13° CAPITOLO - Thirteenth Chapter - THE THING YOU DID

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{YOUR P.O.V}

La cena era davvero buona. Dopo aver finito, i genitori dei miei amici iniziarono a parlare e gli altri mi proposero di uscire con loro. Andammo in giro per l'hotel congelando e poi uscimmo sui balconi, congelando ancora di più. Io soprattutto. Mi stavo già pentendo di aver seguito i consigli della madre di Jungkook, ma va beh. Ci fermammo in un punto ed iniziammo a parlare e divertirci. Erano tutti molto simpatici, tranne quel deficiente di Jungkook che non aveva ancora aperto bocca e continuava a ridere come un ebete. Improvvisamente arrivarono due madri, penso quella di Seokjin oppa e Namjoon oppa (sì, mi avevano chiesto di chiamarli così poco prima), ad avvisarci che alle 22:50 sarebbero iniziati i fuochi d'artificio. Io AMAVO i fuochi d'artificio. Li avevo sempre amati. Li trovavo bellissimi, con tutti quei colori e forme e le esplosioni mi piacevano tanto, soprattutto il potentissimo rumore che facevano, perché mi sentivo una strana sensazione nel cuore, come se anche quello percepisse le vibrazioni. Li consideravo come delle cose che portavo nel cuore. Le cose che mi facevano emozionare erano quelle che riuscivo a sentire con il cuore. Infatti, se fai mi fossi innamorata, ero sicura che avrei sentito quella sensazione nel cuore e anche le così dette "farfalle nello stomaco", che io provavo solo prima di un esame importante per la paura, in realtà. 

-Entriamo a prendere il dolce, in tanto!- propose Taehyung e gli altri concordarono.

-A me non va! Andate pure, io voglio stare un po' qui fuori~! Ci vediamo dopo per i fuochi d'artificio!- Sorridendo agli altri, rifiutai con gentilezza l'offerta. Non avevo voglia del dolce, STRANAMENTE.

-Sicura? Starai qua fuori da sola? è buio...- Si preoccupò Yoongi oppa.

-Sto qui anch'io. Non ho fame.- Neanche Jungkook ne aveva voglia. Bene, mi sarebbe toccato stare con lui finché non arrivavano. Avrei pregato affinché arrivassero presto. Loro o i fuochi.

-Oh, allora va bene! Ci troviamo dopo al secondo piano!- Jimin si rassicurò, così come gli altri e rientrarono. Ero già innervosita da Jungkook e me ne andai. Presi l'ascensore e salii al secondo piano, anche per poter arrivare prima e prendere il posto migliore, anche se notai che il balcone era abbastanza grande, tanto da poter ospitare tutti e 22. Jungkook mi seguì e arrivo poco dopo di me. Non mi voltai neanche a guardarlo e rimasi a contemplare il cielo buio. Ero  già infastidita e gli chiesi:

-Mi segui?- Proprio non mi andava di essere seguita. Anche lui si mise sulla ringhera a guardare il cielo.

-Ora mi copi pure?- E neanche di essere copiata. Si permise anche di ridere.

-Pazza.- rise. Io no.

-Stai aspettando i fuochi?- mi domandò. Forse mi stava guardando, perché mi sentii fissata.

-Sì.- mi limitai. Improvvisamente, dopo aver aspettato qualche secondo, mi prese la mano sinistra e iniziò a correre.

-Ya! Che fai?- gli gridai spaventata, senza capire. 

-Seguimi solamente.-mi rispose così. Molto d'aiuto. Stavamo salendo sulle scale che portavano al terrazzo e non sapevo perché. Salivo e basta, come mi aveva detto. Tanto, con quei tacchio, non sarei riuscita ad andarmene in fretta. Quando arrivammo sul terrazzo, mi tolsi la mano dalla sua presa e, per la prima volta in quella sera, lo guardai in faccia. Perché, una persona che avevo tanto disprezzato da sempre, ora, la trovavo quasi attraente? Che mi stava succedendo.

-Sei pazzo?- gli chiesi, arrabbiata. Mi mise le mani poco sotto alle spalle, sulle braccia e, girandomi, mi fece camminare un pochino avanti. Ero un po' spaventata perché non sapevo cosa volesse fare, ma andai dove mi stava portando.

-Cos'è questo..- sì, ero leggermente preoccupata.

