How Could It Happen? (A Jungkook FANFIC)

29 CAPITOLO - Twenty-nineth Chapter - SPY

{YOUR P.O.V}
La sveglia suonò e mi ricordai che Jungkook mi aveva chiesto di fargli la colazione, infatti l'avevo puntata un po' prima. Tanto, per una volta, potevo anche fargliela. Questa volta sperimentai qualcosa di diverso e, a vedersi, sembrava buono. Fiera . Jungkook arrivò e guardò il tavolo, annuendo in segno di approvazione. Io feci per andarmene ma lui mi abbracciò da dietro, appoggiando la sua testa sulla mia schiena.
-Grazie.- disse e mi lasciò andare. Poco dopo mi ricordai che era sabato e che non dovevo andare a scuola. Che ridere. Infatti erano già le 10:30. Non me n'ero proprio accorta. Jungkook, comunque, dopo aver finito la colazione, si andò a vestire. Magari doveva uscire con gli altri. Quindi io andai a sparecchiare.
-Esco, ciao!- mi salutò ed uscì. Teneva con sé una borsa. Io ero davvero curiosa. Volevo sapere dove stesse andando. Quindi mi cambiai in fretta ed uscii anch'io, seguendolo di nascosto. Prese il solito bus e si sedette al solito posto. Io mi coprii il viso con una sciarpa, misi degli occhiali da sole, sebbene non ce ne fosse, e un cappellino a visiera. Scese dal bus e camminò per un po', fino ad arrivare davanti a un grosso edificio dove c'era scritto "Big Hit Entertainment". Big Hit? L'avevo già sentito questo nome. Non era mica la casa discografica dei 2AM e delle GLAM? Bingo!! Lo sapevo che lui e gli altri erano dei trainee! La porta principale era aperta. Lui entrò e io pure, senza farmi vedere. Mi misi a strisciare sul pavimento, tanto per non farmi vedere dalla segretaria hehe. Stavo impersonando la mia più grande paura: i serpenti. Comunque, procedetti. Arrivò ad una practice room. Lasciò la porta socchiusa ed io mi sistemai in modo da riuscirlo a vedere ma non farmi vedere. Appoggiai per terra la sciarpa, gli occhiali e il cappellino e iniziai a guardarlo. Lui attaccò il suo cellulare alle casse e, dopo aver messo della musica, iniziò a ballare. Sì! Finalmente potevo vederlo ballare! Cavolo, però. Come faceva ad essere così bravo? Ci metteva un sacco di passione. Sembrava lo stesse facendo per qualcuno. Ed era così.. cool. Aish, che fastidio. Perché non potevo essere brava anch'io?
-Ya, Minjang!- mentre lo guardavo meravigliata, qualcuno mi mise una mano sulla spalla ed io mi spaventai. Mi voltai e vidi Hoseok e Namjoon. Feci loro segno di stare zitti. Hoseok sbirciò dentro.
-Ooh~ Stai guardando Jungkookie?- rise e poi guardò me.
-Sono capitata qua per caso! Shh, non ditegli che sono qui, per favore!- li pregai. Loro annuirono.
-Okkei! Allora, visto che è già occupato, andiamo in un'altra stanza!- sorrise innocente Namjoon. Li ringraziai.
-Comunque, come hai fatto ad entrare e venire fino a qua? Ti hanno fatta passare?- Hoseok mi domandò curioso. Aish. Cosa gli rispondevo?
-Ah.. questo, ehm...- non sapevo cosa dire. Fortunatamente, Taehyung li chiamò da lontano e loro lo raggiunsero. Io tornai a guardare in segreto Jungkook. Aah, sembrava così figo! Ed era anche bravo! Si fermò un attimo per bere un po' d'acqua dalla bottiglietta ed asciugarsi il sudore. Improvvisamente, guardò la porta attraverso lo specchio e penso che mi notò. Che imbarazzo. Spalancai gli occhi e mi voltai per andarmene, ma lui mi raggiunse e mi prese per il colletto della felpa.
-Minjang? Che cosa stai facendo?- io feci dei versi perché mi stava strozzando, quindi mi lasciò e mi voltai verso di lui. Abbassai la testa ma non dissi nulla. Ero troppo imbarazzata per parlare. Mi prese per un braccio e mi portò dentro, chiudendo la porta a chiave e nascondendo la chiave nella sua borsa. Io stavo lì, al centro della stanza, a guardare per terra imbarazzata. Quindi si alzò e si avvicinò a me. Iniziò a camminarmi davanti, fino a farmi arrivare appoggiata allo specchio. Che stava facendo?!
-Heei, mi stavi spiando?- mi chiese. Mi guardava dritto negli occhi ma io guardavo per terra. I nostri corpi erano così vicini.
-Guardami negli occhi.- mi disse, provocante. Io alzai gli occhi e lo guardai. CAZZO. Da quando era così bello?!
-Non mi devi spiare... Ti faccio vedere quello che vuoi, basta che me lo chiedi..- mise una mano vicino alla mia testa, per tenermi chiusa a lui e una sulla cintura dei pantaloni. Si tolse la cintura. Che cavolo stava facendo?! Ero troppo imbarazzata e spaventata.
-Ti faccio vedere proprio tutto.. Chiedi..- stava per tirarsi giù i pantaloni. Oddio, ma era pazzo?!
-Ya! Non... Non ti stavo spiando! E non voglio proprio vedere nulla, neanche te!- gli gridai, guardando da un'altra parte. Lui rise. Il suo sguardo sulla mia faccia era così pervertito. Si tirò giù un po' i pantaloni, ma io non volevo guardare, quindi alzai lo sguardo. Non potevo farlo.
-Che stai facendo?!- chiesi, in preda al panico. E lui rise.
-Stavo solo scherzando.- si ritirò su i pantaloni e rimise la cintura, mentre rideva. Poi mi lasciò andare.
-Scusa.- gli dissi. Forse voleva sentire questo per farmi andare? Lui rise e andò a prendere la chiave. Se la mise in tasca e mi guardò. Ma perché quel giorno era così bello?
-Seriamente, perché mi stavi spiando?- mi chiese, avvicinandosi.
-Ti sbagli, non ti stavo stavo affatto spiando. Stavo solo passando per il corridoio e ho sentito la musica da qua. Tutto qui.- mentii. Si avvicinò ancora.
-Allora perché mi stavi seguendo?- aggiunse. Era provocante.
-No, non ti stavo seguendo..- non sapevo che dire.
-Allora cosa?- fece. Mi riattaccò agli specchi.
-Allora niente! Fammi andare!- gridai, senza guardarlo. Sentimmo Jimin e Yoongi cercare di aprire la porta.
-Ya, Jungkook! Apri la porta! Che state facendo?!- mossero con violenza la maniglia. Jungkook guardò in dietro ma li ignorò, ri voltandosi verso me.
-Allora rispondimi a quest'altra domanda.- che domanda avrà avuto?
-Perché hai continuato a baciarmi? Sai cosa intendo.- Questa domanda. Ancora questa. Era inutile chiedermelo, non lo sapevo neanche io. Perché lo voleva tanto sapere?
-Rispondi.- mi guardò negli occhi. Jimin e Yoongi, intanto, avevano trovato una chiave e stavano aprendo.
-Muoviti.- fece. Che cosa dovevo dire?!
-Allora tu perché mi hai baciata?- le parole mi uscirono di bocca. Già, perché l'aveva fatto? Comunque, mi lasciò andare e gli altri aprirono la porta. Io scappai fuori di corsa.