Tornare in vita è peggio che partorire, sono così stanca ed affamata. Mi sono fatta fuori due cheeseburger, una confezione di nuggets e due fette di torta al triplo cioccolato. Mi sento uno schifo per essermi ingozzata così davanti alla mia famiglia, ma ne avevo bisogno. Love dorme beata contro il mio petto, con le labbra che formano una piccola o. Nat, Pepper ed anche Steve mi hanno detto di metterla giù, che non sarebbe andata da nessuna parte, ma non sono ancora pronta a lasciarla andare. Voglio che si abitui al mio odore, che riconosca che io sono la sua Mamma. Finita la cena, mi siedo accanto a Bucky sul divano, lui solleva un braccio e me lo posa sulla spalla, mentre guarda il piccolo esserino dormire, sorride guardandola con dolcezza. Date a quest'uomo un bambino, ne ha bisogno."Buck... dobbiamo andare"
Steve lancia un occhiata al suo migliore amico, prima di avvicinarsi a me e Love. Lascia un bacio sulla testa a sua figlia, ed uno sulla mia fronte. Ha iniziato a farlo ogni volta che esce, per comprare i pannolini, o per andare al campo di addestramento. Non se ne va se prima non mi ha baciata.
"Dove andate?"
"A fare una commissione"
Borbotta tempestivamente. Non mi fido, sento che è arrabbiato, carico di odio. Bucky invece sembra pronto ad una guerra, è silenzioso e attento. I passi sulle scale, seguiti da un vociferare di voci maschili, mi obbliga a girarmi a guardare verso le scale che portano all'ingresso. Papà, Bruce, Thor, Natasha, perfino Yelena, sono vestiti di tutto punto. Mi chiedo che cosa stiano facendo.
"Steve..."
Mi giro a usar darlo con un brutto presentimento. Il Capitano fa un cenno a Bucky, che ci lascia soli e si avvicina al gruppo. Steve si abbassa alla mia altezza, appoggia le mani sulle mie cosce e mi sorride dolcemente.
"Perché non vai a stenderti? Devi ancora rimetterti, Bruce ti ha detto di andarci piano e di non fare sforzi"
"Steve sono guarita due giorni fa, mi dici che succede?"
Il capitano scrolla le spalle, così mi alzo e raggiungo il gruppo di soldati pronti a chissà cosa. Qui c'è qualcosa che non va, ed io voglio sapere che cosa. Sono appena tornata dalla morte, ho avuto una bambina e sono scam,papà ad un dolore immaginabile. Voglio sapere che è tutto ok, che non devo aver paura di una ripercussione su Love, da parte di qualche psicopatico.
"Yelena che succede?"
"È una semplice missione"
"Quale semplice missione ha bisogno di due super soldati, due vedove nere, Hulk, il Dio del tuono e Iron Man? Sono proprio curiosa di saperlo!"
Love si lamenta contro la mia spalla, non le piace questa posizione, anzi la odia. Steve la tiene su un braccio a pancia in giù, e la culla canticchiando motivetti di cartoni animati e lei sembra in estasi quando è lui a tenerla, invece quando la tengo io sembra odiarlo. Il primo pensiero che mi viene in mente, ed il più logico, è che stanno andando a cercare il reverendo. Ma loro non sono così stupidi, vero?
"Ditemi che non c'entrano i purificatori, ed il reverendo"
Nessuno mi risponde, automaticamente so che cosa andranno a fare. Vogliono ucciderlo? Oppure lo cattureranno e basta? Ho così tante domande, ma sono anche furiosa.
"Avri.."
"Steve io sono qui, Love è qui. Non ti basta? Quell'uomo pensa che siamo morte, perché dovete andare a stuzzicarlo? E se venisse qui e scoprisse che siamo ancora vive? Pensi che lascerà perdere?"
Quasi urlo, Love percepisce il mio nervosismo ed inizia a piangere. Steve si fa avanti, la appoggia a pancia in giù sul suo braccio e la culla dolcemente, le batte anche una mano sulla schiena. Love si calma istantaneamente, mentre io invece mi porto le mani tra i capelli.
"Non ci sei solo tu nel mondo, Tesoro. Centinaia di Mamme e bambini vengono uccisi ogni giorno, non possiamo permetterlo"
Bruce mi fa tornare un pò di lucidità, ma ho anche una paura folle di perdere Love, di perdere Steve. Credo sia la maternità a rendermi così tesa, prima ero la persona più ansiosa di questo pianeta, ed ora Love è come un faro di ansia. Mi fa pensare a tutti i modi in cui potrei farle male, tutte le cose con cui potrebbe strozzarsi, potrebbe cadere dal lettino e morire, oppure potrei addormentarmi e non sentirla piangere. Ed ora questo, il Reverendo Stryker pronto ad ucciderci.
