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STEVE

Lo studio è immerso nel silenzio, stiamo tutti aspettando che Tony si presenti. Avremo poco tempo prima che Avri capirà che non si tratta di una missione. Fury ci ha convocati tutti nello studio per parlarci di qualcosa di importante. C'entra il bambino, questo è sicuro, e l'ansia si fa sempre più fitta. Voglio sapere che cosa minaccia la mia felicità.

"Eccomi, scusate il ritardo. Io e Pepper stavamo facendo una giochino privato, se mi spiego bene"

Ammicca verso me, e Bruce, ottenendo però una smorfia disgustata. Mi chiedo come possa fare certe cose al Baby shower di sua figlia. C'è il rischio che Avri ed il bambino siano in pericolo e lui sembra non averlo capito.

"Allora? Avri ed il bambino sono in pericolo?"

Domando attirando l'attenzione di tutti, forse nessuno aveva capito che cosa c'è dietro alla riunione. Il loro sguardo passa da annoiato a preoccupato in un istante. Fury sospira ed inserisce una chiavetta usb in un portatile collegato alla lavagna multimediale. Proietta dei documenti, foto di agenti speciali, e di un organizzazione.

"Si fanno chiamare Purificatori, o crociata di Stryker. Sono fondamentalisti cristiani, terroristi guidati dalla fede. Credono che i mutanti siano creati dal diavolo, contro natura. Danno la caccia a chiunque abbia qualcosa di strano, e sterminano popolazioni intere"

"Mio figlio non è un mutante"

"Ah no? E allora come chiami un bambino creato da due esseri con poteri sovrumani? È un mutante che a te piaccia o no, e questa gente lo sta cercando"

Cerco di mantenere la calma, ma ogni cosa che dice Fury mi fa incazzare sempre di più. Vorrei che tutto questo fosse un incubo, vorrei svegliarmi a letto con Avri, con il suo corpo sopra il mio. Vorrei poter avere una vita con lei senza dover lottare ogni giorno per qualcosa.

"Il capo è il Reverendo William Stryker. È venuto a trovarmi, mi ha chiesto dove potesse trovare questo bambino, ed io gli ho detto di non sapere nulla a riguardo. Non sembra voler inimicarsi lo Shield, ma non sembra nemmeno avere tutte le rotelle apposto"

"Ci stai dicendo di consegnare il bambino? O Avri?"

Interviene Tony con un tono sorpreso ed incazzato. L'uomo non gli sa dare una risposta, sta in silenzio per qualche istante, dopodiché sospira e scuote la testa. Sento un piccolo peso togliersi dallo stomaco, non possiamo combattere lo Shield un altra volta.

"No, certo che no. Sono psicopatici, che giustificano i loro omicidi di massa con la fede. Voglio avvisarvi, preparatevi ad una guerra"

"Deduco che nessuno ci aiuterà"

Tony ha un tono afflitto, siamo abituati a questo però. Lo shield non ci aiuta più da qualche tempo, i nostri problemi privati sono privati. Non si muove se l'universo o il pianeta non sono a rischio.

"Bene. Allora non c'è alcun motivo per stare qui.. non vorrai che qualcuno ti veda"

Gli apro la porta personalmente. Fury si scambia uno sguardo con Tony prima di alzarsi e varcare la porta, Maria lo segue a ruota, salgono sul loro elicottero e tornano da dove sono venuti. Ho il terrore di tornare alla festa e guardare Avri negli occhi, mentirle dicendole che va tutto bene. Potrebbe non vedere mai il nostro bambino, potrebbe non stringerlo a se, allattarlo, essere la madre che merita di essere. Ho paura vederla stare male ancora, impazzire ancora ed essere rinchiusa nella cella ancora. Non potrei sopportare il suo dolore, le sue lacrime o i suoi singhiozzi. Mi resta solo che farmi un giro, per liberare la mente e sperare di riuscire a nascondere la paura e la rabbia.

AVRI

Steve entra in camera mia con un sorriso cordiale. Questa mattina, i miei padri e gli uomini di famiglia, hanno montato la culla con molta difficoltà. È servita Pepper per far quadrare bene ogni pezzo. L'abbiamo messa nella mia stanza, ho fatto spazio nel mio armadio per tutte le tutine, le calzini, le scarpe e tutta la roba della bambina. La ripiego con cura e la appoggio sul materasso, in attesa di metterla via. Steve ne prende una, accarezza il tessuto e lo porta al naso per odorarlo. Immagino che faccia un odore di fabbrica, ma lui non batte ciglio.

"Perché non torniamo al lago.. fino al parto"

Mi lascia un pò sorpresa la sua proposta, perché ha tutta questa voglia del Lago? Stiamo andando bene in questi giorni, non litighiamo quasi mai, discutiamo come persone civili e sembra filare tutto liscio. Seno che c'è qualcosa che non va, ieri Fury ha portato molta negatività, me ne sono accorta non appena la riunione è finita. Avevano tutti una faccia da funerale, ed una tensione che ci ha un pò spaventate.

"Cosa c'è che non va con questa casa?"

"Niente, è solo che al Lago siamo così rilassati. Passiamo il resto dell'estate lì, manca solo un mese alla fine. Poi avrai lo stage e sarai troppo occupata per rilassarti"

Gli accarezzo una guancia, addolcita dalla sua voglia di passare più tempo con me. Ma non voglio lasciare tutto e partorire in quella casa polverosa e piena di scarafaggi.

"Sta andando tutto bene qui, Steve. Noi stiamo andando bene. E poi c'è il corso pre parto che inizierà tra qualche giorno. Ho già organizzato tutto, dovrai solo venire con me"

So che avrei dovuto discuterne con lui, ma immaginavo che Steve fosse d'accordo. Ed infatti non si arrabbia, anche se vedo molta preoccupazione nel suo sguardo. Steve sospira ed annuisce, so che c'è qualcos'altro che non va, ma non voglio soffocarlo di domande. Me ne parlerà quando si sentirà a suo agio. Lo invito ad aiutarmi a riporre i vestiti, e lui lo fa in modo un pò impacciato.

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