IN FASE DI RISCRITTURA (MODIFICHE DRASTICHE)
Spin-off di Sotto Mentite Spoglie
Peter Carver è una mina vagante quando atterra a Londra. Adesso ha l'aspetto di un barbone e l'animo l'ha dato in pasto al diavolo.
Fresco è il dramma che lo vede colpev...
Looking in his eyes seeing my ghost ⎯HAUNTED, Chris Grey
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PETER
Faccio scrocchiare il collo, i muscoli gemono sotto la tensione che patiscono da ore. Le mani formicolano, alla disperata ricerca di una faccia da rendere irriconoscibile a furia di sbatterci contro le nocche appuntite.
Sono sul punto di staccarmi l'unghia dalla carne perché sentire dolore mi permette di restare aggrappato alla realtà, invece che perdere la testa a immaginarmi quel figlio di puttana rinchiuso in una stanza buia e insonorizzata, con nient'altro che una distesa di alberi per miglia e miglia se mai provasse a scappare.
Solo io e lui. E poi solo io, perché di lui non rimarrebbe niente che possa anche solo essere riconducibile a un corpo umano.
Ero convinto che riprendermi Selene sarebbe stato sufficiente a spegnere il fuoco dentro di me, avviluppatosi attorno le viscere da quando ho saputo con chi era.
Mi sbagliavo.
Lo sfrigolio di prima si è trasformato in fuoco che arde e divora qualunque cosa si imbatta nel suo cammino, e sento che potrei perdere il controllo come se niente fosse.
Ho mentito a Selene: le mie intenzioni erano quelle di riportarla a casa e rendere il giorno fortunato di Ethan, l'incubo da cui non sarebbe riuscito a uscire neanche sforzandosi.
Ho lo sguardo incollato alla donna per cui sono caduto letteralmente in ginocchio, impegnata a chiamare suo padre come le ho detto, ma questo non fa che peggiorare la mia sanità mentale. Stringo i pugni e mi crogiolo ancora un po' nello scenario di me che faccio a pezzi quel coglione.
Selene ha la pelle del volto chiazzata di rosso, le lacrime sono scese per così tanto tempo che hanno lavato via quello che rimaneva del mascara.
Quando è crollata in quel modo –aggrappandosi alla mia maglia come se ne fosse dipesa la sua vita– ci ho visto così tanto rosso che per un interminabile minuto ho lasciato vagare la mente affinché trovasse i modi più creativi per fare fuori Ethan.
Sarebbe stata una cosa lenta e dolorosa, e alla fine lo avrei visto farsela addosso e implorarmi di dargli una morte veloce. In quel lasso di tempo ho trovato una decina di modi, ma prima che potessi decidere quale fosse quello più adatto da realizzare, lei si è fatta strada nella mia oscurità a gomitate e mi ha teso la mano quando mi ha confessato di essere stato al centro delle sue preoccupazioni.
Come quando il sonoro ticchettio di un orologio si ferma e getta la stanza nel suo naturale silenzio, allo stesso modo il ronzio assordante nella mia testa ha cessato di martellarmi il cranio. Le urla dei demoni non sono diventati altro che un eco alle mie spalle.
Solo allora il mio sguardo si è ammorbidito; ha lasciato la parete per concentrarsi sulla donna minuta e in preda al panico che avevo stretto tra le braccia e tremava come una foglia nel suo giorno più freddo.
