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STEVE

È l'ennesimo vestito che Alicia scarta, ne avrò provati sei o sette ma lei ancora non è soddisfatta. Tutte queste cose sono così stressanti, scegliere la torta perfetta, il posto perfetto e la musica perfetta. Tutto questo rende il matrimonio solo una festa costosa, non un unione di due anime che provano un amore incondizionato l'uno per l'altra. La situazione mi sta sfuggendo di mano, vorrei prenderla per le spalle ed urlarle in faccia di smetterla di parlare. Il sarto sembra provare la stessa cosa, mi aggiusta la cravatta ancora per poi spostarsi e mostrare l'abito ad Alicia.

"È che è tutto così... noioso"

Mi guarda con una faccia schifata, mi squadra da capo a piedi con quella stupida espressione che mi innervosisce. Avri avrebbe lasciato scegliere a me il vestito, sarebbe stata una sorpresa per lei, come per me il suo abito. Sam e Bucky fissano il pavimento annoiati, aspettano con pazienza che questa cosa finisca. Non ho più voglia di provare abiti, o di andare avanti.

"Sai che c'è Alicia, basta"

Mi slego la cravatta con rabbia per poi tornare nel mio camerino. Sento i suoi passi dietro di me, sposta la tenda così da coprirci e mi guarda stizzita. Sono così nervoso che potrei spaccare tutto, voglio prendermi del tempo per pensare a me stesso, per capire che cosa voglio davvero.

"Possiamo fare una pausa, cercare in un altro negozio se ti va o..."

"Non sono più sicuro, ho bisogno di una pausa dai preparativi"

Il suo sguardo passa da stizzito a confuso ed arrabbiato, vorrei non dover fare questa discussione ne ferirla ma so che è inevitabile. Non voglio rimpiangere il matrimonio, e non voglio rimpiangere Avri. Sono confuso ed ho bisogno di questa maledetta pausa dai preparativi.

"Come scusa?"

"Io non sono più sicuro di volerti sposare, e forse sto sbagliando ma ho davvero bisogno di pensare"

Alicia non dice una parola, apre la tendina con rabbia e si avvia verso l'uscita del negozio. Sam e Bucky mi guardano dai divanetti con un espressione dispiaciuta. Non ho bisogno di questo adesso, richiudo la tendina per poi rivestirmi ed uscire da quel negozio. Per mia fortuna, o sfortuna, mi ritrovo appiccicato ad Avri nei sedili posteriori durante il tragitto verso casa. Averla così vicina e sentire il profumo dei suoi capelli mi da una scossa in tutto il corpo che risveglia sempre di più i miei sentimenti per lei. Ripenso ad Alicia però e mi sento subito in colpa. Devo cercare di risolvere il casino nella mia testa ed il modo migliore è stare da solo con i miei pensieri. Cerco Tony per prima cosa, tornare nell'appartamento con la mia non quasi futura moglie non è l'idea migliore al momento, ho bisogno di un posto isolato dove poter stare completamente solo. Lo trovo nel suo laboratorio con Bruce, quei due sono così noiosi insieme.

"Hey posso parlarti in privato?"

"Io sono troppo concentrato con i fatti miei per stare ad ascoltarvi"

Borbotta Bruce dal lato opposto del laboratorio, Tony mi fa un cenno per parlare, così mi siedo su uno sgabello davanti a lui. Sta lavorando al computer ma non ho idea di che cosa stia facendo, sicuramente starà lavorando ad uno dei suoi tanti sistemi innovativi.

"Ho bisogno di chiederti un favore"

"Cioè? Spero non sia qualcosa inerente ad una delle mie figlie o ad Iron Man"

"Le chiavi della casa sul lago, in realtà"

Lui alza lo sguardo dal monitor per piantarlo nei miei occhi. Per lo meno ho attirato la sua attenzione. Quello è il luogo perfetto per pensare, è tranquillo ed isolato. Nessuno verrà a cercarmi lì, e non avrò distrazioni come il telefono, o Avri.

"Ci devi portare Alicia? Perché non voglio che ci fai le schifezze nel mio letto, e quella casa ha solo un letto. Il mio"

Alzo gli occhi al cielo, il suo primo pensiero è quello perché ci porta Pepper per fare le schifezze. In questa casa non sempre si ha la privacy che si vuole, Yelena e Bucky sono gli unici a non volere la privacy, basta sentirli il sabato sera dopo due bicchierini di Vodka.

"No, voglio andarci da solo. Ho bisogno di stare solo"

"Oh no, guai in paradiso?"

Bruce ridacchia guardandomi, gli basta un occhiataccia per tornare a guardare nel microscopio. È tanto strano voler stare soli per pensare? Scappare dai propri problemi non è mai la soluzione, ma ora come ora non ho altra scelta. Ho bisogno di staccare la spina, di prendere una boccata d'aria per poi tornare e mettere a posto le cose con Alicia.

"È solo che..."

Mi strofino gli occhi con i palmi delle mani, finché non sento i bulbi farmi male. Vorrei tanto tornare indietro nel tempo e dirle tutto quello che sentivo. Sono stato un completo idiota ed ora ne pago il prezzo, me lo merito.

"Dimmi se sbaglio. Mia figlia ti ha fatto scattare qualcosa, è bastato sentire il suo profumo, vedere il suo sorriso. Ora sei incasinato, da una parte c'è mia figlia, dall'altra Alicia e tu stai impazzendo. Non vuoi far soffrire la tua fidanzata, ma non vuoi prendere la decisione sbagliata e rimpiangere il tuo matrimonio per il resto della vita"

"Quindi me le dai le chiavi oppure no?"

Mi alzo dallo sgabello infastidito per le sue parole. È tutto maledettamente vero, spiegato in maniera perfetta. Tony mi indica un armadietto alle mie spalle, ci sono le chiavi di tutte le sue auto e della casa. Prendo un dei mazzi della casa sul lago, dopodiché prendo la mia moto e fuggo senza dire nulla a nessuno, e senza prendere dei vestiti. Non mi va di dare spiegazioni ad Alicia.

Spazio Autrice
È un pò presto, ma questa volta non ho fatto alcuna fatica a scrivere. Di solito rileggo una marea di volte, lo modifico ed aggiungo o tolgo alcune parti. Spero che vi piaccia in ogni caso. xx Eni.

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