STEVEAvri spinge il passeggino attraverso le strade asfaltate di Central Park, con una benda sugli occhi. Ormai questo posto è diventato nostro. Abbiamo dei bei ricordi, ci sono molto affezionato. Io e Bucky veniamo qui in cerca di belle ragazze, lui le portava a casa, mentre io mi limitavo a guardarle ed a fantasticare sui loro corpi mozzafiato. Love dorme così tranquillamente, sembra quasi una bambola, ed ogni persona che incontriamo lungo la passeggiata sorride quando la vede nel passeggino. Ha le guanciotte piene, ed un nasino che ricorda quello di Avri.
"Siamo arrivati Steve?"
"No. Tu continua a camminare"
Le ripeto per l'ennesima volta. Non le piace essere bendata, ne tanto meno ha la pazienza che serve per farle una sorpresa. È così curiosa e bisognosa di sapere tutto. Spero che Love sia come lei, con la sua bellezza, la sua curiosità, la sua vivacità e l'ironia che distingue gli Stark. Vedo in lontananza il Gazebo che ho preparato per Avri. Mi sono svegliato questa mattina, molto prima di Avri e Love. Ho preparato tutto nei minimi dettagli con l'aiuto di Bucky. Il mio migliore amico si alza dal telo, non appena ci vede arrivare. Gli faccio cenno di stare zitto, mentre accompagno Avri sull'erba umida.
"Siamo arrivati Steve?"
Sbuffa e potrei scommettere che alza gli occhi al cielo, faccio cenno a Bucky di sparire, così lui mi passa l'oggetto più importante e scappa via.
"Sì, ora ti faccio sedere. Ti dirò io quando togliere la benda"
"Andiamo Steve!"
Esclama impaziente. La afferro per le braccia e la costringo a sedersi sul telo che ho accuratamente steso per terra. Tolgo il seggiolino dal passeggino, e lo poso accanto a lei, poi ripiego la struttura e la sposto alle nostre spalle. Mi siedo davanti a lei, e solo dopo le sollevo la benda.
"Ecco"
Avri sbatte le palpebre un paio di volte, prima di mettere a fuoco l'area circostante, e capire dove siamo. Si porta le mani alla bocca per un istante, gli occhi le brillano di gioia ed automaticamente il mio cuore inizia a battere come se stessi facendo una maratona.
"Steve!"
Si butta tra le mie braccia facendomi ridere, le lascio dei baci sul collo, assaporo il profumo della sua pelle, ubriacandomi di quella meraviglia. Ne sono ufficialmente dipendente, insieme all'odore di neonato che emette la pelle di Love.
"Ti piace quindi?"
Mi guardo intorno per un istante. Ho decorato tutta la struttura di legno scuro con delle lucine di un giallo caldo. Mentre sotto di noi c'è un telo, con tanto di coperta nel caso Love o Avri abbiano freddo, ed una cascata di petali rossi e bianchi. E per finire, un cestino da picnic con tutto ciò le piace di più, ed un mazzo di rose rosse. La sposto delicatamente da me, lei ne approfitta per controllare Love, e coprirla bene, mentre io apro il cestino di vimini, e le porgo i fiori che sembra apprezzare.
"Per che cos'è tutto questo?"
Mi sorprende con questa domanda. Ho tante cose di cui essere grato ad Avri. Per prima cosa, Love. Mi ha dato ciò che mancava nella mia vita, abbiamo superato degli ostacoli che ci sembravano insormontabili, e nonostante tutto ne siamo usciti a testa alta. Per seconda cosa, devo ringraziarla per l'amore che mi da, per l'impegno che mette nella terapia ogni settimana, e per aver lottato per me.
"Non c'era un modo migliore per ringraziarti"
Sorride con gli occhi velati di lacrime, le accarezzo una guancia, lei si appoggia alla mia mano e chiude gli occhi, per registrare quella sensazione.
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Not the same
FanfictionSono passati quattro anni dall'inizio del College e due dalla rottura tra Steve ed Avri. Le cose per loro non funzionavano più, Steve aveva delle aspettative troppo alte, mentre Avri era davvero troppo impegnata con lo studio. Tornata a casa, però...