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Questa mattina mi sono svegliata di malumore, ieri Steve ha raccontato la sua versione della storia a Bucky e Yelena e credo proprio che abbia ragione. La verità alle volte fa così male e cerchi di ignorarla, cerchi di convincerti che la storia sia diversa. Mi sento tremendamente in colpa per non essermi chiesta se Steve stesse bene, se avesse bisogno di una pausa da tutto. Avrei dovuto guardare oltre me stessa e cercare una soluzione per entrambi. La prima cosa da fare adesso è parlare con lui, voglio chiedergli scusa per tutte quelle volte che mi sono comportata da egoista, le volte in cui ho ignorato i suoi sentimenti ed anche per averlo fatto passare per quello che mi ha mollata. Ho avuto un ruolo importante nella sua decisione di lasciarmi. Cerco di non piangere da tutta la mattina, non è per la tristezza ma per il nervoso e la rabbia. Sono furiosa con me stessa. Sospiro per l'ennesima volta prima di scendere dalla macchina e raggiungere il portone del palazzo. È un edificio di mattoni, con la scalinata che porta sul marciapiede. Cerco il suo cognome e schiaccio il pulsante bianco, attendo qualche minuto, poi sento la sua voce roca e sensuale.

"Si?"

"S-sono Avri... possiamo fare una camminata? Vorrei parlarti"

Sento il completo silenzio e per un istante penso che la risposta sia no, ma poi il portone si apre e lui esce dal palazzo. È sudaticcio ed ha il viso arrossato, probabilmente è appena tornato dalla corsa mattutina. Si infila le chiavi in tasca e mi affianca per caminare. Passiamo i primi cinque minuti in silenzio, cerco le parole giuste per non sembrare patetica.

"Hai intenzione di dire qualcosa o no? Non ti leggo nella mente"

"Sai che cosa voglio dire Steve"

"Ti sbagli, non lo so. Vuoi discutere per quello che ho detto ieri? Ti senti ferita, umiliata e quant'altro?"

Per un istante rivedo quello Steve che mi urlava in faccia mentre litigavamo, quello che se ne andava sbattendo la porta e che non mi parlava o chiamava per giorni. Lo portavo all'esasperazione e solo ora me ne rendo conto.

"No io... io voglio chiederti scusa per quello che ho fatto"

Mi sento molto a disagio nel dire queste parole. Non riesco a guardarlo negli occhi ma sento il suo sguardo su di me. Steve si ferma ad un chiosco di caffè, ne prende due senza zucchero ed uno lo passa a me. Mando giù un lungo sorso che mi calma i nervi e mi schiarisce le idee.

"Non ho scusanti e non voglio giustificarmi in alcun modo. Ho ignorato i tuoi sentimenti e ti ho fatto del male. Mi dispiace così tanto Steve"

Lo fermo in mezzo al marciapiede e lo guardo dritto negli occhi. Mi schiarisco la voce un paio di volte a causa di un nodo in gola, Steve mi prende per mano e mi sorride. Dovrebbe odiarmi o almeno essere furioso con me, ed invece è qui davanti a me con il sorriso più bello che io abbia mai visto.

"Va tutto bene"

"Non va tutto bene, non voglio più ignorarti e sminuire ciò che provi. Voglio che tu sia felice, voglio che tu abbia l'amore folle e passionale che hanno Buck e Yelena, te lo meriti"

Mi si spezza il cuore sapendo che non lo avrà mai con me. Alicia avrà tutte le sue attenzioni, la colazione a letto e l'amore intenso che Steve riesce a dare, la sua risata, il suo sorriso luminoso che ti lascia senza respiro e quella dannata voce roca che ha di prima mattina.

"Alicia non.."

"Non voglio interferire in alcun modo, sono felice per voi"

Steve sembra voler dire qualcos'altro ma non lo fa. Sa perfettamente che è una bugia ma non dice nulla a riguardo. In parte lo ringrazio, non sono pronta a parlare di lui ed Alicia, è ancora un tasto parecchio dolente. Per lo meno non mi odia, è un passo in avanti e magari un giorno saremo entrambi felici. Al momento però la felicità non è nel mio futuro.

"Quindi adesso smetterai di evitarmi?"

Chiede con un sorriso divertito, annuisco per poi continuare a bere il mio caffè bollente. Torniamo verso il suo appartamento, Alicia è alla finestra e probabilmente ci ha guardati per tutto il tempo. I suoi pensieri sono un misto di insicurezza e gelosia nei miei confronti. La saluto con un cenno della mano, lei torna dentro senza salutarmi. È chiaro che non simpatizza per me.

"Grazie per aver ascoltato e capito, se avessimo fatto questo discorso anni fa.."

"Magari in un altra vita"

Steve abbassa lo sguardo, rimaniamo qualche istante senza dire nulla. Nessuno dei due sembra volersi separare e tornare alla propria vita. La curiosità di Alicia mi diverte, si chiede che cosa voglio da Steve e se rovinerò tutto con il mio faccino perfetto. L'ultima cosa che voglio è rubare il fidanzato ad un altra donna. Come ho già detto non voglio interferire, perciò cercherò di stare il più lontana possibile da loro. Ma voglio comunque Steve nella mia vita, rimarrà sempre un pezzo importante del puzzle.

"Beh io me ne vado, grazie per il caffè"

Indietreggio verso la mia macchina, Steve mi sorride ed alza la tazza in aria in segno di saluto. Torna in casa mentre io provo ad uscire dal parcheggio senza tamponare nessun auto, sopratutto perché è la macchia di Papà e preferirei morire che graffiare la sua bambina. Sento un vuoto nello stomaco, dovrei essere abituata a vederlo andare via, ma questa volta c'è una donna che lo aspetta, e purtroppo non sono io.

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