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TE E ME SEMPRE PER SEMPRE

Il sole passava attraverso gli alberi del bosco interdetto

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Il sole passava attraverso gli alberi del bosco interdetto. Il luogo più tetro e cupo della città.
Essere nuovamente qui, per me, è svantaggioso.
Ma Martinez si è offerto di aiutarmi e io non potevo rifiutare la sua proposta gentile. Ho guardato le limitate abitazioni e mi sono venuti i brividi. Ritornare in questo posto è sempre una sorta di déjà-vu macabro e oscuro,che mi porta alla mente ricordi poco piacevoli. Mi chiedo se il professore conosca il signor Robert. Potevo cogliere l'occasione per informarmi meglio. Dopotutto anche lui vive da queste parti e potrà dirmi qualcosa in più. Spero che possa anche aiutarmi tuttavia, e che voglia farlo.

Ci passerò più volte qui, ho detto a me stessa. Qualsiasi situazione mi porta a passare di qui,e ciò che mi spaventava non era il ricordo di quel famoso e vecchio omicidio, ma un mio ricordo personale ancora fresco, recente.

Le persone che ci abitavano invece mi facevano abbastanza pena, esclusi dal mondo, e dalla luce della città. Ogni persona evitava la loro dimora e questo li portava a essere diffidenti e soli. Rappresentavano il luogo in cui vivevano:

Triste, e privo di luce.

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<<Salve, professore>>

Vengo accolta dalla sua cortesia, e dalla sua ospitalità. Le mie narici vengono pervase  da una fragranza mascolina, che avverto in un istante.

Martinez pare sorprendentemente affascinante e giocondo oggi, distolgo lo sguardo imbarazzata della situazione.

Man mano comincio rilassarmi e dopo una mezz'ora di studio, né approfitto per parlarci e chiedere informazioni.

<<Vive da queste parti, da quanto? sono passata molto spesso ultimamente e non l'ho mai vista>>

Martinez corruga la fronte e mi guarda con sospetto come se temesse che io stessi cercando di arrivare a una conclusione tutta mia. Ciò nonostante si sforza di sembrare impassibile e con un gran sorriso mi risponde:

<<Se è per questo, neanche io credo di averti visto. Almeno parlo di questa zona>>

<<La prima volta che l'ho vista è stato sul quel treno, se lo ricorda?>>

Martinez sembra fingere di pensarci prima di confermare <<Sì, mi ricordo. Ricordo anche che ti sei spaventata sulla torre di Astronomia>> mi rammenta

<<Mi scusi. Non volevo sembrarle scortese. A volte sono diffidente e basta>>

<<Non preoccuparti. Hai ragione, fai bene a non fidarti degli sconosciuti. Non li conosci mai abbastanza bene>> mi avverte

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