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Compilo il modulo in modo distratto e veloce, voglio che questa cosa finisca in fretta. Se ci penso troppo poi mi perdo e cambio idea, e non posso cambiare idea. Dev'essere rapido ed indolore.

"Signorina Stark"

Alzo lo sguardo verso la donna alla quale ho chiesto di non dire il mio cognome ad alta voce. Alcune donne si girano a guardarmi incuriosite. Le sbatto il foglio contro il petto, dopodiché la seguo verso la stanza da lei indicata.

"Il dottor Collins la raggiungerà tra poco"

Annuisco in risposta così lei se ne va. Mi lascia sola in una stanza piena di poster sulla maternità e sulla gravidanza. Fisso un punto impreciso del muro chiedendomi se sto facendo la cosa giusta, Steve mi odierà per il resto della sua vita, i miei genitori, la mia famiglia mi guarderanno in modo diverso. Tutti mi giudicheranno la stronza che ha ucciso il bambino di Capitan America. Tecnicamente non è ancora un bambino, non lo farò soffrire. Il dottor Collins entra nella stanza, ha la mia cartella in mano che legge velocemente.

"Buongiorno signorina Stark, è pronta o stiamo aspettando qualcuno?"

"Sono pronta"

Mi guarda per qualche istante, si chiude la porta alle spalle e si siede sulla sua poltrona dietro alla scrivania. Mi invita a sedermi davanti a lui, così mi alzo e lo raggiungo. Ha uno sguardo dispiaciuto, in realtà mi compatisce. Pensa che sia davvero triste fare questa cosa da sola, che mi pentirò di questa cosa in futuro.

"Non deve farlo per forza, ci sono altre opzioni.."

"So che ci sono altre opzioni, dottore. Perché non fa solo il suo lavoro e mi raschia via il feto?"

Lui annuisce anche se un pò titubante. Mi spiega come funziona il raschiamento, e ciò che avverrà dopo. Potrei sentire del bruciore, avere delle perdite ematiche. Avrò bisogno di riposo e non potrò deambulare per qualche ora. So già tutto questo, per fortuna il mio corpo si genera in fretta e non avrò bisogno di tutto ciò. Mi lascia un pò di privacy mentre mi preparo. Mi spoglio dalla vita in giù e mi siedo sul lettino, torna poco dopo con un infermiera che lo aiuta durante la procedura.

"Facciamo una veloce ecografia, prima di procedere"

Mi avvisa mentre prepara l'occorrente. L'infermiera mi spruzza del gel sulla pancia, appoggia l'ecografo su di essa e lo muove lentamente. Guardo dritto verso lo schermo per un istante, c'è uno spazio apparentemente vuoto al centro, ed al suo interno c'è una piccola pallina frastagliata.

"È.. quello?"

Domando indicando lo schermo. Il dottore annuisce con un sorriso cordiale sul viso. Mi giudica, si chiede perché io voglia abortire quando ho una famiglia di super eroi, un padre ricco. Per un attimo si chiede se io abbia subito delle violenze, e che sia rimasta incinta. Ma non è nulla di tutto questo per mia fortuna. Mi accorgo solo adesso di star piangendo, fisso quello schermo e penso che io sia dannatamente sbagliata. Steve vuole questo bambino più di ogni altra cosa al mondo, vuole una famiglia con me, ha scelto me al posto di Alicia ed io lo sto tradendo in questo modo. Mi chiedo se vale la pena perdere Steve ed il suo amore, per qualcosa che posso avere comunque. Che cosa sto facendo? Chi ha detto che non posso raggiungere i miei obbiettivi ed avere questo bambino?

"Dottore siamo pronti"

"Ok.. ora sentirai un pò di pressione, fai respiri profondi e pensa a qualcosa di positivo"

Indietreggio sul lettino, questo causa molta confusione al dottore. Cerca di non sorridere, però, odia raschiare via i feti, è la cosa più triste del suo lavoro e ringrazia il cielo del mio cambio di idea.

