{Minjang's P.O.V}
Mi svegliai con un buon umore. "Ho dormito tanto!", pensai, sentendomi bene e per niente stanca. Pensai a come mai mi fossi addormentata così presto e poi realizzai. Non ci dovevo pensare, no. Dovevo andare oltre. Ero sempre stata una ragazza molto forte, perché ora no? "Coraggio", mi dissi, "esci da quella porta", mi ripetei. Fortunatamente riuscii ad uscire. Certo che riuscii! Io sono sempre stata forte e non capivo perché non dovevo esserlo in quel momento. Appoggiai la mano sulla maniglia e, lentamente, aprii. Uscì prima la mia faccia per vedere se Jungkook era nei paraggi, ma, non vedendolo, uscii tutta tranquillamente. Andai in cucina per fare colazione... oh mio Dio! Quanto cibo! Era stato Jungkook ad aver preparato tutto quel ben di Dio o erano già tornati i suoi genitori? Wow, ero senza parole. Vicino a uno dei piatti davanti al mio posto solito c'era un bigliettino. La scrittura era di Jungkook senza dubbi. C'era scritto:
"Prima mangia e poi apri."
Oddio, stavo andando in panico. Stavo iniziando a sudare e a essere nervosa. Perché dovevo prima mangiare e poi aprire?! Ero troppo curiosa per aspettare.
-Apro o mangio? Che faccio? Aaish sono in crisi!!- Mi misi le mani sulle guance.
-Va beh, dai, ho fame, mangio.- Resistetti e mangiai.
-Da quando cucina così bene?- Mi dissi, fra mé e mé, con del riso in bocca. Visto che era già mezzo giorno feci finta di dimenticarmi la mia regola "del latte e biscotti a colazione" e feci finta che fosse il pranzo. Finito, aprii il bigliettino.
"Ciao Min Jang ah. Come sai, non sono bravo con le parole, quindi te lo dirò papale-papale. Ti prego di venire al parco vicino a scuola dopo aver fatto colazione. Ho qualcosa di importante da dirti. Immagino che a te non importi nulla, ma ti prego di venire."
Wow, da quando era così serio? Iniziava a mancarmi il "lui" che mi voleva rendere una vita l'inferno (ci stava riuscendo, però". Mi preparai e uscii. Una volta al parco iniziai a girare come una scema, cercandolo ovunque, finché, finalmente, lo vidi sotto a un albero, in piedi, che guardava dalla parte opposta alla mia.
-Ya.- Gli misi una mano sulla spalla e lui si spaventò.
-Oh, che colpo!- Io risi un pochino. Questo era davvero divertente.
-Oh, ciao. Eccoti. Grazie.- mi salutò. Grazie? Ah, per essere venuta. Lo guardavo, attendente una risposta.
-Sì, giusto. Ehh... Mmh..- mi sembrava leggermente confuso.
-Per prima cosa... Ahh... Come faccio a farlo così?! è difficile!- si lamentava da solo...
-Cosa? Dillo e basta, non mi imp- non riuscii a finire la frase che mi mise un dito sulla bocca per farmi stare zitta e una mano sulla spalla. Chiuse gli occhi e, quando li riaprì, guardava i miei. Io ero un po' scossa.
-Scusa.- Spalancai gli occhi e lui tolse le mani. Iniziò a guardarsi in giro e alzò molto la voce e assunse un tono convinto, senza mai guardarmi.
-Uh.. Ho detto scusa. Ti ho chiesto scusa per quello che ho fatto ieri. Voglio dire.. Non so che cosa mi sia preso, non ero in me.- "sì l'avevo notato", pensai. -Non fraintendere, ok? Stavo solo continuando a renderti la vita un inferno, va bene?- mi rivelò. Io avevo capito che non era così, ma annuii e sorrisi, come se fossi felice del ritorno del vecchio lui. Poi mi abbracciò, forte forte. Non mi lasciava più. Mi strinse più forte. Poi mi lasciò andare dolcemente.
-Cos'era...- gli chiesi.
-Questo, uh... Scusa ancora hahah.. Ho solo pensato che fosse meglio comportarmi "in modo strano" per l'ultima volta prima di ricominciare, capito?- disse. Okay, non stavo capendo ma feci finta di starlo facendo.
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How Could It Happen? (A Jungkook FANFIC)
FanficMinjang ha cambiato scuola per ragioni personali. Un giorno, per caso, incontra un ragazzo, uno studente che frequenta la sua stessa scuola, quella nuova, e hanno lo stesso sogno. La loro relazione, però, non è di certo una delle migliori. O, almeno...