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                                     NONNO

                                     NONNO

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Un messaggio macabro.Mi era rimasto quel sms impresso nella mente. Come un segno indelebile. Ho paura che questo "ammiratore" in realtà sia qualcuno di molto pericoloso e che mi stia osservando da tempo. E pensare che all'inizio ero così eccitata per la situazione, e invece ora sono solo...spaventata.

Ho insistito però,per tornare a casa lo stesso da sola.
Nonostante fosse una cattiva idea,siccome ad ogni passo mi pareva di sentire qualcuno alle mie spalle. Ma in realtà non c'era davvero nessuno.
Era tutto nella mia testa.

C'eravamo soltanto io e la notte. Illuminata dalle stelle. E le strade deserte illuminante dai lampioni accesi.

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"Non vedo l'ora di togliermi il trucco e i vestiti e mettermi nel letto" ho pensato quando sono arrivata sulla soglia di casa. Casa. Un tempo la mia casa era un'altra. Scommetto che la me del passato non si sarebbe aspettata un futuro del genere. Da bambina ho sempre immaginato la mia adolescenza con mia madre e mio padre e magari anche un fratellino o una sorellina. Avrei voluto tanto avere un fratello o una sorella.

Distratta da questi tristi pensieri apro la porta  bruscamente, rendendomi conto di aver fatto molto rumore.
Ora sentirò sicuramente le lamentele di Avril.

Faccio per voltarmi e chiederle scusa. Ma seduto su quella sedia, in soggiorno, c'è un uomo anziano con i capelli bianchi e gli occhi verde menta. Una Fossetta sul mento e la carnagione abbronzata per la troppa esposizione al sole. Il viso rugoso e la barba rasata. Vestito con un camicia bianca coperta da un maglione blue oltremare. E quel sorriso confortante che conoscevo bene.

<<Nonno!>> esclamo con voce tremante. I miei occhi traboccano di lacrime felici.

Nonno Frankie si alza in piedi e cerca di venirmi incontro il più in fretta possibile aprendo le braccia. Corro verso di lui e l'istante successivo mi ritrovo finalmente tra le sue braccia. Spero che non sia un sogno anche questa volta. Ogni tanto mi è capitato di sognare il suo ritorno e poi svegliarmi con un grande senso di delusione. 

<<Sweetie mi sei mancata tanto, piccola mia>> dice nonno Frankie baciandomi affettuosamente le guance. È l'unico a non chiamarmi "AJ" ma semplicemente Jade o "Sweetie" .

<<Sei l'unico a non chiamarmi AJ>> commento facendo il muso mentre lui continua ad accarezzarmi

<<Non è il tuo nome.>>

<<Lo so>>

<<Mamma però ti chiamava spesso così>> rammenta rabbuiandosi per la mancanza della figlia

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