Capitolo 11

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Il sole brillava su nel cielo, quando Mary era già arrivata a palazzo per parlare con il Re Mark, che intanto uscì dalla sua stanza. Mary salì le scale e suonò il campanello. Attese per qualche minuto. Poi mentre stava per suonare di nuovo, sentì aprire la porta e uscì il Servitore David. Mary non aveva abbassato la mano, la aprì come segno di saluto e disse:"Salve, io sono Mary. Sono venuta per parlare con il Re Mark". Il Servitore David:"Ah, d'accordo. Prego" disse mentre si indietreggiò e diede cenno di entrare. Mary si sorprese, perché credeva le facesse altre domande al riguardo, ma lasciò perdere ed entrò. Il Servitore David disse:"Vi accompagno fino in sala dove verrà tra poco il Re Mark". Mary disse:"d'accordo". L'accompagnò in sala. Quando furono arrivati, videro che il Re Mark non c'era ancora. Il Servitore David disse:" Ora avviso il Re Mark" Mary disse:"Va bene". Ma prima che il Servitore stesse per andare a riferirglielo. Il Re Mark stava già scendendo le scale della sala e disse:"Grazie Servitore David, ma non c'è bisogno". Mary, quando ascoltò la sua voce si girò di colpo. Anche il Servitore David che disse:"D'accordo" . Mary ringraziò il Servitore e poi lui si allontanò.
Il Re Mark dopo che fu vicino a Mary, disse:"Salve Mary". Mary ricambiò e disse:"Salve Re Mark". Il Re Mark :"Vi va di andare a parlare in giardino? Magari davanti a una tazza di tè?"disse con sguardo dolce e sereno. Mary disse:"Si, va bene". Il Re Mark annuì e disse:"Perfetto".

Dopo che si sederono al tavolino. Il Re Mark iniziò a parlare chiedendo:"Come vi trovate questi giorni al Villaggio?". Mary rispose:"Bene". Il Re Mark disse:"Sono contento che state bene e che vi trovate bene, al Villaggio, ma se qualcosa non va riferitemi immediatamente". Mary:"Si, certamente. Ma come vi ho detto va tutto bene" disse lei con sguardo onesto e sincero. Il Re Mark annuì e poi tornò all'argomento fondamentale e disse:"Sono contento che abbiate accettato di ballare con me al ballo di corte e vi ringraziò". Mary disse:"Anch'io, sono contenta che anche abbiate scelto di ballare con me". Il Re Mark la guardò e le sorrise dolcemente, poi continuò:"...il ballo che noi svolgiamo ogni anno e qui a palazzo e nel Villaggio" si rese conto di aver sbagliato e si corresse "No, il contrario, prima nel Villaggio e poi qui a palazzo. Scusate". Mary non diede peso al suo errore e disse:"Non importa ho capito". Il Re Mark disse:"d'accordo". Mary ripeté:"Quindi, balleremo sia al Villaggio e poi qui a Palazzo?". Il Re Mark disse:"Si". Mary:"Perfetto". Il Re Mark disse:" Le prove le inizieremo...per voi va bene da oggi stesso?". Mary si stupii un po' per il fatto che il Re Mark volesse iniziare da subito, ma poi valutò tra sè, che prima iniziassero e meno tensione avrebbero avuto e più sicurezza avrebbero avuto per memorizzare i passi di ballo, perciò disse:"Si, va bene". Il Re Mark si sorprese di aver accettato senza problemi, e quindi richiese:"Siete sicura?". Mary ripeté:"Si, prima proviamo più vantaggio abbiamo di memorizzare i passi. No?". Il Re Mark annuì e disse:"Perfetto". Il Servitore David arrivò al loro tavolo e disse:"Vi va una tazza di te?". Il Re Mark:"Si, perché no?Voi?"disse infine rivolgendosi a Mary. Lei disse:"Si, grazie". Il Servitore annuì e andò a preparare il Tè. Il Re Mark continuò a spiegare a Mary altri dettagli sui probabili balli che svolgeranno.

Intanto sempre a palazzo la Regina Paola stava leggendo un libro e allo stesso tempo parlando con il Re Robert. La Regina Paola:"Com'è andata ieri?" disse con il libro tra le mani. Il Re Robert:"Bene. Devo solo sistemare qualcos'altro e poi ho finito" disse mentre aveva anche lui un libro tra le mani, ma allo stesso tempo guardava dalla finestra del giardino. La Regina Paola abbassò il libro e osservò attentamente il Re Robert. Lei si alzò posò il libro sulla sedia e andò a vedere, cosa stesse vedendo di così interessante dalla finestra. Quando fu vicina e vide cosa stava guardando, disse:"Vedo che non perdi tempo a non lasciarlo in pace". Lui si spaventò, tanto che saltò il libro che aveva tra le mani e cadde per terra. Poi lo raccolse, alzò lo sguardo verso di lei e disse:"Paola, mi hai spaventato". Lei si girò verso di lui e disse:"Ma perché non lo lasci in pace?". Il Re Robert si ricompose dal imbarazzo e disse:"Lo so. Ma se si innamora di lei?La tradizione verrà spezzata. Non credi?". La Regina Paola disse:"Ma dai, loro balleranno solamente e poi se succedesse non succederebbe mica nulla". Il Re Robert con tono arrogante disse:"Invece non succederà". La Regina Paola si avvicinò al suo orecchio e disse:" ' Al cuor non si comanda ' ". Il Re Robert al suono di quelle parole, si irritò un pò, ma non pronunciò una parola e tornò a leggere il suo libro. La Regina Paola si allontanò da lui e quando fu vicina alla sua poltrona, disse:"Ricorda, 'Al cuor non si comanda' ". Il Re Robert si irritò ancor di più tanto che andò a sedersi da un'altra parte. La Regina Paola si risedette. Quando lei si rimise il libro tra le mani, sorrise silenziosamente alla reazione del Re Robert.

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