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La cena è stranamente silenziosa, nessuno ha da dire qualcosa. Di solito parliamo della giornata o della scuola, ma oggi sembriamo avere tutti qualcosa per la mente. Io penso alla discussione con Steve ed a come odio questa situazione. Non gli ho chiesto scusa come avrei dovuto, e forse questo è il momento migliore per farlo.

"Ho comprato un ecografo portatile, se vuoi dopo possiamo dare un occhiata al fagiolino"

Interviene Bruce prima che io possa chiamare Steve. Quest'ultimo sposta lo sguardo su Bruce, annuisce al posto mo con uno sguardo pieno di entusiasmo.

"Sì, io lo voglio vedere"

"Prima dobbiamo discutere di alcune cose, io e Steve"

Porto la sua attenzione su di me, sembra al quanto scocciato ma poco importa. Questa situazione deve finire, e se non sarà lui a metterci un punto, lo farò io. Non voglio che il bambino veda due persone arrabbiate, che non fanno altro che litigare e urlarmi in faccia. Voglio che il bambino cresca sapendo di avere un enorme famiglia piena di amore ed armonia, come è stato per me. Sono cresciuta circondata da persone amorevoli e protettrici. Sono stata la bambina più felice al mondo, e mio figlio merita lo stesso.

"Davvero?"

Borbotta con tono acido. Annuisco prontamente e mi schiarisco la voce. Steve è piuttosto sorpreso e confuso, forse non si aspettava che facessi il primo passo, ma eccomi qui.

"Non ti chiedo di dimenticare quello che ho fatto, avrei dovuto prendere un respiro profondo e capire che stavo sbagliando, ma non l'ho fatto. Sono un totale casino, ma tu mi ami. Ed io ti amo, e questo ha generato il bambino. Mi sono spaventata e sono scappata via, come faccio sempre.."

"Esatto. Tu lo fai ogni singola volta, io ti perdono, ti do la mia fiducia e tu mi pugnali alle spalle. Lo fai ogni singola volta, perciò perché dovrei fidarmi ancora di te? E se questa volta porti via il bambino?"

"Non succederà"

"Perché?"

Steve si alza dalla sedia ed io faccio lo stesso, mentre la nostra famiglia sta in silenzio. Vorrei non dover discutere du questo davanti a tutti, ma non c'è altro modo, Steve si chiude in se ed io non riesco a parlargli, mentre adesso è diverso.

"Perché sto andando in terapia, perché sto facendo dei progressi anche se sono piccoli. Parlo di quello che provo, e cerco di essere sincera al cento per cento. Mi odio almeno quanto tu odi te stesso, ma ci sto provando"

Steve annuisce e sospira, torna a sedersi e riprende la forchetta in mano per terminare di mangiare. Credo di averlo convinto almeno un pò, ci vorrà molto tempo per recuperare, ma sono sicura che alla fine saremo capaci di stare insieme in una stanza senza odiarci. Il resto della cena torna ad essere silenziosa e tesa, Bruce mi richiama mostrandomi l'ecografo, così mi siedo sul divano e la famiglia si avvicina per vedere il bambino.

"Pronti?"

Domanda l'uomo più entusiasta di tutti noi. Steve è al quanto nervoso invece, fissa il monitor del televisore con uno sguardo quasi spaventato. Istintivamente gli prendo la mano, ma lui la toglie prontamente.

"Ok, eccoci.. il bambino è quel..."

"Va tutto bene?"

Steve si agita non appena vede Bruce accigliato. Muove l'ecografo su e giù, pulisce la lente e lo riposiziona. Per un attimo sento un forte bruciore allo stomaco, se succedesse qualcosa al piccolo Steve mi odierà ancora di più e non posso permettermelo.

"È solo che... il feto è strano. Non è di due settimane, forse sette o otto"

"Come?"

Steve si gira subito a guardarmi con uno sguardo così truce da farmi paura. Come se la crescita del bambino dipendesse da me.

"Otto settimane è più di quanto Avri è tornata a casa"

Interviene Tony peggiorando solo le cose. Questi significa che il bambino non è di Steve? Non ci credo nemmeno un pò dal momento in cui le mie nausee sono iniziate solo tre settimane fa, e Byron ed io facevamo sesso ben più che protetto dato che si infilava due preservativi.

"Non è mio il bambino quindi... ma che sorpresa!"

"No, Steve è tuo il bambino. Ne sono sicura al cento per cento!"

Cerco di difendermi come posso, anche se tutte le prove sono a mio sfavore. L'unica cosa possibile è fare un test del dna, per confermare che il bambino è di Steve. Ma non saprei proprio come spiegare la velocità con il quale la gravidanza è procede. Forse non è nemmeno veloce, semplicemente il marchingegno di Bruce è rotto.

"Oh davvero? E come puoi esserlo? Ti sei scopata quel tizio chissà quante volte prima di venire qui!"

"Ok ora basta, ho sopportato troppo allungo la tua mancanza di rispetto nei suoi confronti. Parla a mia figlia di nuovo così e ti faccio saltare la dentiera nonnetto!"

Esclama mio padre avvicinandosi minaccioso a Steve. Vorrei scappare di nuovo, ma invece faccio un respiro profondo e prendo  la situazione in mano.

"Possiamo fare un test del Dna, così ti dimostrerò che è il tuo bambino"

"E come le spieghi e le otto settimane?"

Bruce alza la mano come se fossimo in classe, tutti puntiamo lo sguardo su di lui ed aspettiamo che dica qualcosa.

"I vostri Dna potrebbero aver creato un super bambino, ed il tuo corpo sta velocizzando la gravidanza, come se volesse rigenerarsi. Ma possiamo fare comunque il test del dna, alla decima settimana"

Steve mi guarda per un istante, sembra dispiaciuto ma non dice nulla. Se ne va furioso, ed io rimango lì come una stupida, con l'etichetta della troia sulla testa. Almeno questa volta non sono stata io a scappare via come una codarda.

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