"È proprio a mezzanotte che l'incantesimo si spezza, e la storia diventa un giallo."
A Wonderville la città delle (non) meraviglie, AJ affronta gli anni dell'adolescenza e si ritrova davanti ad un crimine
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Il traditore dagli occhi di ghiaccio, e lo sguardo magnetico, prosegue nel toccarmi il viso insistentemente. Sono seduta, vicino a lui con lo sguardo perso nel vuoto.
John, invece sistema qualcosa, ma non riesco a vedere cosa stia facendo. Ho solo paura e sono così delusa dal ragazzo seduto accanto a me.
Frank continua a passare il dito sulla guancia, sul mento, poi sul collo, sui capelli e infine sulle labbra. Quando mi ritrovo a incrociare il suo sguardo lui non lo distoglie. È come se volesse scoprirmi da tutto. Sembra trattenersi dal desiderio di baciarmi. Ma non lo fa, continua a studiarmi come se fossi una scultura.
Sembra stia cercando di scoprire se possa muoversi quando mi tocca. Ora che lo guardo meglio noto un minuto neo sopra il labbro, a destra.
<<Frank!>> lo interpella il suo amico.
Lui sbatte le ciglia, tornando alla realtà. E gli risponde subito <<Sì?>> John gli fa cenno di alzarsi e andare verso di lui, e Frank ovviamente segue gli ordini.
<<Cosa stavi facendo?>> corruga la fronte
<<Niente>> scrolla le spalle lui <<La stavo solo guardando>> dice abbassando la voce, ma non così tanto dal non poterlo sentire.
<<Non ti distrarre>> lo rimprovera con uno sguardo severo, ma a Frank non sembra importare. Continua il suo "gioco di sguardi" con me. E gli sussurra: <<È così bella che sembra un angelo>>
Sono molto lusingata dalle sue parole, ma questo non basta per farmi dimenticare quello che sta succedendo. Se non fosse per lui non mi troverei in questa situazione. Mi ha pugnalata alle spalle e basta.
<<guardami negli occhi!>> ordina a schiocco di dita John, costringendolo a voltarsi. <<Non innamorarti di lei>> la sua espressione è severa e dura, ma nuovamente a Frank non sembra fare effetto. <<Ma per favore!>> esclama alzando gli occhi al cielo.
John non ribatte, e torna a concentrarsi su di me. Solo che in modo diverso da Frank.
Eccolo, di nuovo con quel sorriso che non mi piace. <<La nostra AJ è più tosta di quel che sembra>> si complimenta verso di me <<Mi rifiuta, e poi osa minacciarmi>> ride di gusto Si avvicina sempre di più a me e la mia ansia aumenta.
<<Stammi lontano>> lo avverto, e lui non cambia espressione. <<Se no, cosa fai?>> mi provoca <<Prenderai di nuovo il coltello e tenterai di spaventarmi?>> Scuoto la testa, in pieno disaccordo. <<Volevo difendermi>>ribatto, e il fatto che io gli stessi rispondendo non lo fa che innervosire <<Stammi a sentire sgualdrina>> mi insulta prendendomi per il collo, senza fare troppa pressione. <<Tu non osi rispondermi, minacciarmi,e tutto il resto. Mi hai sentito?>> alza la voce
