Il Re Buono

Capitolo 54

Il Re Mark con sorriso lieve e restò incantato nel vederla, dimenticò ogni cosa.
Mary appena lo osservò attentamente restò ad ammirarlo, dimenticando anche lei ogni cosa.
Carla invece vide Gabriele, notò il suo abbigliamento e tra sé, pensò che fosse carino. Ma abbassò lo sguardo pensando ancora che è fidanzata con John ma rialzò lo sguardo dicendo:"Ma no! Non c'è niente di male!".
Gabriele che la osservò attentamente, vide il suo vestito verde chiaro e disse:"Carla, ma sei bellissima!".

Carla non se lo aspettò e disse:"Oh, ti ringrazio!".
Infine, Matteo intento ad osservare Valeria, con un vestito rosso brillantinoso con le frange sulla gonna.

Il Re Mark disse:"Hai un bel vestito!".
Mary osservò il suo vestito azzurro con vari disegni di rose col bordo nero e luminoso verso la punta, alzò lo sguardo dicendo:"Grazie! Anche tu!".
Il Re Mark vestito, camicia bianca con giacca sul azzurro con una rosa disegnata con i bordi neri vicino al taschino come i pantaloni e scarpe nere dicendo:"Ti ringrazio".

...

Mancarono pochi minuti prima di iniziare il ballo e il Re Mark invitò Mary a passeggiare in giardino con il cavallo bianco.
Il Re Mark disse:"Allora, ti senti pronta?"
Mary disse:"Si, Mark"
Il Re Mark disse:"Sicura, sicura?"
Mary lo osserva quasi ridendo:"Si, mi sento pronta".
Il Re Mark disse:"Ok, Mary! Ora ho avuto conferma che sei pronta". Anch'io ma non del tutto".
Mary disse:"Così mi fai preoccupare però".
Il Re Mark disse:"Ma no dai".
Mary lo osserva ricordando di dovergli raccontare qualcosa riguardo la partenza.
Il Re Mark disse:"Allora oltre all'ansia, volevi dirmi per caso qualcosa?".
Mary lo osservò e disse:"Ma come hai fatto ha capire?".
Il Re Mark disse:"Abbiamo passato molti momenti insieme, ed ho imparato a conoscerti".
Mary disse:"Ok, è vero ho un'altra cosa da dirti".

...

Carla nel frattempo stava parlando con Gabriele, insieme a Valeria e Matteo.

Una voce dietro di loro disse:"Siamo per caso... in ritardo?".
La voce era di John, di fianco c'era Giorgio e il Servitore David.
Si voltarono, e li videro.

Carla disse:"John sei arrivato finalmente!".
John disse:"Siamo per caso in ritardo?"
Gabriele disse:"Per poco sì".
John disse:"Come?".
Carla disse:"No, invece è presto"
Matteo disse:"Si, ha ragione Carla!"
Giorgio disse:"Ah, menomale!"
David disse:"Torno al mio posto?".
John si voltò e disse:"Aspettate... grazie per averci accompagnato".
David disse:"È un piacere, se ci fosse stato Albert non sarebbe stato lo stesso".
John disse:"Come?".

Giorgio che era già andato dai ragazzi si volta, dicendo:"Cosa ci fai ancora lì, vieni?
John vide ancora il Servitore e poi andò da loro.

Carla preoccupata, appena fu di fianco disse:"È successo qualcosa?".
John disse:"No, è che non ho capito cosa intendeva su Albert?".
Carla disse:"Ah!".

Matteo appena li vide insieme, si ricordò e per un attimo volle parlare indisparte ma Valeria lo ferma dicendo:"Ti va di bere qualcosa?"
...

Il Re Mark disse:"Pa - partite?".
Mary attese un secondo e poi riprese:"Si, partiamo!".
Il Re Mark sospeso disse:"Perché non me ne avevi parlato?".
Mary disse:"Non è stato facile! L'hanno detto questa mattina!".
Il Re Mark comprese il suo dispiacere e disse:"Capisco!" rifletté e chiese:"E quando?".
Mary disse:"Domani!".
Il Re Mark disse:"Cosa?".
Mary con sguardo basso disse:"Sono sorpresa quanto te!".
Il Re Mark l'abbraccio e disse:"D'accordo!".

...

Mentre stavano ritornando nel castello, il Re Mark restò in silenzio, Mary percepì qualcosa e disse:"Non voglio partire ma io... ".
Il Re Mark la osservò disse:"Si, non sei vissuta qui... perciò è giusto".
Mary lo osservò e disse:"Però, in questo momento non so cosa sia la scelta giusta".
Il Re Mark disse:"Perfavore Mary. Lasciami solo, ci vediamo dentro".
Mary volle aggiungere qualcosa ma non le sembrò il caso e disse:"Va bene!".
Il Re Mark però la fermò dicendo:"Aspetta!"
Mary lo osservò e disse:"Si?".
Il Re Mark la osservò per qualche secondo ma disse:"No, niente".