-Guarda.- Mi indicò il cielo, che guardai. Un secondo dopo partirono i fuochi d'artificio. Ero estasiata. Quindi mi aveva portata lassù per quello? Wow.

-Waaah~!- mi stavo emozionando. Erano davvero bellissimi. Jungkook mi mise una mano sulle spalle e mi tirò dolcemente a lui. Un po' intimorita, mi lasciai prendere. Strano da me, uh? Intanto, cercavo di distrarmi e fare finta di niente guardando i fuochi. Mi mise le braccia davanti e mi abbracciò da dietro, tenendomi stretta a lui. Ma che stava facendo? Che stava succedendo? Perché faceva così? Non lo stavo capendo. Probabilmente neanche lui si stava capendo.   Dopo una ventina di minuti eravamo ancora abbracciati, quando i fuochi stavano per finire. Incredibile. Volevo solo sapere cosa stesse succedendo, ma la risposta non mi fu data. Lui mi voltò. Ero stretta a lui e vedevo solo il suo corpo. Mi mise una mano sotto al mento e mi alzò il viso verso di lui, facendo in modo di guardarci. Mi osservò bene entrambi gli occhi e avvicinò la faccia alla mia, troppo. Dopo aver esitato un po', mi baciò. Pressò le sue labbra alle mie. Inizialmente era come uno di quei baci da drama, solo una piccola pressata di qualche secondo, ma poi iniziò a baciarmi più appassionatamente. Mentre mi baciava, iniziai a pensare a tutte le cose brutte che mi aveva fatto e anche a quelle belle. Hahah, no, scherzo, non aveva fatto nulla di bello per me ma va beh, in quel momento non importava. Io volevo staccarmi da quell'essere, ma, allo stesso tempo, non volevo. Volevo godermi quel momento come non mai. Volevo stare baciata con una persona schifosa. E, mentre una persona odiosa mi stava baciando, i tre fuochi finali scoppiarono potentissimi. La cosa più romantica per una coppia, ma noi non lo eravamo e quindi la trovavo orrenda. Sentii quella sensazione nel cuore e l'agitazione nella pancia. Stavo cadendo per lui. Non potevo crederci. Infatti, non poteva essere. Era rabbia, quella. Gli misi le mani sul petto e mi staccai di colpo, con le lacrime agli occhi che iniziarono a scendere. Mi sentii infuriata e quasi tradita. Ma anche un po' di felicità c'era. No, non riuscivo a capire. Ero un misto di emozioni. Mi voltai per andarmene e vidi la madre di Jungkook che teneva in mano una grossa fotocamera e ci guardava shockata e sbalordita.

"Bravo idiota, hai visto? Ci ha visti mentre mi baciavi. Bravo, cretino." pensai, infuriata. Cercai di asciugarmi una lacrima e tirai su col naso e poi scappai via, di giù. Nel tragitto, incontrai tutti gli altri che stavano salendo e, vedendomi piangere, si preoccuparono. Non risposi a nessuno di loro e continuai a correre per il bagno.

{JUNGKOOK'S P.O.V}

La baciaii. Non sapevo né come né perché, ma lo stavo facendo. E mi stavo sentendo bene. Non capivo nulla. Volevo baciarla più appassionatamente, a quello scarto, e lo feci. Qualche secondo dopo a quel - posso dire - bel bacio, il mio primo bacio, lei si staccò violentamente da me e pianse. Era evidentemente arrabbbiata o confusa. Si voltò per andarsere ed io la seguii con lo sguardo. Fu allora che vidi mia madre che ci guardava ad occhi aperti. Minjang scappò giù e mamma, invece che chiedere qualcosa a me, la seguì. Forse pensava che le avessi fatto qualcosa di brutto e la voleva consolare. Oppure aveva visto tutto. Io rimasi lì a guardarla andarsene, in piedi pietrificato. Poco dopo salirono i ragazzi, tutti preoccupati.

-Ya Jungkookie! Perché Minjang ah piangeva! Le hai fatto qualcosa?!- i miei hyung erano preoccupatissimi e pensavo avessero capito che era stata colpa mia. Beh, lo era, ma non le avevo fatto del male. 

-Ani... Aniyo...- ero ancora shockato e non riuscivo a parlare. Iniziarono a scuotermi, cercando di farmi parlare. Non volevo dire nulla, così me ne andai di corsa in stanza, dove speravo non fosse andata lei. 


How Could It Happen? (A Jungkook FANFIC)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora