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I was standing, you were there
Never Tear Us Apart, Bishop Briggs

I was standing, you were there  ⎯Never Tear Us Apart, Bishop Briggs

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SELENE

«Charles, per favore, stai dando spettacolo» dico a denti stretti, tentando di far ragionare il ragazzo con i lacrimoni che mi sta di fronte. Mi viene da sbuffare, ma ho la forza di fermarmi in tempo. Questo impiccio va avanti da troppo tempo ormai.

«Sì, Charles, perché non ti asciughi il moccio e te ne vai?» lo pungola mia sorella alle mie spalle, che in questo momento non mi sta affatto aiutando a calmare il suo ex in preda a una crisi isterica. L'ennesima crisi isterica. Sento di stare avendo un tracollo fisico generale.

Quello si strofina il naso sulla manica della giacca e scuote la testa con vigore. «Che guardino pure gli altri: potranno solo ammirare la mia audacia nel non arrendermi con te.»

«Questa è la visione che hai di te stesso? Un uomo follemente innamorato che non si arrende all'evidenza?» lo schernisce lei.

«Quale evidenza?»

«Sono lesbica, Charles.»

«Ma io ti amo!» Il cuore di lui gli è appena piombato a terra, glielo si legge in faccia.

«E io amo Abigail, perciò smettila con tutto questo frignare e mettiti l'animo in pace» gli abbaia contro lei e quello inizia a singhiozzare così forte che anche le ultime persone che non si erano ancora accorte della sua presenza, si mettono a fissarlo straniti. Oh Signore Iddio!

«Ma tu avevi detto di amarmi!» La guarda sofferente. Fa un altro passo in avanti che blocco con una mano.

Affilo lo sguardo per avvertirlo di non prendere provvedimento seri. Questa non è la prima volta che succede, ma dopo questa sera e dopo aver fatto due chiacchiere con Charlotte è certamente l'ultima. Non è un comportamento normale, e lei deve farselo entrare in quella sua testolina bacata. Ignorare la cosa non basta. Questo mi sembra ovvio.

«Sì, a quindici anni» sovviene lei, restituendogli lo sguardo con uno irritato.

«Cos'è cambiato da allora?» Mi chiedo se Charles abbia funzionanti tutti i neuroni perché se no non si spiega questo.

«Mi sono innamorata di un'altra persona, ho fatto coming out, e sono fuggita di casa con mia sorella. Ah, è la colpa per cui non ho potuto spiegarmi gentilmente con i miei genitori è in parte tua visto che avevi mandato loro delle foto di me e Abby che ci baciavamo. Sapevano già tutto prima che potessi...», fermo mia sorella da un braccio quando la vedo pronta a saltargli alla gola. La rimetto dietro di me e le punto un dito contro per ammonirla. Quella stringe le labbra in una linea sottile, e le narici le si allargano quando fa per respirare a fondo. Ma con Charles alle mie spalle che riprende l'argomento non è facile calmare questo piccolo chihuahua imbufalito.

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