Mary si voltò insicura della scelta che aveva fatto ma dentro di sé, sapeva che non avesse altra scelta.
Appoggiò al muro la sua schiena e mise le mani al suo volto, distrutta e incredula per avergli mentito. Tanto che una parte di sé, volle andare a dirgli la verità ma preferì ritornare nella sala.
Mentre stette andando in sala, una voce disse:"Signorina Mary!".
Mary quasi si spaventò e disse:"Albert? Cosa ci fate qui?"
Albert disse:"Ero qui per aiutare Lorenzo!".
Erano nel corridoio che portava dalla cucina alla sala.
Albert sembrò di ricordarsi qualcosa e disse:"Potreste aiutarmi a cercare le posate?".
Mary disse:"Si, certo!"
Albert appena vide che entrò, in cucina a cercare ciò che aveva chiesto, chiuse la porta chiudendo a chiave.
Mary vide i due cuochi a terra legati e poi si voltò dicendo:"Albert cosa state facendo? Perché?".
Albert mise nella tasca la chiave e disse:"Perché è per colpa vostra che io ho avuto queste restrizioni"
Mary cercò di aprire la porta ma invano e disse:"Albert ! Albert! Aprite per favore!".

In sala non vedendoli ritornare John propone di andare a cercarli e proseguì. Mentre stette andando vide Albert procedere velocemente in un altra direzione.

Il Re Mark che aveva riposto il cavallo nella stalla, si sedette in giardino a riflettere, vide John arrivare e disse:"Mi stavate cercando?".
John lo osservò disse:"Si, vi cercavo ma Mary credevo fosse con voi".
Il Re Mark disse:"Stava per ritornare in sala".
...

Mary non sapendo per il momento come aprire la porta, libera i due cuochi legati per terra, dicendo:"Poverini! Perché mai vi ha legati?".
Lorenzo appena fu libero disse:"Appena eravamo tornati dalla sala, all'improvviso Albert ci ha colpito e poi ci siamo trovati legati!".
Caterina appena fu libera anche lei disse:"Perché questa cattiveria?".
Mary disse:"Si, ma c'è l'ha anche con me. Ha chiuso la porta a chiave".
Lorenzo disse:"Devo aver messo da qualche parte la copia delle chiavi!"
Caterina disse:"Ma c'è la porta del giardino?".

John ripensò e disse:"No, non c'era".
Il Re Mark disse:"E strano ? Avrà deciso già di partire? Ma se partite domani?"
John lo osservò e disse:"Ma cosa state dicendo?No, vi sbagliate! Avevamo deciso di partire ma non partiamo più!".
Il Re Mark sorpreso disse:"Cosa?".
John disse:"Vi ha detto che partiamo?".
Il Re Mark disse:"Si, ma allora parte da sola? Oppure mi ha mentito?"
John disse:"Ma David era nella sala come può essere fuggita?".
Il Re Mark disse:"Quindi, sarà ancora nel palazzo?".
John disse:"Sicuramente ci sarà una spiegazione. Ma l'unica cosa più importante adesso e cercare di fermarla?".
Il Re Mark disse:"Si, giusto. Non posso lasciarla andare!"
Andarono a cercarla nel Castello.

Mary cercò di aprire la porta del giardino e disse:"È bloccata anche questa!".
Lorenzo si alzò da terra dicendo:"Guardate che questa porta non l'abbiamo fatta controllare dal fabbro e delle volte, quando e chiusa si apre ugualmente".
Ma per il momento la porta non si aprì.
Caterina disse:"Avrà bloccato la porta?".
Lorenzo disse:"Impossibile".
Mary disse:"Vuole fare credere sicuramente che al ballo abbia rinunciato!".
Caterina disse:"Lasciate perdere Albert! Riusciremo ad aprire la porta in tempo".
Mary si sedette su una sedia che era vicino al tavolo e disse:"Non riuscirei a crederci".
Caterina mise una mano sulla sua spalla e disse:"Su ragazza non abbatterti, ora Lorenzo aprirà la porta!"

Il Re Mark non avendola trovata ritornò in giardino. Improvvisamente sentì qualcosa e si avvicinò alla porta della cucina e vide Lorenzo che non riusciva ad aprire e lo aiutò essendo dall'estero. Ci riuscirí e disse:"Tutto bene?"
Lorenzo uscì e dietro di loro anche Mary e Caterina che disse:"Albert chi ha chiuso a chiave in cucina!".
Il Re Mark disse:"Cosa? Ma come ha osato?".
Mary disse:"Loro erano legati e gli ho liberati dopo che aveva chiuso la porta"
Lorenzo disse:"Esatto, ci hai legati e chiusi dentro".
Caterina insieme:" Mary ci ha slegato, ci ha aiutato".
Mary disse:"Sicuramente lo avrà fatto per impedire il ballo!".
Il Re Mark disse:"Il ballo lo faremo e appena troveremo Albert lo faremo arrestare".
Caterina disse:"Esatto!".
Il Re Mark la osservò per un secondo e si tranquillizza pensando che non fosse più fuggita.