Capitolo 40

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Il Re Robert vicino alla porta della sua stanza, pensò a quello che aveva fatto per impedire il ballo. Da un lato era affranto per non esserci riuscito e dall’altro deluso di se stesso per quello che aveva fatto per impedire ciò. Entrò nella stanza e si sedette sulla sedia vicino alla finestra e si disse: “Forse sto sbagliando”. Si sentiva molto confuso e affranto:“Vorrei tanto andare indietro ma non è possibile”.

David andò nella cucina del castello e vide il cuoco Lorenzo raccontare alcune sue ricette a Caterina. Lorenzo: “Questa ricetta e una delle più facili del mondo…”. Caterina mise le braccia conserte e disse: “Come si chiama la ricetta del dolce?”. Lorenzo mise la mano sul mento e disse: “Ah, è vero. Comunque, si chiama ‘ Dolce al cioccolato con cannella ’ “. La osservò e continuò: “ Credevo l’avessi intuito dagli ingredienti che ti ho elencato”. Caterina disse: “Si, ma preferisco sapere da chi è più competente più tosto che sbagliare. Comunque, grazie”. Lorenzo sorrise dicendo: “Di nulla Caterina. Ma a volte è importante fare anche da se”. Caterina lo osservò e disse: “Mi fido di chi valuta davvero di persone come te e per questo che lo dicevo”. Lorenzo: “Va bene. Ma io non mi offendo se usassi un po’ delle tue idée. Ricordalo sempre”. Caterina ribattè: “Si,ma ognuno ha il suo modo di ideare e non voglio invadere il territorio di ognuno”. Lorenzo: “Ma noi siamo amici e tra amici ci si può confrontare”. Caterina aprì il forno e uscì la teglia con i panini che erano cotti benissimo tanto che Lorenzo disse: “Ma che brava che sei!I nostri reali saranno soddisfatti come sempre”. David sorrise lievemente dicendo: “Sicuramente!”. Caterina sorrise dicendo: “Grazie a entrambi!”. Lorenzo disse: “Saranno soddisfatti!Ti aiuto a sistemarli?”. Caterina fece cenno di si. Nel forno cerano altri panini e Caterina ordinò a uno dei due di controllare. David aveva lo sguardo un po’ disattento ma aveva ascoltato e andò. Prese la presina, uscì la teglia e disse: “Devono ancora cucinare”. Caterina osservò e disse: “Ok, altri 5 minuti”. David disse: “D’accordo”. Lorenzo lo osservò e vide come se fosse pensieroso e continuò: “David, tutto ok?”. David alzà lo sguardo osservandolo e dicendo: “Si, certo”. Lorenzo disse: “Ti conosco troppo bene. Avanti dimmi perchè sempre pensieroso e preoccupato per qualcosa”. David si sistemò la giacca e disse: “Ti sbagli!” Caterina lo osservò dicendo: “Si, vero sembri preoccupato”. David volle ribattere ma si arrese e disse: “Ok, ma promettetemi di non dirlo a nessuno”. Lorenzo disse: “Lo prometto”. Caterina sfornò gli altri panini e disse: “Lo prometto anch’io. Su racconta”.
David riflettè e disse: “Allora..”

Il Re Robert si alzò dalla sedia e uscì dalla stanza. Camminò con decisione e determinazione. Arrivò sulla cima delle scale, osservò qualcosa. Restò pochi secondi a riflettere. Poi, distolse lo sguardò e scese le scale. Osservò ancora qualcosa. Quel qualcosa era il quadro di famiglia e dove erano ritratti, la Regina Paola,Il Re Mark e lui il Re Robert. Osservò ancora attentamente e sorrise come sereno nel aver capito qualcosa che aveva tra lasciato da tempo. 
Avrà trovato le risposte giuste nella sua confusione? 

La Regina Paola era uscita in paese e stava passeggiando in compagnia di Albert che disse: “è stata bella l’idea di passeggiare un po’”. 
La Regina Paola disse: “Bisogna cambiare un po’ rutine, no?”. 
Videro come delle bancarelle poco più avanti. 
La Regina Paola disse: “Andiamo?”.
Albert vide proseguirla prima che rispondesse.

Anche il Re Mark e Mary passeggiando nei d’intorni tra le bancarelle. Si, fermarono nel vedere la bancarella piena di bracciali colorati. Scelsero due bracciali dello stesso colore rosso. 
Il Re Mark: “Abbiamo fatto un ottima scelta”. Mary disse:“Si”. 
Lo misero entrambi hai polsi e poi si ossevarono con un sorriso compiciuto del momento.
Si, presero per mano e passeggiarono ancora.

A pochi passi da loro stava passeggiando la Regina Paola mentre diceva: “Da quando non venivo a passeggiare e vedere sentire l’aria fresca del paese” osserva ancora e vede un cittadino salutarla continuò “vedere il via vai delle persone “vede anche un bambino sorridergli e salutarla “oppure vedere i loro bambini felici e che mi salutano con sorriso”. 

Il Re BuonoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora