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                STAZIONE

Sono le venti e un quarto della sera, e un'attimo prima mi ha chiamata nonno Frankie per dirmi che verrà lui a prendermi alla stazione

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Sono le venti e un quarto della sera, e un'attimo prima mi ha chiamata nonno Frankie per dirmi che verrà lui a prendermi alla stazione. Quasi sento la nostalgia dei dolci ricordi dell'infanzia, quando lui, mi veniva a prendere da scuola.

Mi suona il cellulare. Mentre lo prendo dalla tasca del giubbotto di pelle rovescio la borsa con i vestiti della sera prima. Impreco sottovoce e con i capelli in disordine e spettinati rispondo al cellulare .

<<Pronto?>>

<<Ciao Jade>> Era la voce di Blaise.

<<Pronto, professor Martinez. C'è qualcosa che non va?>>

<<No, no. Volevo solo assicurarmi che tu non abbia perso il treno>>

Faccio una smorfia davanti a tanta sfiducia ma cerco di mantenere un tono amichevole.

<<Non si preoccupi sono già arrivata. Mio nonno mi verrà a prendere>>

<<Perfetto! Allora ci vediamo a scuola. Ciao>>taglia corto senza darmi il tempo di salutarlo. Fa nulla.

Mi affretto a prendere le mie cose, e mi incammino verso la stazione per Wonderville. Alcune persone mi sorpassano come se avessero una notevole fretta. Altri invece sembravano molto tranquilli e per niente agitati.

Un suono squillante cattura la mia attenzione. Riconosco il numero del treno che dovevo prendere. Mi affretto ad entrare senza perdere ulteriore tempo,ma alla vista dell'assembramento della gente vado nel panico. Devo trovare subito un posto. Ma come faccio? Mi guardo intorno scrutandone qualcuno libero ma nessuno lo è. Accidenti. Mi sbrigo nel momento in cui noto più avanti un posto occupato da uno strumento musicale. Sbircio la persona che stava seduta sull'altro lato del sedile. Non riuscivo a vedere bene il viso perché aveva lo sguardo basso, e i capelli neri come la pece erano abbastanza folti da  coprirgli il viso.

Con un accenno di imbarazzo mi guardo intorno, indecisa sul da fare. Poi mi faccio coraggio:

<<Scusi è libero?>> mormoro. Il ragazzo non mi sente. Siccome stava ascoltando la musica. Aveva delle cuffie Wireless molto particolari. Sui padiglioni c'erano alcuni disegni:Un cuore nero,un pipistrello, e una ragnatela. Ciò che spiccava di più era una stella a cinque punte.

Quasi mi incuriosiva. Volevo vederlo in volto. E soprattutto volevo che mi cedesse il posto altrimenti non avrei avuto dove sedermi.

All'improvviso il treno emette un rumore chiassoso e la frenata improvvisa mi fa cadere in avanti. Finisco proprio su quel ragazzo. <<Mi dispiace>> dico.

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