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COREA

Ho preparato la valigia appena ho deciso di partire insieme a lui

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Ho preparato la valigia appena ho deciso di partire insieme a lui. Avril, come mio nonno, è preoccupata ma ha acconsentito. Non ho mai viaggiato all'estero, ma con la presenza di Sun Oh mi sento al sicuro.

Il tempo in aereo sembrava non finire mai, dato abbiamo viaggiato per circa quattordici ore.

Quando finalmente siamo arrivati a Seoul, mi sembrava di sognare. È la capitale della Corea del Sud, è un'enorme metropoli i cui moderni grattacieli e metropolitane tecnologicamente all'avanguardia.

Sun Oh mi ha detto che la prima tappa sarebbe stata casa sua, poi mi avrebbe fatto fare un giro della città.

La sua casa è tipica dello stile tradizionale, emana un'aria effervescente. Appena entriamo nell'abitazione Sun Oh si toglie le scarpe e si inginocchia per sfilare le mie.

<<Siamo appena arrivati e già mi spogli?>> chiedo ridendo sotto i baffi. Un angolo della sua bocca si piega in un sorriso, ma prima che possa rispondermi, una bella donna con i capelli a caschetto, color corvino, ci interrompe.

Mi schiarisco la gola, imbarazzata dal pensiero che mi abbia sentita. A proposito, capisce anche lei la mia lingua? Sun Oh non mi ha detto nulla.

<<salanghaneun adeul>> dice fissando quello che,molto probabilmente è suo figlio.

<<eomma annyeonghaseyo>>risponde, <<Lei è Jade. La mia ragazza>>.

La donna sembra accorgersi di me solo ora <<La tua ragazza?>> ripete con uno sguardo apatico <<Ciao, io sono Mi-Cha, la sua mamma>> ammorbidisce il suo sguardo e mi sorride.

Sono sorpresa, perché la mamma di Sun Oh sembra davvero giovane, oltre che bella. Sul suo candido volto non risulta traccia di una ruga.

<<Potete chiamarmi AJ, molto piacere>> le dico.

<<Dammi del tu, cara.>>

<<Va bene.>>

La sua pronuncia era sorprendentemente migliore di quella di Sun Oh.

<<ne yeojachinguneun aleumdabjiman gil-eul ilh-eun geos gat-a>> si rivolge nuovamente al figlio.

<<geunyeoneun bukkeuleowohajiman maeu yeui baleuda>> le risponde Sun Oh. Nella mia testa mi domandavo cosa diavolo stessero dicendo.

<<Vado da Young-mi , così la conosce anche lei>>

<<Ottima idea>>.

Sun Oh mi fa strada al piano di sopra e dal nulla spunta una ragazza che gli assomigliava molto, ed aveva la stessa pettinatura di Mi-Cha, l'unica differenza era la frangetta. Lei, a differenza della madre non guardava suo fratello, ma me. Con una certa insistenza.

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