"Ora tu vai a letto, tornerò prima che tu te ne accorga"
Mi promette Steve, mi appoggia delicatamente Love su una spalla, poi le bacia la testa e fa lo stesso con le mie labbra.
"Vi amo"
"Anche noi ti amiamo"
Sussurro a mia volta, dopodiché Steve e gli altri se ne vanno. Non mi resta che andare in camera della Mamma, ho bisogno di stare con qualcuno. Mi aiuta a trascinare la culla di Love, così che io possa stare un pò libera. Mia e Morgan si sdraiano tra di noi e tutte insieme guardiamo un film della Disney.
STEVE
Non è affatto difficile entrare nella chiesa, a Bucky basta un colpo di Glock silenziata per rompere la serratura. Sono l'ultimo ad entrare, mi richiudo la porta alle spalle, controllando che non ci sia nulla di strano. Raggiungo il resto della squadra nel retro della chiesa, nell'appartamento che dovrebbe essere a disposizione del reverendo. Lo troviamo intento a mettere delle cose in valigia, compresi dei documenti. Tony accende la luce, e l'uomo salta come un topolino spaventato.
"Stava andando da qualche parte, Reverendo?"
Domanda Tony con ironia. Stryker sorride, sa di essere finito, ma cerca di non farcelo notare. Appoggia la schiena al suo armadio di legno, e ci osserva silenzioso.
"Progettava un ritiro spirituale... in Asia"
Bucky ci mostra il suo biglietto di sola andata per Singapore, la sua meta finale non può essere quella. Bucky sembra leggermi nella mente, strappa il biglietto prima di avvicinarsi all'uomo.
"Madripoor.. non è così? È pieno di mutanti lì"
Ci informa il soldato. Sapevo già di Madripoor, Nat me ne ha parlato qualche tempo fa, ha fatto dei lavori laggiù, più che altro una ricerca di criminali. Nessuno avrebbe detto nulla sulla morte di un Mutante, niente leggi. Il posto perfetto per uno come Stryker.
"Uccidetemi e fatela finita, non temo la morte"
Mente, ha avuto un piccolo sussulto alla parola morte. Sa quanto noi che finirà all'inferno, che è un vile assassino senza rimorso. Tony però non ha intenzione di ucciderlo, sarebbe troppo facile per lui.
"A differenza sua, non siamo assassini. Preferisce una cella sotto l'oceano, o tra le nevi ghiacciate della Siberia? Io consiglio l'oceano, è più... caldo"
"Vi credete dei super eroi, ma non siete tanto diversi da me. Voi avete ucciso più persone di quanto ho mai fatto io, vi devo ricordare New York, e Washington? Voi siete degli assassini, solo che vi nascondete dietro un bel palazzo, ed un sacco di guardie armate. State pur certi.. se mai uscirò dalla mia prigione, ve la farò pagare. Ucciderò le vostre mogli, i vostri bambini, e tutti quelli che..."
Non termina la frase perché Bucky gli spara tra gli occhi. Il sangue schiaffa su di noi, e contro l'armadio, ed il suo corpo cade a terra facendo un grande tonfo. Tony sospira e si gira a guardare Bucky.
"Non era questo il piano!"
"Ha ucciso tua figlia, ricordatelo!"
Esclama Buck con una tale rabbia nella voce, che quasi mi spaventa. Non ci aspetta, esce dalla porta con furia e sale in auto. Sono arrabbiato, ma anche sollevato. Non darà più fastidio alle mie ragazze, non minaccerà la mia famiglia, o i mutanti. Ma allo stesso momento sono arrabbiato con Buck, ha infranto la terapia, e ha confermato le parole di Stryker. Aiuto Thor e Bruce a scavare una fossa, mentre Yelena va a parlare con Buck. La prima cosa che faccio, non appena torno a casa, è andare dritto in camera di Avri. Lei e Love dormono così beatamente, non mi va di svegliarlo. Così mi stendo accanto a lei, dopo una lunga doccia, ed organizzo mentalmente la giornata di domani, finché non mi addormento.
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Not the same
FanfictionSono passati quattro anni dall'inizio del College e due dalla rottura tra Steve ed Avri. Le cose per loro non funzionavano più, Steve aveva delle aspettative troppo alte, mentre Avri era davvero troppo impegnata con lo studio. Tornata a casa, però...