"È proprio a mezzanotte che l'incantesimo si spezza, e la storia diventa un giallo."
A Wonderville la città delle (non) meraviglie, AJ affronta gli anni dell'adolescenza e si ritrova davanti ad un crimine
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Cosa succede quando scopri che uno psicopatico dalla doppia faccia è tuo cugino? No, non sto parlando di Harvey Dent ma di Frank, quel Frank.
Ovviamente inizi a pensare di aver sbagliato tutto nella vita. È assurdo che tra tutti proprio lui. E io non potevo fare niente se non accettarlo.
Sono andata a trovare Sun Oh perché era da tanto che non passavamo del tempo insieme e sinceramente mi mancava. Quando ero insieme a lui tutto sembrava più semplice e piacevole. Mi pento di tutto quello che è successo.
Eppure fingere che tutto andava bene non era semplice soprattutto se si trattava di lui che si accorgeva di ogni piccolo dettaglio.
Appena sono arrivata davanti la porta ho sentito una voce femminile, parlare in coreano. Ma che cosa... Apro la porta e davanti a me trovo Sun Oh insieme a Min-Jee, alla quale non sapevo fosse qui. Cosa ci faceva esattamente qui?
«Ciao»mi sorride Sun Oh, contento di vedermi.
Mi giro verso Min-Jee che sforza un sorriso ma non ci riesce bene a fingere.
«Mi sei mancata» sussurra Sun Oh sulle mie labbra.
«Perché lei è qui?»gli domando facendo cenno in sua direzione.
«Oh, be' è venuta a restituirmi una cosa»mi spiega
«E sta proprio nel tuo appartamento?»aggrotto la fronte dubbiosa.
«Non è successo nulla»ribadisce «Davvero».
Min-Jee toglie il disturbo sgattaiolando all'esterno dell'appartamento.
«Ci vediamo» rivolge un'occhiata languida di sfuggita a Sun Oh.
«Sei arrabbiata?»mi chiede studiando la mia espressione.
«No» mento.
«Fai sempre quella faccia quando sei arrabbiata, non ti credo»
«Fai come vuoi»stringo le spalle e mi metto a sedere sul divano.
«Se pensi che ci sia qualcosa tra me e lei ti sbagli»replica. Si siede vicino a me.
«Lo sai.»
«Non saprei, prova a convincermi con un bacio» lo sfido.
Sun Oh sembra sorpreso ma mi rivolge un sorriso. Si avvicina e mi bacia sulle labbra. «Ok?»mormora. Non dico nulla, lo prendo per il viso e comincio a baciarlo. Lo sento irrigidirsi ma si lascia andare dopo un po'. Gli salgo sopra e mi muovo su di lui dalla disperazione. Mi prende per i fianchi e mi porta in braccio fino alla camera senza staccarsi dalle mie labbra.
Non appena siamo senza vestiti, e lui mi penetra mi scappa un gemito. Questa volta è più irruento del solito, come se fosse l'ultima volta.