"N-non posso io... non posso fare questo a Steve"

Mi passo le mani sul viso per asciugare le lacrime, mentre tolgo le gambe dai cosciali e mi siedo di lato per alzarmi. L'infermiera mi aiuta a coprirmi mentre io scappo dietro il divisorio per rivestirmi. Voglio uscire di qua il prima possibile, ho bisogno di qualcuno che riesca a farmi tornare lucida. Yelena non sarebbe dura abbastanza, mi direbbe ciò che voglio sentirmi dire, ed in questo momento ho bisogno di qualcuno che dica la totale verità, che sia brutale. Esco dalla clinica come un fulmine, fatico quasi a respirare. Afferro il cellulare con le mani tremanti e chiamo Bucky. Mi risponde dopo un paio di squilli e dalla voce sembra che stava dormendo.

"Pronto?"

Pensavo di poter parlare, ma invece tutto ciò che esce è un singhiozzo incontrollato. Il respiro di Bucky si fa più pensante, ma non dice nulla, rimane ad ascoltarmi per un istante.

"Bambolina dimmi dove sei, ti vengo a prendere"

"N-non.. non riesco a.."

"Fai un respiro profondo, inspira dalla bocca ed espira dal naso. Puoi farlo per me?"

Annuisco come una stupida e con molta fatica faccio ciò che mi ha chiesto di fare. Gli mando l'indirizzo su iMessage e rimaniamo in chiamata finché non vedo la sua auto in fondo alla via.

BUCKY

Avri è seduta sul pavimento sporco, con le spalle contro il muro ed uno sguardo perso, ha il trucco sbavato sotto gli occhi a causa del suo attacco di panico. Mi fiondo verso di lei e l'aiuto a salire in macchina dove scoppia a piangere come quando mi ha chiamato. Vorrei poter prendere un pò del suo dolore ed aiutarla più di così, immagino che per lei sia stato orribile abortire, anche se è stata una scelta meschina ed egoistica.

"I-io non l'ho fatto Buck. Non ce l'ho fatta, ho guardato il monitor ed ho pensato a Steve. Lui si sarebbe emozionato nel vedere suo figlio ed io... non so gestire la paura, non sono capace ed anche se ci provo io..."

"Hey vieni qui, shh"

Faccio ciò che mi sembra più logico. La stringo tra le braccia ed aspetto che si calmi un pò è ovvio che è provata da questa situazione. Avri è molto più fragile di quanto sembra, vuole far credere che è forte e che può farcela da sola, ma in realtà ha bisogno di essere sostenuta ed ha bisogno di sentirsi rassicurata ed amata. Sono sollevato però, sono felice che abbia deciso di non abortire. Steve è stato completamente solo dopo la morte di sua madre, aveva me ma non era lo stesso. Ora finalmente sta creando quella famiglia che ha sempre avuto.

"Andiamo da qualche parte a mangiare qualcosa, parliamone e cerchiamo una soluzione. Ok?"

"Steve mi odia, Bucky, non c'è nessuna soluzione. Io distruggo ogni cosa"

"Il bambino è lì, giusto? Steve ha detto che ti avrebbe odiato se avessi abortito, ma il bambino è attaccato al tuo utero, giusto?"

Le strappo un piccolo sorriso, proprio quello che volevo. Metto in moto la macchina e guido fino alla prima tavola calda. Mentre Avri è in bagno a sistemarsi mando un messaggio a Steve.

Non l'ha fatto. Ha avuto un attacco di panico e mi ha chiamato
10:45 AM

Steve
Dove siete? Arrivo subito
10:46 AM

Lasciale un pò di spazio
10:46 AM

Steve
Le ho lasciato due giorni, e lei è andata in una clinica per abortire!!
10:47 AM

Steve
Bucky rispondi al cellulare.
10:47 AM

Steve prova a chiamarmi numerose volte ma non gli rispondo. Capovolgo il cellulare a faccia in giù quando la vedo tornare. Ha gli occhi rossi e gonfi, e capisco che ha pianto ancora. Si siede accanto a me e singhiozza sulla ma spalla. Mi si spezza il cuore nel vederla così, ma so per certo che questa situazione passerà in fretta così come è arrivata.

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