po' di disordine e spontaneamente, decise di sistemare.

Gabriele accompagnò a metà strada Carla. Poi Gabriele: “Spero di rivederti presto”. Carla disse: “Lo spero anch’io”. Si, salutarono e ognuno proseguì nella propria direzione. Carla si incamminò verso la locanda. Quando fu quasi vicina, in lontananza vide arrivare un gruppo di persone, dove c’era anche John. Carla camminò velocemente ed entrò alla locanda. John vide lei entrare velocemente e la rincorse dicendo: “Carla!Aspetta!!”. Carla si fermò e disse: “Cosa devi dirmi?”. John: “Oggi perché non sei venuta?”. Carla si voltò e disse: “Come?Mi chiedi anche perché?In realtà, siete voi che ve ne siete andati, senza controllare se eravamo tutti!”. John disse: “Si, hai ragione Carla. Ma vi avevo visto che eravate scese e credevo che poi eravate tutti!?”. Carla disse: “Si, ma dovevate controllare comunque!”. John con sguardo dispiaciuto: “Va bene. Ti chiedo scusa. La prossima volta starò attento”. Carla con sguardo un po' severo disse: “Lo spero”. John si avvicinò e disse: “So che le scuse in questo momento forse non bastano, ma per farmi perdonare…”. Carla lo vide prendere qualcosa dalla tasca della giacca, un bracciale ricamato a fantasia con strisce rosse e dorate”. John disse: “Ti ho preso questo bracciale, spero ti piaccia”. Carla sorpresa disse: “Dai, non importa”. John gli prese la mano e disse: “Si, invece”. Carla si arrese, dicendo: “Va bene”. John arrotola il gomito della giacca di Carla e lo mise al polso dicendo: “Spero sia sufficiente e che tu mi perdoni”. Carla mentre guardò il bracciale disse: “è bellissimo” poi alzò lo sguardo “Va bene. Ti perdono”. John la abbracciò.

Poi, Mary uscì dicendo: “Ho finito!”. Il Re Mark si voltò e disse: “Anch’io”. Mary osservò lui e disse: “Ti sta bene”. Il Re Mark disse: “Oh, si. Una maglietta bellissima”. Mary sorrise osservò la scrivania e disse: “Hai sistemato…”. Il Re Mark la interruppe dicendo: “Si, ho visto che era in disordine e ho riordinato”. Mary disse: “Oh, grazie”. Il Re Mark sorrise dicendo: “Di nulla!”, osservò la sua maglietta e continuò: “Anche la tua non è male”. Mary: “Si, già” disse mentre osservò la sua maglietta a strisce verde e bianco. Il Re Mark vide il ricciolo sulla fronte di lei e ripensò all' attimo prima che aveva l’asciugamano e quasi a bassa voce disse: “è bella in ogni modo”.Mary che stava sistemando il bracciale al polso, lo guardò e disse: “Cosa?”. Il Re Mark si sbloccò e disse: “Nulla”. Mary disse: “Mi sembrava avessi detto qualcosa?”. Il Re Mark osservò l’orologio vicino alla porta e disse: “Credo sia quasi ora di pranzo e questo”. Mary si voltò ad osservare l’orologio sul muro quasi vicino alla porta e disse: “Ah,si!Hai ragione!Scendiamo giù?” Il Re Mark: “Si, ok”

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