"È proprio a mezzanotte che l'incantesimo si spezza, e la storia diventa un giallo."
A Wonderville la città delle (non) meraviglie, AJ affronta gli anni dell'adolescenza e si ritrova davanti ad un crimine
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Luci,camera,azione! Stava recitando una parte un po' troppo cruda per i miei gusti,e io non avevo bisogno di recitare la parte della persona danneggiata. Sfiora la mia pelle nuda,ancora più fredda al suo contatto gelido. C'era bisogno di rimanere senza le proprie vesti,bagnandosi di un grande peccato? Sarà l' amore o la tentazione del diavolo?
In realtà è semplicemente l'uomo ad essere malvagio, non esiste nessun male lontano o vicino a noi,e ad ogni modo non lo conosciamo. Il bene è un concetto per le persone che non hanno mai sofferto. Che non hanno bisogno di cacciare quel mostro,che nascosto all'interno di noi, ci fa compiere il male.
Eppure il diavolo non esiste,così direbbero le persone razionali.
Invece il diavolo è reale. È proprio qui,davanti a me. I suoi occhi sono vuoti,e i suoi movimenti sono crudeli quasi quanto le sue azioni. Mi obbliga a spalancare le cosce e non importa quanto io possa urlare,lui non sente le mie grida perché naturalmente non riuscivo ad aprire la bocca per parlare, e il mio corpo danneggiato da quelle ferite non visibili, non rispondeva. Quindi all'apparenza non è una violenza,vero? Quella non è violenza perché io non gli avevo detto no.
È quello che pensano le persone come lui, che compiono lo stesso male. E quante persone,specialmente donne devono sentirsi in parte colpevoli di ciò? Perché si fa tutto in due, e non hanno dato uno schiaffo talmente forte da toccarsi la guancia dolorante?
I miei occhi invece avevano smesso di guardarlo. Sposto lo sguardo sulla telecamera che stava riprendendo tutto. Accorgendomi di essere troppo esposta,mi copro il viso sentendomi in imbarazzo. L'imbarazzo era la parola adatta a queste situazioni. Ciò che bloccava era anche l'imbarazzo che ti fa tenere la bocca chiusa.
Il diavolo è reale e non è un omino rosso con le corna . Lui è bellissimo. Ha le sembianze di un uomo di ventisette anni, con un sorriso stupendo,che ti fa credere di essere un perfetto confidente.
Invece è lo stesso che ti ferisce nel petto e ti costringe a rinunciare alla tua vita. Questo è quello che è successo a Sun Oh e al professor Rojas. È quello che è successo a tutti noi. Fidarci della persona sbagliata.
Lui mi diceva tutt'altro e mi faceva delle promesse. Mi accarezzava,pronunciava il mio nome come se fosse il nome più bello al mondo. Luce dei suoi occhi,fuoco dei suoi lombi,il suo peccato,la sua anima. Io rappresentavo questo. Non ero una ragazzina ai suoi occhi. Ero una donna. Per lui,la sua donna.
Ma quella donna, anzi ragazzina, non avevo bisogno di ciò che credeva quell'uomo, ma di qualcuno che si prendesse cura di lei, che rappresentasse un padre. Era questo che non capiva soprattutto.
