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A little party never hurt no one, that's why it's alright
Art Deco, Lana Del Rey

A little party never hurt no one, that's why it's alright⎯Art Deco, Lana Del Rey

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SELENE

Afferro due flûte di champagne da un vassoio quando un cameriere mi passa accanto. Uno lo tengo per me e l'altro lo porgo a Sienna, impegnata a conversare con un cospicuo numero di persone che conoscono molto bene lei e il padre.

Rimango sorpresa quando mi integro facilmente nelle discussioni che riguardano il campo farmaceutico, e di colpo la serata scorre in modo piacevole. Il disagio di prima dissolto come neve al sole, sostituito dall'entusiasmo di parlare con importanti benefattori del mondo della farmaceutica.  

Credevo di essere arrugginita ma ammetto di essermi sempre tenuta informata sugli ultimi argomenti che riguardano l'azienda dei Bonneville, sulle notizie che ho appreso sia dai telegiornali che da internet.

Farlo mi ha sempre fatto sentire, in qualche modo, più vicina a quello che amo. So che un giorno riprenderò gli studi, ma solo dopo essermi assicurata che mia sorella riesca a raggiungere i suoi di obiettivi.

E se anche non fossi riuscita a iscrivermi ne a pagare la retta universitaria mi sarei comunque tenuta stretta a questo mondo, anche attraverso i giornali o i libri che di tanto in tanto prendo in prestito dalla biblioteca.

«E lei cosa ne pensa dell'inclusione dell'intelligenza artificiale nel settore farmaceutico?»

«Sono convinta che grazie all'intelligenza artificiale e i Big Data si possa portare la ricerca e lo sviluppo a un livello superiore» affermo e l'uomo con cui sto conversando accenna un sorriso trovandosi d'accordo con me.

«L'Ai e i Big Data sono quanto ci serve per scoprire più velocemente potenziali candidati farmaci e bersagli molecolari.»

«Attualmente il numero di farmaci progettati con Ai e a essere entrati a far parte di studi clinici dovrebbe essere superiore a quindici.»

«È proprio così. Si spera in grandi passi avanti, signorina...?»

«Moore. Selene Moore.»

Mando giù altro champagne e sposto il peso da un piede all'altro quando l'espressione si fa sorpresa, e io ho improvvisamente perso ogni interesse a discorrere con lui, prevedendo dove si sarebbe spostata la sua attenzione.

«Sei la figlia di Ezra e Iris Moore?» Si fa andare bene il mio micro accenno mentre le mie labbra sono ancora incollate al bicchiere.

Sienna. Dove diavolo è finita Sienna? Stava parlando con sua moglie, quindi non possono essersi allontanate chissà quanto.

«La mela non cade mai troppo lontana dall'albero» dichiara entusiasta ma io invece sono nauseata. Non avrei dovuto mangiare quella tartare di manzo.

Vorrei guardarlo dritto in quella sua maschera da arlecchino e dirgli che si sbaglia di grosso, invece continuo a perlustrare l'immenso giardino alla ricerca della mia amica. Lui continua a elogiare mio padre e mia madre, e scopro che quest'ultima è il suo avvocato aziendale –azienda che produce e fornisci dispositivi medici a quanto pare.

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