46 CAPITOLO - Fourty-sixth Chapter - LET'S MOVE ON

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{YOUR P.O.V}
Stavo davvero per tornare nella casa in cui avevo vissuto per 10 anni, dopo quasi 8 mesi? Mi era davvero mancata. Mi mancava l'essere svegliata il mattino da mia mamma, salutare mia sorella e dare un bacio a papà, prendere il pullman ed essere infastidita da Jungkook. Wow, quanto odiavo Jungkook, la persona che adesso amo più di ogni altra cosa. La vita, a volte, non va secondo i nostri piani; può migliorarli o peggiorarli.. Nel mio caso li ha resi migliori. Perfetti, quasi.
-Andiamo.- dissi, sorridendo a Jungkook. Misi la mano sulla maniglia e l'aprii. Mi sembrava fossero passati anni, e invece.. La aprii piano piano. La prima cosa che vidi, fu la porta della stanza dei miei genitori, che subito riconobbi. Pensai che se avessi bussato a quella porta, mamma sarebbe venuta ad aprirmi e a chiedermi come mai ero lì, di notte e io le avrei risposto che avevo fatto un incubo. Ma no. Ero cresciuta, niente più mamma, niente più dormire in un altro letto. Io e Jungkook facemmo un passo in avanti, facendoci spazio fra gli scatoloni.
-Qui, a destra, oltre questo corto muro c'è il salotto, e nella parete di fronte c'è la cucina.- dissi a Jungkook. Ci dirigemmo nella sala. Era così vuota. La tv c'era ancora, così come il divano, il tavolino, il tappeto, ma i mobili erano vuoti dai numerosi libri e soprammobili. Mostrai la cucina a Jungkook. Le mensole con i libri di cucina -che tanto odiava- di mia madre non c'erano più, ma il tavolo con le quattro sedie, sì. Tornammo in corridoio e andammo dritti fino in fondo a destra. Il piccolo bagno. Di fronte, la camera dei miei genitori e a sinistra, il grande bagno. Tornando in dietro, a sinistra c'era prima la camera di mia sorella e poi la mia. Quanto mi era mancata. Appena vidi il letto, mi ci lanciai sopra.
-Aaah~!- sospirai, guardando i poster che erano rimasti attaccati.
-Anche voi poster mi siete mancati!- parlai con i poster.
-Siete sempre gli stessi!- risi. Jungkook rimase meravigliato e divertito.
-Preferisci dormire nella mia stanza, con tutti questi poster, o in quella di mia sorella, che è un pochino più piccola? Io sceglierò l'altra.- chiesi, a Jungkook.
-Io, in realtà, voglio quella dei tuo genitori e voglio che anche tu scelga quella.- mi guardò dritto negli occhi.
-Oh? Ah, perché è più grande? Va bene, però avremo bisogno di aiuto per spostare i letti!
-No, hai capito male. Noi due dormiremo nello stesso letto.- mi lanciò uno sguardo che era un misto fra pervertito e serio. Rimasi un po' shockata, non riuscii a rispondere, solo mormorai qualcosa che anch'io trovai incomprensibile.
-Ragazzi!- ci chiamarono e andammo. Jungkook fece uno di quei suoi sorrisi inquietanti e si diresse dai suoi, quindi lo seguii. Sua madre e suo padre ci aiutarono ad arredare la casa. Avevamo finito piuttosto in fretta. In realtà, era stata più la fatica di portare fino a qua gli scatoloni che di toglierne il contenuto.
-Grazie mille per l'aiuto!- ringraziai i genitori di Jungkook con un inchino.
-Non è niente, tesoro!- sua madre mi carezzo la guancia.
-Bene, ragazzi.. Allora noi andiamo!- Ci sorrise suo padre.
-Non fate nulla di strano...- Ci raccomandò la mamma.
-Mamma...- Io risi, mentre Jungkook sembrò un po' imbarazzato.
-Figlio mio, sei già cresciuto tanto.. Già che te ne vai di casa? Sei ancora così piccolo! Mi mancherai tanto..- ora accarezzò suo figlio. Jungkook le mise la mano sulla sua, che ancora lo accarezzava. Le sorrise.
-Mamma, anche tu mi mancherai. Ma non ti preoccupare, ti chiamerò tutti i giorni!- si sorrisero. Che teneri. Ci salutammo per l'ultima volta ed uscirono. La porta si chiuse davanti ai nostri occhi. Io e Jungkook eravamo impalati davanti alla porta, dritti come sentinelle, sorrisi da ebeti.
-Ehm.. *cought cought* Quindi...- mi schiarii la voce. Ah, situazione imbarazzante. Vivevo finalmente ufficialmente con il mio più grande amore. E questo amore si voltò verso di me. Anch'io lo guardai. Lui si avvicinò lentamente. Mi mise una mano sulla guancia sinistra e mi guardò negli occhi. Mi stavo sciogliendo dalla sua bellezza. Oh mio dio. Penso che in quel momento stessi sbavando e mi stessi sciogliendo. Lui mi sorrise a labbra chiuse, poi coi denti in vista. Quanto tenero! Mi diede un bacio sulla fronte ed io mi emozionai un po'.
-È l'ora della cena.- mi sorrise.
-Cosa mangiamo?- chiesi.
-Io non lo so. Sei tu la cuoca che prepara il cibo, qui.- eh? Dovevo cucinare io?
-Sei la mia donna, adesso, e devi cucinare per il tuo uomo.- rise.
-Ti ricordo che abbiamo solo 16 anni..- (17 e 18 nell'età coreana).
-E quindi? Sei la mia ragazza o no? Ci sono bambine che cucinano già a 10 anni..- alzò gli occhi al cielo, come se fosse infastidito.
-Se non vuoi, allora me ne vado e ti lascio.- aveva l'espressione menefreghista, ma ovviamente stava scherzando. Io feci gli occhioni dolci, come se fossi una bambina dispiaciuta.
-No.. Non mi lasciare..!- abbassai gli angoli della bocca e feci finta di essere sull'orlo di piangere. Jungkook assunse un'aria divertita ma perdonativa.
-Non ti lascerò mai.- mi abbracciò. Sorrisi e allora mi diressi in cucina.
-Beh ma non c'è nulla in frigorifero..- risi.
-Oh, giusto. Per oggi ordiniamo qualcosa, domani, dopo scuola, andiamo a fare la spesa, ok?- mi sorrise.
-Va bene!- annuii. Ordinammo del ramen e ce lo gustammo. Ora sì che mi sentivo a mio agio. Non avevo paura di telecamere nascoste o dell'arrivo improvviso di qualcuno. Potevamo finalmente essere noi stessi. Era ormai sera tardi ed era ora di dormire. Avevo molto sonno, quindi mi misi nel letto per prima. Jungkook si infilò sotto alle coperte e si avvicinò molto a me. Mi abbracciò e io mi appallottolai nel suo abbaccio. Mi diede un bacio sulla testa e sussurrò:
-Buona notte, amore mio.-

How Could It Happen? (A Jungkook FANFIC)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora