{YOUR P.O.V}
Sentii qualcuno bussare alla porta dei bagni pubblici in cui ero e mi voltai, per non farmi vedere in volto. Fortunatamente, era la mamma di Jungkook, che entrò preoccupatissima. Io stavo ancora piangendo cascate e singhiozzando e non riuscivo a calmarmi.
-Ya, Minjang ah!- mi voltò verso di lei, guardandomi in faccia, piena di terrore e preoccupazione. Per un attimo, mi sembrò che fosse come la mia mamma, che mi aiutava sempre, quando ne avevo bisogno, Mi venne spontaneo abbracciarla e lei ricambiò l'abbraccio, stringendo forte forte.
-Minjang ah... Vieni qui...- calmò il tono della voce e mi accarezzò la testa. Prese dei fazzoletti per asciugarmi le lacrime.
-Uljima...- fece, ancora. Io riuscii a calmarmi, dopo un po', e mi asciugai le lacrime. Lei mi prese per mano e mi portò nella nostra stanza. Mi fece sedere sul letto e iniziò a parlarmi.
-Ho visto cos'è successo. Ero salita in fretta per vedere gli ultimi fuochi e farci una foto artistica. Ma erano coperti da voi due.- aveva un tono da madre, appunto, e molto premuroso.
-Vi stavate baciando... Non è così?- cercò di sdrammatizzare un po', ridendo pochino.
-è stato lui.- riuscii solo a dire. Lei si emozionò, ma non lo fece vedere tanto.
-Ohw... Ma è una cosa fantastica, tesoro!- mi diede una pacca sulla coscia.
-No..- dissi. Lei fece una faccia triste, ma poi prese la sua macchina fotografica e la accesse.
-Vi ho fatto una foto.- annunciò, sorridendo.
-Cosa?!- mi "svegliai" di colpo e guardai preoccupata la macchina fotografica. Aveva fatto non una, non due, ma tre foto. Le guardai ad occhi aperti. Erano stupende. Seppure i soggetti eravamo io ed uno stronzo, le foto erano estremamente artistiche e bellissime.
-Guarda quanto siete belli in questa!- mi fece vedere la sua preferita delle tre. Nello spazio fra il mio corpo e il suo, si vedeva la sua mano che mi accarezzava la guancia e ad entrambi si vedevano benissimo le facce e le labbra attaccate, proprio nel momento più appassionante di tutti. Wow, era una bellissima foto. Peccato che c'ero io con un coglione che faceva una cosa da coglioni.
-Ti prego, cancellale.- le chiesi in modo tranquillo ma supplicante.
-Ah waee? Siete stupendi! Non riesco a credere che non siate fidanzati! Chi si è dichiarato? Tu o il mio figliolo?- si lamentò e iniziò a domandare.
-No, nessuno. Ci odiamo ancora. Nessuno si è dichiarato e nessuno si dichiarerà. Gli è solo passato per la testa una qualche strana idea, un momento di follia che non si ripeterà mai più.- le spiegai e lei sembrò molto triste. Improvvisamente, qualcuno aprì di colpo la porta ed entrò, allarmato. Era proprio Jungkook, che ci guardò ad occhi aperti. Io mi stavo alzando per cambiare stanza, ma sua mamma mi fermò e mi tenne là. Io guardai il pavimento.
-Jungkook ah, chiedile scusa.- Jungkook aveva capito che aveva visto tutto e mi diede un velocissimo sguardo impaurito e poi ritornò a sua madre.
-Omma, aniyo!- si avvicinò a lei e la guardò con faccia implorante.
-Sono impazzito, non so neanch'io cos'abbia fatto e perché! Non c'è niente fra di noi, non farti strane idee! Ommaaaa, jinjjaaaa!- la madre lo guardò con un'espressione furbetta e ancora dubitante, ma lasciò correre.
-Tesoro, tu dormi con tuo padre sta sera, lei dormirà con me.- finalmente disse una buona cosa, che mettemmo subito in pratica. Andai a dormire con in mente quell'immagine, quell'orribile immagine, e la consapevolezza di essere la ragazza più sfigata del mondo, che doveva passare questi momenti proprio la Vigilia di Natale, in cui, tra l'altro, era pure lontano dai veri familiari.
-Sveegliaaa~!- Di mattina fui svegliata bruscamente da qualcuno che mi scuoteva.
-è Natale, è Natale~!- omoni mi gridava. Era Natale. ERA NATALE. E io amavo il Natale! Mi alzai di scatto dal letto e la prima cosa che vidi fu il sorriso della signora Jeon.
-Vieni, vieni!- esclamò, prendendomi una mano e guidandomi verso l'albero di Natale.
-Ho voluto comprarti un regalo per Natale! Ma non sapevo i tuoi gusti, così ho chiesto a Jungkook... Spero ti piaccia! Apri!- Ma cosa ne voleva sapere Jungkook dei miei gusti? Tsk, sicuramente avrà detto una delle sue cavolate. Però ero comunque eccitata e impaziente di aprire il regalo. Lo aprii. Mi si illuminarono gli occhi da quello che vidi. Una bellissima felpa da mascio rossa degli OBEY ma anche due cose femminii: un vestitino a maniche lunghe e gonna corta ambia rosso e nero e parigine nere alte.
-ODDIO MA AAA- non riuscii neanche ad esprimermi e iniziai a gridare come una matta.
-Aww adoro queste cose!- abbracciai tutti i capi che mi avevano regalato.
-Davvero, siete stati gentilissimi, non so come ringraziarvi! Non avreste dovuto! Sono cose costose!- Riconoscevo il bellissimo regalo e ne ero felicissima di possederlo, però avevano speso davvero tanto.
-Tesoro non ti devi preoccupare! L'abbiamo fatto con piacere!- sorrideva contenta. "L'abbiamo"? Tu e chi?
-Sta mattina siamo usciti prima, io e Jungkook, e siamo andati a comprarti queste cose! Infatti ora è già mezzo giorno! Queste cose me le ha consigliate lui! Mi ha detto che, secondo lui, ti sarebbero piaciute tanto!- annunciò. Poi guardò dietro di me, verso la porta dell'altra stanza. Mi voltai e vidi Jungkook in piedi appoggiato alla porta con le mani in tasca. Lo guardai e spalancò velocemente gli occhi, poi, velocemente, se ne andò via.
-Davvero te li ha consigliati lui?- domandai, sorridendo. Lei annuì contentissima.
-Ti piacciono?- io sorrisi timidamente e riguardai di nuovo tutti. Ma erano i miei gusti personali o i suoi? Perché io non avevo mai detto che mi piacevano queste cose, eppure erano i miei gusti. Per la parte maschile e per quella femminile.
-Gomawoyo Jeon Jungkook!- gli gridai, ridendo con la madre.
-Mmmh- fu la sua unica risposta. Sorrisi.
-Ti sei ripresa da ieri?- mi domandò omoni.
-Facciamo finta che non sia successo niente.- proposi, ancora un pochino arrabbiata e lei accettò.
-Mi dispiace di non essere riuscita a comprarvi nulla.. Ottokkae?- mi scusai, imbarazzata.
-Ya! Già la tua presenza, per noi, è un regalo!- mi sorrise. Mi sentii felice di sentire una cosa del genere e sorrisi. Arrivato anche il padre di Jungkook, ci scambiammo gli auguri. Poi io uscii dalla nostra stanza e andai dalle altre famiglie per gli auguri Natalizi. Erano tutti felici e contenti. Tutti trasmettevano allegria nel cuore. Tornai subito in stanza e chiamai la mia mamma per fare gli auguri anche a lei, a papà e alla mia unnie. Ci raccontammo tante cose. Noi saremmo tutti tornati a Seoul questa sera. Passammo l'intera giornata insieme a girare per i mercatini di Natale e bere bevande calde sotto la neve. Noi ragazzi ci mettemmo a giocare con la neve. Loro erano molto grandi, am si comportavano come bambini e la cosa mi piaceva, perché i bambini hanno la possibilità di divertirsi di più. E io mi sentivo una bambina, in quel momento.
Arrivò sera e partimmo. All'aeroporto di Seoul ci salutammo e ci scambiammo ancora gli auguri Natalizi. Arrivammo a casa molto tardi e ci fiondammo subito a dormire. Cercavo di dimenticarmi le memorie del 24, ma non ci riuscivo. Quel bacio mi era rimasto impresso. Perché?
STAI LEGGENDO
How Could It Happen? (A Jungkook FANFIC)
FanficMinjang ha cambiato scuola per ragioni personali. Un giorno, per caso, incontra un ragazzo, uno studente che frequenta la sua stessa scuola, quella nuova, e hanno lo stesso sogno. La loro relazione, però, non è di certo una delle migliori. O, almeno...