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Keeping me from harm ⎯Skyfall, Adele 

Keeping me from harm ⎯Skyfall, Adele 

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SELENE

«Chi fa il bis?» chiedo ai presenti intanto che mi alzo da tavola.

Afferro il piatto di mia sorella, che quasi me lo lancia dalla fretta, e quello di Abigail, a cui intimo di restare seduta e godersi il pranzo piuttosto che disturbarsi a darmi una mano.

«Abbonda, per favore.» Lottie ci tiene a precisare le dimensioni della sua porzione anche con le mani, poi aggiunge «Vorrei la fetta con più besciamella sopra.»

La guardo come se avessi a che fare con una bambina e un sorriso birichino le sfugge dalle labbra unte di salsa.

«Pulisciti quella bocca.»

«Io sono piena, Sally» replica Gwendoline, tamburellando le dita esili sulla pancia inesistente. «Questa lasagna è da leccarsi i baffi.»

«Tutto merito dei tuoi preziosi consigli» sostengo scoccandole un bacio volante, che lei afferra e si stringe al petto.

Abigail si avvale della mia distrazione per scattare in piedi e aggirare il tavolo, sistemandosi così al mio fianco. Ha le mani distese davanti a sé, pronte per agguantare i piatti da riportare indietro. La guardo di traverso e lei in risposta mi dà un colpo d'anca.

Abby è una di quelle persone che restano nella vita in maniera permanente. Ci conosciamo da quando correvamo per casa con addosso solo i pannolini. Lei, così come la nostra amicizia, è una delle pochissime certezze che ho nella vita.

Certo, alle superiori c'è stato un periodo in cui a stento ci salutavamo, ma se c'è qualcuno da incolpare per quella storia, quella sono io.

Per stare dietro al mio ex e la sua comitiva del cavolo ho finito per trascurare la sola che mi ascoltava sul serio senza pretese, senza chiedermi nulla in cambio, senza andare a raccontare in giro gli affari miei.

Poi, stufa di essere scaraventata da una festa all'altra o approfittare io stessa di avere casa libera per lasciare che venisse ribaltata da un'orda di ragazzini ubriachi e con gli ormoni alle stelle, ho deciso di tornare sui miei passi e concentrarmi sullo studio.

Diminuite le feste, e le sbornie, sono aumentati il buonsenso e le tranquille serate cinema in compagnia di Abigail e Rachel. Proprio in quelle occasioni, in cui Abby era la benvenuta in casa mia, deve essere scattata la scintilla con quella testa calda di mia sorella. Adesso mi sono chiare tutte le sue scomparse al piano di sopra, con la scusa del bagno, e le riapparse dopo mezz'ora. Dovevo immaginarlo che la scusa dello stomaco guasto era appunto solo una scusa. Rido se ci ripenso.

Al contrario dei miei genitori, quelli di Abigail non erano stati tanto critici nei confronti della loro unica figlia. Il loro amore nei suoi confronti non avrebbe avuto sapore diverso solo perché lesbica. Persino lo stesso pensiero risuonava ridicolo nella loro mente. Proprio per questo motivo la collisione con i signori Moore è stata inevitabile. Specialmente dopo aver saputo che io e Lottie non eravamo più le benvenute in casa dei nostri stessi genitori. A sentire Abigail, i suoi hanno additati i miei come degli ignoranti irragionevoli. Avrei voluto esserci per vedere la loro faccia. Non hanno detto niente che non avrei detto io stessa.

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