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I fell deep, you let me down
Part Of Me,Katy Perry

I fell deep, you let me down ⎯Part Of Me,Katy Perry

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SELENE

«Ne vuoi ancora, pervertito?» grido all'uomo incappucciato che mi trovo di fronte, e che ha persino avuto il coraggio di seguirmi fin dentro casa. Ti ho scoperto bastardo. Ti sbagliavi se pensavi di trovarmi impreparata. Serro i denti e non lo perdo di vista.

Quello è chinato in avanti, si preme gli occhi con forza mentre li tiene ben lontani da un altro attacco. Il pervertito cerca di parlare, ma il dolore gli impedisce di portare a termine una frase di senso compiuto. Beh, il suo mandarmi a quel paese è piuttosto udibile tra i vari farfugli.

Gli punto contro lo spray al peperoncino per fargli intendere che non ho paura di finire l'intera boccetta sulla sua faccia se prova a fare anche solo un altro passo in avanti.

«Signorina Moore, che diamine sta facendo a quest'ora della notte? Si rende conto di avere appena svegliato il sottoscritto e l'intero condominio con le sue strilla?»

Trasalisco e mi volto verso il signor Martin, che assonnato continua a stropicciarsi gli occhi e sbadigliare. Lo sguardo mi cade sul disegno di Spiderman, ormai indistinguibile, apposto al centro di quello che sarebbe un pigiama intero.

«Questo pervertito voleva entrare in casa e aggredirmi, ma sono riuscita a bloccare in tempo le sue intenzioni. Se lei me lo tiene d'occhio, posso estrarre il telefono dalla borsa e chiamare la polizia, così che la prossima volta ci pensa due volte prima di pedinare una signorina fin sotto casa sua» chiarisco rapida mentre punto gli occhi di nuovo all'individuo incappucciato che continua a imprecare –e maledirmi– a bassa voce.

«Semmai è il contrario: quello ad essere stato aggredito sono io.»

Sono sconvolta. Faccio una smorfia sdegnata. «Ma non farmi ridere. Sei un guardone e un molestatore».

«Guardare non è un crimine!»

«Ma pedinare e aggredire, sì.»

Quello solleva il mento e toglie via la mano dagli occhi solo per potermi linciare con un'occhiata truce, farmi sapere che mi detesta con ogni fibra del suo corpo. «Ti ripeto che quello aggredito sono io e non tu.  Io abito qui, razza di pazza che non sei altro.»

«È vero, Sally. È quel bel tipo di cui ti parlavo prima, quello che si è trasferito al 14B», sollevo il capo e vedo Gwendoline affacciata alla finestra del secondo piano, con in testa una caterva di bigodini, che mi saluta.

«Sally?! Ma che stai combinando?» Poco più su sbuca la testa di mia sorella, anch'ella affacciata, e con solo una canotta addosso. Oh, Gesù! Tutti sono svegli.

La conferma del signor Martin non tarda ad arrivare e io mi sento davvero un'idiota per essere saltata a conclusioni affrettate solo per il suo aspetto. Adesso che ci penso, dopo avermi squadrata mentre attendevo che arrivasse la metro, non ha più alzato gli occhi su di me e si è sempre tenuto a debita distanza (come se stesse camminando per i fatti suoi) ma che abitasse nello stesso mio condominio proprio non mi è passato per la testa. Stringo i denti e abbozzo un sorriso colpevole una volta ripreso a guardare l'uomo ferito, impegnato a soffiarsi con la mano aria fresca sugli occhi.

In Amore Non RisparmioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora