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I said it's hard to keep goin' on
Truth To Power, OneRepublic

I said it's hard to keep goin' on ⎯Truth To Power, OneRepublic

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SELENE

«Non so davvero come ringraziarla, Gwen», mi avvicino allo sformato e lo annuso quasi fossi uno dei cani che porto a spasso la mattina, beccandomi una sgridata.

«Non metterci il naso, Sally. L'unico modo per ringraziarmi è mangiarla. Per stare dietro a tua sorella e ai tuoi due lavori, finisci per dimenticarti persino di mangiare. A breve saranno i cani a portare a spasso te per l'intera città, e non il contrario, a meno che tu non metta su un po' di chili» mi rimbrotta e io le scocco un bacio sulla guancia per ringraziarla, facendola arrossire.

«Se non ci fossi tu» ammetto, e lei fa un pomposo gesto con le mani come a voler minimizzare la cosa.

«Suvvia! Non esagerare, Sally! Come posso evitare di portarti cibo ogni volta che guardo il tuo visino scarno? Piuttosto, sbrigati a mangiarla insieme a tua sorella; non fare come il ragazzo della porta accanto, che ha finito per mangiare la crostata dopo dieci minuti.»

Gwendoline è forse la persona più gentile di tutta Londra. Nel quartiere la conoscono in molti per i piatti che sforna in quantità industriali (è una cuoca in pensione ma questo non la spinge ad allontanarsi dai fornelli) per tutto il vicinato. Se potesse, porterebbe una fetta di dolce alla Regina Elisabetta in persona. Ma detesta quando il cibo si raffredda per colpa delle chiacchiere e quindi lei preme affinché ci si rifocilli in fretta.

«Dunque, ha deciso di restare?»

«Proprio così, mia cara. Se lo vedessi, un bel ragazzone, nonostante non sia un colosso. Certo, con quella sua barba da babbo natale non rende granché, ma ha due occhi così belli, così come le mani. Quando Tom mi ha riferito che fosse un tipo riservato e preferisse la solitudine, non potevo non presentarmi da lui con una delle mie crostate. Sai, tesoro, che quelle fanno dei veri e propri miracoli. È con una delle mie famigerate crostate che ho conquistato il mio defunto marito.»

Sorrido di fronte la sua minuziosa descrizione: non si fa sfuggire proprio nulla. E dal suo quadro non posso che farmi un'immagine temporanea del misterioso uomo, ma il pensiero dura meno di un secondo. Lo so cosa sta cercando di fare e preferisco cambiare argomento prima che la situazione si faccia d'un tratto imbarazzante.

«Non posso darti torto, Gwen. La tua deliziosa crostata ai lamponi è bastata a rendere me e mia sorella dipendenti dalla tua cucina.»

Lei sorride soddisfatta e fa per salutarmi, conscia che il suo sformato si stia per raffreddare nelle mie mani.

Prima di scomparire, però, si volta un'ultima volta per mettere in chiaro le cose: «Non mi freghi, Sally. Ti lascio in pace solo perché il pasticcio finirà per ghiacciarsi nelle tue minuscole mani, ma la chiacchierata sugli uomini è solo rimandata a un altro giorno».

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