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Risvegliarmi nel mio vecchio letto è strano. Non sono cambiata in modo eccessivo, ho solo migliorato il controllo sui miei poteri e probabilmente sono cresciuta molto a livello personale. Sicuramente non sgattaiolerò più nel laboratorio di papà per provare i propulsori, e non uso più lo skate. È da così tanto che non uso uno skate. Mi alzo svogliata e davvero stanca. Ieri non siamo entrati in casa, Yelena ci ha proposto di andare a bere una birra ed io ho accettato volentieri. Bucky non è stato molto felice di vedermi bere alcolici, nonostante questo però abbiamo parlato degli ultimi quattro anni e del mio nuovo posto alla Stark Industries. Mi occuperò di sviluppare tecnologie per la medicina, come arti intelligenti o macchinari per le diagnosi, o almeno spero di poterlo fare.

Inizio la giornata con una doccia gelata, non è affatto piacevole ma è doveroso per svegliarmi. Ieri credo di aver bevuto più di un paio di birre, ricordo perfettamente di aver staccato il braccio di Bucky. Rabbrividisco quando sento Yelena gemere dal bagno che hanno in camera e che confina con il mio.

"Andiamo!"

Esclamo battendo una mano contro le piastrelle. I gemiti però non smettono, anzi, sembra quasi che Yelena si diverta a farmi capire che ha una vita sessuale migliore della mia. Torno in camera disgustata da ciò che ho appena sentito, mi levo l'accappatoio per vestirmi. Indosso qualcosa di semplice, degli shorts di jeans ed una maglietta a maniche corte. La cucina è piena tranne per Bucky e Yelena che sembrano piuttosto impegnati.

"Eccola!"

Esclama Bruce sorridente, mi viene incontro e mi stringe forte. Ogni giorno che passa è sempre più dolce, spesso è venuto a trovarmi con Nat, ci portava a cena fuori e mi interrogava sulla mia vita al College. Dopotutto era la serata che aspettavo di più in tutto il mese.

"Eccomi!"

Alzo le meni accanto alla mia testa e le muovo come una stupida. L'ultima volta che sono stata a casa è stato per Natale, sono scappata a Capo d'anno perché Steve era troppo strano. Lo beccavo a guardarmi ma ogni volta che provavo a parlare con lui scappava via. Era chiaro che non mi voleva lì.

"Non tornerai più in Massachusetts vero?"

Domanda Thor con un espressione contorta. Scuoto la testa e questo rallegra le loro espressioni, la verità è che fino a due giorni fa pensavo di non tornare qui, ma la Stark Industries può offrirmi più di qualunque altro stage nel paese ed in Europa. Per fortuna Steve non vive qui, o sbaglio?"

"Siediti, ti preparo la colazione!"

Esclama Tony per poi impattare del Bacon, le uova strapazzate e due pancakes fumanti. Ci spruzza sopra il top al cioccolato e la panna montata proprio come piace a me, ci butta sopra della frutta fresca e mi versa del caffè a temperatura lava. Mi conosce così bene, come posso vivere senza di loro?

"Che programmi hai per oggi?"

Scrollo le spalle non sapendo che cosa rispondere a mio padre, che mi sorride. Conosco bene quel sorriso, vuole qualcosa da me. In un certo senso spero che mi faccia lavorare con lui in laboratorio, ma purtroppo non è così.

"Ti faccio conoscere un paio di persone. Sono amici di mio padre"

"Tony, vuoi solo mostrare la tua bambina prodigio in giro e vantarti su quanto sei stato bravo a crescerla"

Interviene Pepper, in braccio ha Mia, e dietro di lei c'è Morgan. Ormai ha dodici anni, ha preso tutta la sua bellezza da nostra madre, è molto timida a differenza di quattro anni fa ed ha il cellulare attaccato in faccia.

"Hey zecca"

La richiamo senza però ottenere una risposta. Natasha mi spiega che è cotta di un suo compagno di scuola, e che si sono scambiati i numeri di telefono perché lui è andato alle Maldive con i genitori. Dal suo sorriso guardando lo schermo si deduce che sia proprio cotta.

"E tu? Non hai nulla da dirci su un probabile fidanzatino? O fidanzatina ovvio"

Chiede Pepper curiosa. Dovrei parlare del ragazzo che uso per puro piacere sessuale oppure di MR nessuno che occupa l'altra parte del letto? Decido di rimpinzarmi la bocca di cibo e scrollare le spalle. Finalmente Bucky e Yelena ci raggiungono, hanno due sorrisi soddisfatti sul volto, chissà che cosa hanno combinato in quella doccia.. mi viene il vomito a pensarci.

"Steve ha telefonato... viene a pranzo con Alicia"

Anche Wanda si aggiunge a noi, ha in mano una mela ed il cordless che rimette sul bancone. Sussulta quando mi vede, subito dopo sorride luminosa e corre ad abbracciarmi. Il suo profumo è così familiare ed intenso, tra tutti lei è quella più vicina ad una sorella maggiore.

"Sei tornata, ho così tante cose da dirti e da insegnarti!"

Sorrido anche se dentro sto impazzendo. Steve verrà a pranzo qui con la sua ragazza, che cosa succederà? E se vorrà parlare con me? Dovrei essere gentile oppure scontrosa? Ho tutte queste domande ma nessuna risposta, l'unica cosa che so è che farà molto male vederlo con un altra.

Not the same Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora