{YOUR P.O.V}
Poco dopo qualcunò suonò alla porta ed io andai ad aprire.
-Salve! Piacere di conoscerla, sono Jung Jin Woon, la sorella maggiore di Ho Seok!-
Sua sorella era finalmente arrivata. Wow, era davvero una bellissima ragazza. Assomigliava parecchio a Hoseok.
-Oh, piacere mio! Mi chiamo Ahn Min Jang! Venga, entri pure.- La ospitai in casa ed entrò con la figlia.
-Mi dispiace davvero moltissimo per questo, ma è stato qualcosa di improvviso.. Vi ringrazio!- Si scusò e ringraziò me e Jungkook. Ci spiegò un po' il carattere della piccola e di come comportarsi in certe situazioni. Inoltre ci lasciò qualcuno dei suoi giochi e una lista di quello che mangia. Era così tenera. Infine ci ringraziò e si scusò ancora e scappò al lavoro.
-Ciao! Come ti chiami?- mi chinai e guardai la bambina, che si teneva il cordino dei pantaloni in bocca e si muoveva imbarazzata e agitata. Ma sorrideva divertita, era così carina.
-Kim Eun Young!- rise, dopo aver detto il nome. Non riuscii a trattenere una risatina divertita e sciolta dalla sua tenerezza.
-E quanti anni hai, EunYoungie?
-Tre!!- fece il tre con le dita. Oddio ma era troppo bella.
-Aww! Io mi chiamo Ahn Min Jang!- le sorrisi.
-Zia!!- gridò, tendendo le braccia verso di me. No, non ero sua zia ma mi faceva tanto piacere che mi chiamasse così. La presi in braccio e la guardai. Continuava a sorridere divertita. Che tesoro. Jungkook tornò da dov'era sparito e la salutò.
-Hei ciao Eunyoungie! Come stai?- le carezzò la testa.
-Zio Jungkook!- sorrise e tese le braccia verso di lui. Jungkook la prese da me e la guardó, sorridendo. Non sapevo si conoscessero. Le diede un bacino sulla guancia e lei sorrise.
-Aah che carina.- mi guardò. -Vero?- chiese. Annuii. Era così bella. -Andiamo a fare una passeggiata?- propose Jungkook ed entrambe accettammo. Iniziammo a camminare. La portammo al parco a giocare per qualche ora; trovò dei suoi amichetti dell'asilo, quindi si divertì molto. Tornammo a casa e le feci il bagnetto, poi le preparai la cena con le cose che mi aveva detto sua madre. Dopo cena Eunyoung disse che voleva un gelato. Uscimmo e glielo comprammo e ci sedemmo su una panchina, aspettando che lo finisse tutto. Io la guardavo con uno sguardo che sembrava in un altro mondo. Giuro che la adoravo. E anch'io speravo che un giorno avrei avuto una bambina così carina.
-La trovi così carina?- mi guardò Jungkook, sorridendomi.
-Tu non la trovi carina? È stupenda.- presi un fazzolettino e le pulii il gelato che aveva sulla faccia. Nel frattempo Jungkook sorrise, guardandoci.
-La nostra sarà carina quanto lei, se non di più.- mi carezzò una guancia. Io risi, quasi imbarazzata.
-Vuoi avere una figlia con me?- gli domandai, un po' confusa.
-Certo. Perché no?- ancora quell'aria pervertita. Ma era così bello. Mi prese il fazzoletto dalle mani e finì di pulirla e poi se la mise sulle spalle. -Andiamo?- mi sorrise. Mi alzai e li seguii. Le diede la mano e la fece camminare. Iniziai a camminare senza far caso che non erano più dietro di me. Mi voltai, non sentendo la loro presenza e vidi Jungkook che allacciava prima una scarpa a Eunyoung e poi l'altra. La trattava come se fosse davvero sua figlia, come se l'amasse davvero. Dentro di me mi sentivo che sarebbe stato un padre meraviglioso. Avevo questo sentimento, il sentimento di amore nei confronti delle persone a cui teneva e pensavo che il ruolo del papà gli sarebbe stato a perfezione. Ma me lo immaginavo Jungkook alle prese con dei bambini? Che, magari, sarebbero stati i miei figli...? Wow, che strano. -Che c'è?- mi sorrise, venendoni in contro, con la piccola Eunyoung, ora con le scarpine allacciate.
