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Non smette di piovere da delle ore, il vento non si ferma ed i notiziari hanno appena confermato un allerta meteo. Sembra uno scherzo, sembra di essere nel film Genitori in trappola, solo che io e Steve non siamo genitori. In un paio di ore New York si è allagata, la metro è chiusa ed è consigliato stare in casa. Perciò staremo qui insieme finché la tempesta non finirà.

"La smetti per favore?"

Sbuffo all'ennesimo grugnito di Steve, non è affatto il momento per fare le flessioni o per fare altro. Vorrei solo che smettesse di piovere per andarmene da un altra parte. Se uscissi adesso potrebbe colpirmi un fulmine o cadere un albero e schiacciarmi. Non sarebbe bello morire da sola nel nulla.

"Io sto cercando di scaricare la tensione, non dovresti essere qui ed io sono teso!"

Esclama per poi alzarsi dal pavimento, apre il frigo e prende dell'acqua che beve direttamente dalla bottiglia. Mi alzo prontamente e gliela strappo di mano, chissà per quanto resteremo qui bloccati e di certo non voglio condividere la saliva con lui.

"Ma che fai? Non posso nemmeno bere adesso?"

"Sono bloccata qui con te, Steve, chissà per quanto tempo. Perciò dobbiamo stabilire delle regole, e mettere dei limiti. Bere a canna dalla bottiglia è un limite!"

Mi guarda scocciato ma anche un pò divertito. Si avvicina di più a me finché non siamo faccia a faccia. Una volta amavo il suo odore da uomo, specialmente dopo gli allenamenti, adesso invece mi viene solo da vomitare e vorrei che si lavasse in giardino con la canna dell'acqua.

"Ti stai divertendo un sacco, non è così?"

Chi si crede di essere? Pensa di farmi ancora un certo effetto ma non è così. Steve non mi eccita più, una volta litigavamo e poi facevamo sesso ma adesso è diverso.

"Siamo da soli confinati in questa baita, senza nessuna casa nel raggio di un chilometro. Sai bene che cosa succederà dopo la lite"

"Alicia come sta?"

Il capitano cambia espressione una volta che dico il suo nome. Si allontana prontamente da me, si siede sul divano e cambia canale. Ovunque ci sono i notiziari in diretta con New York e la mega tempesta che sta passando sopra di noi.

"Ti ha cacciato di casa perché avete litigato su quale bomboniera mettere sulla vostra stupida torta?"

So che sto oltrepassando la linea, se Steve si allontana da me durante una lite è per prendersi una pausa. È una specie di Time out per pensare e calmarsi. Io però non lo rispetto, come un idiota, voglio sapere che cosa lo turba.

"O forse ti sei accorto che stai per sposare la ex di Shrek?"

"Dio, non ce la fai a non ferire gli altri? Sei proprio come tuo padre, cerchi di sminuire le altre persone per la tua malsana insicurezza. Sminuivi anche me, mi hai chiesto scusa per questo ed io ci ho creduto. Ma tu non puoi cambiare ed io non voglio far parte della tua vita, non finché tu sei così incentrata su te stessa"

"Stavo solo scherzando io... volevo sapere che cosa ti turba e.."

"Non mi interessa Avri, c'è un altra stanza in questa casa. Stai lì finché non sarà finita la tempesta, poi prendi le tue cose e vattene!"

È decisamente troppo alterato in questo momento, decido di ascoltarlo e cambiare stanza. La camera dei miei genitori non è cambiata, dormivo nel lettone finché non è nata Morgan. Papà mi ha costruito un lettino di legno, che ho condiviso con Morgan quando lei è diventata più grande. Per quei cinque anni siamo stati la famiglia più felice del mondo, amavo ogni cosa di questa baita. Mi sdraio nel centro del letto, proprio come facevo quando abitavamo qui. Chiudo gli occhi per un istante, per riassaporare quella bellissima sensazione di calore e sicurezza che i miei genitori mi davano. Sussulto quando sento un forte tuono, subito dopo salta la luce.

STEVE

Avri odia due cose, il buio ed il temporale. Usa una mascherina per dormire, la aiuta ad addormentarsi senza vedere strane figure nel buio. Quando c'è un temporale usa i tappi per le orecchie, o scappa nel letto con qualcuno. Ultimamente l'ho vista dormire spesso con Bucky e Yelena. Quando stavamo insieme c'ero io nel letto, si stringeva a me e mi chiedeva di canticchiare qualcosa per farla riaddormentare. Non ci penso due volte, entro nella stanza dei suoi genitori. Stringe un cuscino tra le braccia e canticchia la canzone che io ero solito a cantarle durante i temporali.

"Va tutto bene?"

Le chiedo quasi sussurrando. Lei mi ignora totalmente, sarà ancora arrabbiata per quello che le ho detto. Mi stendo accanto a lei, questo basta per farla calmare un pò. Mi porto un braccio dietro alla testa per sostituire il cuscino che abbraccia, chiudo gli occhi per non fissare il soffitto e mi lascio andare con lei.

"Non sono più sicuro di volerla sposare. Ho paura di rimpiangere per sempre la mia scelta"

Avri non canticchia più, sento solo il suo respiro pesante ed il rumore della tempesta. Mi giro su un fianco così da averla faccia a faccia, le sposto i capelli dal viso e nel farlo le accarezzo uno zigomo con il dorso delle dita. Ha la pelle così calda e liscia, vorrei poterla baciare in questo momento.

"Ho ferito Yelena, le ho detto che ha uno stupido accento russo e molte altre cose brutte. Lei e Bucky hanno quello che noi avevamo, sono così invidiosa di loro"

Le trema la voce e probabilmente è imbarazzata dalle sue parole. È difficile per lei, come per Tony, ammettere un suo difetto. Sorrido divertito, siamo così simili. Anche io sono invidioso da ciò che hanno Buck e Yelena, mi manca averla con me la notte, e sentire il suo profumo che mi circonda. Mi manca da morire.

"Alicia è quella giusta, Steve, ti ama. Cerca di fare del suo meglio per renderti felice, a mio parere non c'è scelta migliore per te"

"Lo pensi davvero?"

Lei annuisce un pò titubante. Ho ancora molti dubbi a riguardo, vorrei poter avere il libro delle risposte, sapere che cosa devo fare e come comportarmi. Sarebbe tutto più facile così, dovrei seguire il mio cervello o il mio cuore? Perché al momento il mio cuore indica verso Avri.

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