Capitolo 13

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Dopo che Mary tornò alla Locanda, salutò alcune persone sedute hai tavoli e chiese:”Dov’è Carla?”. Il Signor. Sebastian rispose:”è andata pochi minuti fa nella sua stanza”. Mary annuì, lo ringraziò e andò da lei. Bussò alla porta. Carla:”Chi è?” disse mentre si svegliò dai suoi pensieri. Mary rispose:”Carla, sono io Mary”. Carla aprì e disse:”Hey, Mary” Mary:”Carla”. Si abbracciarono. Mary entrò e Carla chiese: come fosse andata la sua giornata. Mary con un piccolo sorriso, rispose”Bene. Tu, invece?”. Carla disse:”Si, bene dai”. Mary si insospettì e disse:”Perché, dai?”. Si sederono sul letto e Carla iniziò a raccontarle della giornata che aveva trascorso con John. Senza tra lasciar nessun dettaglio. Mary annuì e Carla continuò:”Non ti ho ancora raccontato un particolare...” Mary disse:”Quale?”. Carla disse:”che..ci stavamo quasi per baciare”. Mary disse:”Davvero?”. Carla fece cenno di si con la testa e continuò.

Qualche ora prima

Entrambi in quel momento si fissarono senza scambiarsi una parola. Si avvicinarono e chiusero gli occhi fino a quasi sfiorarsi le labbra. Ma John indietreggiò e disse:”Forse. Stiamo andando oltre”.
Carla indietreggiò lo stesso e disse:”Si, hai ragione”. John attese qualche minuto e poi continuò:”Carla. Tu mi piaci molto, ma...”. Carla si girò osservò lui  e disse:”Ma?” John alzò la testa chinata da terra, guardò lei e rispose:”Ma, prima vorrei conoscerti ancora meglio…”. Carla si tranqullizzò e disse:”Anch’io la penso allo stesso modo”. John con sguardo sereno, disse:”Grazie per avermi capito”.

Quando Carla finì di spiegare, Mary comprese e disse:”Dopo, cosa è successo?”. Carla rispose:”Mi aveva detto che per ora forse era meglio che rimaniamo amici e poi siamo tornati qui”. Mary annuì e disse:”Si, capisco”. Carla si intristii un pò. Mary guardò Carla, posò una mano sulla spalla di lei e disse:”Lo so che sei rimasta un pò delusa, però da un lato è stato un bene che ti abbia detto che voglia aspettare”. Carla annuì, osservò Mary e disse:”Si,già. Infatti, mi ha detto che vuole conoscermi meglio”. Mary disse:”Esatto. Vedrai che quando capirà meglio i suoi sentimenti, te lo dirà. No?”. Carla annuì e l’abbracciò. Poi, Carla cambiò argomento e disse:”A te? Com’è andata con il Re?”. Mary annuì e iniziò a raccontarle, della giornata che aveva trascorso insieme al Re Mark a palazzo. Appena Mary finì di raccontarle. Carla chiese:”Cosa?Ballerai il tango?”. Mary disse:”Si”. Carla:”Adoro questo ballo. Non vedo l’ora di vedervi ballare”disse con sguardo gioioso, poi continuò e chiese:”Come sono andate le prove?”. Mary:”Bene” continuò “A parte l’ultimo passo del ballo che non avevamo fatto bene”. Carla annuì e aggiunse:”Va bè, tanto proverete tutti i giorni. Giusto?”. Mary:”Si,ovvio”.

Il Re Mark intanto, era andato in camera sua a cambiarsi. Quando finì di fare una doccia, si rivestii e mentre si abbottonò la camicia, si osservò allo specchio. In quel istante, ripensò alla giornata che aveva passato con Mary e al bacio che lei aveva dato sulla guancia. Posò una mano sulla guancia, fece un leggero sorriso e arrossì un pò. Poi, tornò a rivestirsi e andò alla finestra. Vide le stelle luminose nel cielo e disse:” è meraviglioso”. D’un tratto bussarono alla porta. Lui si svegliò dai suoi penseri e disse:”Si?”. “Sono il Servitore David”. Il Re Mark, si voltò verso la porta e disse:”Cosa volete comunicarmi?”. David:”Sono venuto a comunicarvi, che tra poco è ora di cena”. Il Re Mark annuì e disse:”D’accordo. Tra poco arrivo. Grazie David”. David annuì e se ne andò. Il Re Mark rimase per qualche minuto ad osservare le stelle fuori dalla finestra e poi andò in sala da pranzo.

Quando entrò, il Re Robert le chiese:”Hey, figliolo. Come sono andate le prove?”. Il Re Mark, si sedette e rispose:”Bene”. La Regina Paola aggiunse:”Qual’è il ballo che svolgerete?”. Il Re Mark rispose:”Il Tango”. Il Re Robert disse:”Cosa?”. La Regina Paola:”Il Tango?”. Il Re Mark spiegò la motivazione di Daniel e compresero. La Regina chiese:”Quale ballo faranno, invece i ballerini?”.Il Re Mark rispose:“ ‘La bassa danza’ ”. Il Re Robert:”Perché, poi ha aggiunto il Tango?”. Il Re Mark disse:”Perché, come mi ha spiegato Daniel, essendo due balli simili a preferito aggiungerlo”. Il Re Robert annuì. La Regina Paola disse:” Ah, capisco. Io mi intendo poco di questo nuovo ballo ma, confermo a pieno il ragionamento di Daniel. Quindi, penso che sarà una bella combinazione di balli”. Il Re Robert  riflettè sul ragionamento della Regina Paola e disse:” Si, hai ragione. Ma, io non lo trovo giusto”. La Regina Paola guardò il Re Robert e disse:”Perché?”. Il Re Robert continuò:”Perché, il ballo non sarà paragonabile a quello degli altri anni”. Il Re Mark osservò suo padre il Re Robert, e disse:”Lo so. Dove volete andare a parare…” Il Re Robert alzò lo sguardo verso di lui. Il Re Mark continuò:”… direte che non sia di tradizione. Perché, non è come preferite voi”. Il Re Robert, infatti confermò e disse:”Si, hai indovinato”. La Regina Paola disse:”Robert, hai ragione. Ma un’ aggiunta di un nuovo ballo cosa vuoi che sia. Dopo tutto, non corrompe la tradizione dato che sono due balli simili”. Il Re Mark ascoltando le parole di sua madre confermò, dicendo:”Infatti”. Il Re Robert si alzò e disse:”Si, ma non lo ritengo giusto comunque”. Mentre il Re Robert si stava allontando la Regina Paola disse:”Dove stai andando?”. Il Re Robert rispose:”Nella mia stanza a finire le mie commissioni” e si allontanò. Il Re Mark disse:”Ma, perché è sempre fissato nel eseguire sempre le tradizioni?”. La Regina Paola osservò il Re Mark e rispose:”Perché, lui le a vissute e ci tiene molto. Purtroppo è fatto così e non puoi farci niente”. Il Re Mark disse:”Si, capisco. Ma penso che modificare aggiungendo qualcosa di nuovo nel modo in cui ha pensato Daniel, credo non rovini nulla. Non credete madre?”. La Regina Paola rispose:”Si, lo penso anch’io. Ma lui si vede che non lo ha ancora capito”.

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