-Uh? Oh, niente... Andiamo, è tardi.- ero davvero dentro i miei pensieri più profondi, che sicuramente li stavo fissando e non mi ero accorta che avevano finito. Arrivammo a casa. Erano le 21 di sera. Jinwoon mi aveva detto che massimo poteva andare a dormire proprio a quell'ora. La portai in bagno, le cambiai i vestiti e le misi il suo pigiamino carino. Le strinsi i piedini e le feci il solletico sulla pancia. Fece dei versi tenerissimi e divertiti. Jungkook arrivò, la prese in braccio e se la portò con lui nel nostro letto. Si sdraiò e l'abbracciò, chiudendo gli occhi e facendo finta di star già dormendo. Quanto erano belli quei due insieme? Il mio cuore si stava per sciogliere alla loro vista. Mi misi anch'io sul letto e li guardai. Poco dopo mi addormentai. Mi svegliai; il cellulare di Jungkook stava suonando, quindi lo presi e guardai chi era. Hoseok, c'era scritto. Erano le 10 del mattino e loro due stavano ancora dormendo. Io anche, con la mente.
Io: "Pronto?"
Hoseok: "Hey, pronto? Sei Minjang?"
Io: "Sì, sono io! Tutto a posto? C'è qualche problema?"
Hoseok: "Oh ciao! Sì, è tutto ok. Come mai rispondi tu?"
Io: "Jungkook sta ancora dormendo e non ha sentito il telefono hahah"
Hoseok: "Ah, capisco hahah! Stavi dormendo anche tu, per caso?"
Io: "Eh sì, qui stavamo ancora tutti dormendo!"
Hoseok: "Hahah scusate!! Comunque mia sorella verrà a prendere Eunyoung fra una mezz'oretta~"
Io: "Perfetto! Ci sentiamo, ciao!"
Uh, in realtà non avevo capito niente di quello di cui avevamo appena parlato, non avevo ancora connesso la mente con il resto di me e non mi ricordavo già più nulla, ops. Quindi tornai a dormire come se nulla fosse successo. Questa volta venni svegliata dal campanello che suonava. Mi spaventai e corsi ad aprire. Era Jinwoon.
-Heei, ciao! È da tanto che suoni?- la salutai, sistemandomi i capelli e sperando di sembrare una persona presentabile alla società.
-Ciao! No, sono arrivata qualche secondo fa!- meno male. Sai che figura, se no, che stava lì a suonare e nessuno rispondeva. Avrebbe pensato che le avevano rapito la figlia, povera.
-Entra pure!- la feci accomodare e le dissi che gli altri due stavano ancora dormendo. Si diresse in camera nostra per prendere la figlia. Eunyoung stava abbracciando le gambe di Jungkook e lui la teneva stretta a sé. Yoonseok rise e i due si svegliarono. Mi sentivo imbarazzata per Jungkook ma ero anche divertita.
-Ah, ciao! Noi non.. Cioè... Sì ero sveglio!- farfugliò Jungkook, mezzo addormentato e mezzo imbarazzato. Jinwoon sorrise e prese in braccio la figlia, salutandola. Si strofinò un occhio e mi guardò. Aw. Ci dirigemmo in sala e le accompagnai all'uscita.
-Ti ringrazio davvero molto.- mi sorrise Jinwoon. Una donna davvero adorabile. Sarei stata pronta ad aiutarla ancora, in futuro.
-Ciao zia Minjang!!- Eunyoung tese una mano verso di me e mi salutò. Che carinaaaa!
-Ciao zio Jungkook!- salutò anche Jungkook, che era in un'altra stanza. Arrivò a salutarla e tornò dov'era.
-Comunque... Penso che voi due siate davvero una bellissima coppia.- mi sorrise Jinwoon. La ringraziai e ricambiai il sorriso, un po' imbarazzata.
-Dovreste sbrigarvi a fare un figlio! Sono sicura che a Eunyoung farebbe piacere avere qualcuno con cui giocare!- aggiunse. Cossss cosacosacosa.
-Eh?!- un figlio con Jungkook? E a quest'età? -Ah.. Ma ho solo 17 anni!- (nell'età coreana). Agitai le mani imbarazzata e risi.
-Ah, davvero? Beh, fra qualche anno, allora! Vi auguro il meglio!- mi sorrise. Va beh, ma perché dovevo già pensare a questo? Figli? A quest'età? Difficile, ma volevo avere una bambina come lei. Aww. Salutai Jinwoon e Eunyoung ancora e se ne andarono. Chiusa la porta, sentii Jungkook abbracciarmi da dietro. Poggiò la sua testa sulla mia spalla sinistra. Girai la testa e lo guardai.
-Cosa c'è?- gli chiesi, sorridendo.
-Non hai sentito cos'ha detto Jinwoon?- mi girò e mi guardò in viso. Lo guardai con aria interrogativa, ma ancora felice.
-Muoviamoci e andiamo a fare dei figli.Se notate errori grammaticali fatemelo sapere per favore.
STAI LEGGENDO
How Could It Happen? (A Jungkook FANFIC)
Hayran KurguMinjang ha cambiato scuola per ragioni personali. Un giorno, per caso, incontra un ragazzo, uno studente che frequenta la sua stessa scuola, quella nuova, e hanno lo stesso sogno. La loro relazione, però, non è di certo una delle migliori. O, almeno...