Questa mattina mi sono svegliata davvero presto, in realtà non sono riuscita a dormire molto a causa dei calci di Yelena ed al piccolissimo spazio che lei e Buck mi hanno lasciato nel mio letto, avevo bisogno di correre e di liberare la mente da tutte le cose che la occupano. Steve è al centro, è sempre stato lì ma non ci pensavo da un pò. Si sposa e questo significa che l'ho davvero perso. Avrei potuto scegliere lui, fare i corsi online e sposarlo. Immagino la nostra cerimonia, sulla spiaggia a piedi nudi. Scaccio questi pensieri prima di piangere ancora, ormai è andata non posso più cambiare le cose. Quando torno a casa trovo la mia famiglia in cucina, credo di aver fatto quindici chilometri, forse un pò di più contando anche il ritorno."Buongiorno"
Mi saluta Nat, le sorrido dolcemente per poi aprire il frigo e prendere il cartone del succo d'arancia. Tutti hanno lo sguardo compassionevole, avranno sicuramente parlato di me e Steve e di come sono rimasta delusa dalla grande notizia del loro matrimonio, mi passerà la tristezza ed il rimpianto per averlo lasciato andare senza lottare per lui. Troverò l'uomo della mia vita e lui rimarrà un bel ricordo.
"Tu ed io stasera andiamo a ballare!"
Esclama Yelena per poi farmi l'occhiolino. Annuisco mentre bevo il succo d'arancia direttamente dal cartone, non è una cosa che piace alla mamma, infatti me lo strappa via e mi lancia uno sguardo fulmineo. Mi siedo su uno degli sgabelli del bancone e mangio ciò che è rimasto della colazione.
"Non ho voglia di venirvi a riprendere alle tre del mattino, e sorbirmi i vostri discorsi idioti"
Borbotta Bucky mentre divora una prugna. Yelena si limita a colpirlo sul braccio e a lanciargli un occhiataccia. Questi due sono come cane e gatto ma hanno la stessa attività sessuale dei conigli. Il loro amore è qualcosa di diverso, morirebbero l'uno per l'altra e dimostrano il proprio affetto con i morsi o facendo la lotta molto aggressiva, alle volte mi spaventano.
"Nessuno ti ha chiesto un passaggio, Soldato, possiamo chiederlo a chiunque corteggi Avri"
"Scusami?"
Interviene Tony stranito. Faccio segno a Yelena di stare zitta ma approvo il suo piano, faremo finta di andare a fare un giro ed alla fine torneremo molto tardi, del resto non ho più diciassette anni. Il bello di essere adulti è che non devi chiedere il permesso a nessuno.
"Sto scherzando signor Stark, chiameremo Uber"
Papà non sembra contento nemmeno della seconda opzione, ma per fortuna non può dirmi di no. Continuiamo a prendere in giro gli uomini di casa, le reazioni più divertenti sono quelle di Bucky per lo più gelosia nei confronti di Yelena. L'atmosfera cambia quando Steve e Alicia scendono in cucina per fare colazione. Afferro il cellulare per evitare di guardarli, mi sento in colpa ad odiare quella donna così tanto.
"Non ne sono sicura, ma sicuramente non in chiesa!"
Non ascolto i loro stupidi progetti per il matrimonio, chiudo fuori anche i pensieri della rossa così da non vomitare. La suoneria del mio cellulare mi interrompe, è Byron. Tutti puntano lo sguardo su di me, metto giù la chiamata ma lui mi richiama.
"Non rispondi?"
Interviene Steve all'ennesima chiamata da parte di Byron. Lo ignoro totalmente e questa volta rispondo al ragazzo, non voglio essere maleducata ma non sono minimamente interessata alle sue offerte peccaminose.
"Ce ne hai messo di tempo Stark. Ma dove sei finita? Sono a New York e pensavo di.."
"Sono molto impegnata in questo momento, posso richiamarti?"
È molto imbarazzante parlare con lui davanti a tutti, sopratutto davanti a Steve. Ha uno sguardo così intenso e curioso, probabilmente si starà chiedendo chi sto evitando e perché. Non lo saprà mai, probabilmente.
"Andiamo gattina.. beviamoci qualcosa insieme, facciamo un giro per la città, potrei portarti nel mio Hotel e farti quella cosa che..."
"Byron sono davvero impegnata in questo momento, ti richiamo"
Butto giù senza lasciarlo ribattere, Bucky ha un espressione assurda, è un misto tra schifato ed indispettito. Lui conosce già Byron, ha visto il suo corpo che stringeva il mio. E ci ha sentiti parlare, vorrei poter dimenticare.
"Chi è Byron?"
"E perché ti ha chiamata gattina?"
Yelena ha un tono incuriosito mentre Steve è acido e arrabbiato. La mia migliore amica mi fa un occhiolino che mi fa sorridere, alzo gli occhi al cielo e cerco una scusa bella e buona, sopratutto per i miei quattro genitori presenti.
"Frequenta alcuni miei corsi, è in città e mi ha invitata a bere qualcosa con lui"
"Abbiamo sentito la chiamata"
Mi fa notare Steve. Ha la mascella tesa e le sopracciglia aggrottate, ha il tipo sguardo di chi è geloso e per un attimo mi sento bene. Finalmente prova una parte di ciò che sto provando io con la sua amichetta.
"È una cosa seria?"
Interviene Papà. Scuoto la testa ma non fornisco altri dettagli, è la mia vita privata e rimarrà in Massachusetts per il resto della mia vita. Non dovrebbero essere sorpresi nel scoprire che ho una vita sessuale al di fuori di Steve. Ci siamo lasciati, sono mandata avanti per la mia strada.
"È il ragazzo dell'altra volta... quello che ti stava addosso?"
"Bucky non mi stava addosso, stavamo solo dormendo"
"Quindi ci sei andata a letto"
Conclude Steve con un tono divertito. Annuisco senza rendermene conto, questo però mette a disagio Bruce e Tony che borbottano qualcosa sotto voce.
"Non sono affari che ti riguardano, Steve, non più"
"Voglio solo proteggerti"
"Certo... peccato che non è tuo compito, ne di nessun altro. Io mi so proteggere bene da sola. Ed ora se vuoi scusarmi, Byron è in città"
Afferro una mela dal cesto della frutta, insieme al mio cellulare e scappo al piano di sopra. Non andrò da Byron, ma lo farò credere a Steve così che si senta come mi sento io. Voglio farlo soffrire proprio come lui ha fatto con me.
STAI LEGGENDO
Not the same
FanfictionSono passati quattro anni dall'inizio del College e due dalla rottura tra Steve ed Avri. Le cose per loro non funzionavano più, Steve aveva delle aspettative troppo alte, mentre Avri era davvero troppo impegnata con lo studio. Tornata a casa, però...