{YOUR P.O.V}
Quella mattina mi sveglia impaziente di andare nella nuova scuola, infatti fui davvero veloce nel prepararmi.
-Questa è la divisa che ti ho preso ieri! L'ho presa con la gonna, ti va bene?- mi annunciò la mamma. La guardai mentre mi lavavo i denti.
-è carina.- feci, con voce ferma. La presi e la poggiai vicino. Dopo essermi lavata, la indossai e mi andai a guardare allo specchio.
-Com'è? Come mi sta?- domandai, aprendo le braccia e voltandomi ripetutamente davanti allo specchio, ammirandola. Aveva una minigonna fino a metà coscia nera. La camicetta bianca a maniche corte era coperta dalla giaccha da donna marrone terracotta e da una cravatta rossiccia. Abbottonai la giacca e mi guardai ancora una volta.
"Questa uniforme mi fa sembrare il seno ancora più grosso di quanto già lo sia!" pensai, osservando infastidita quell'area. Le ragazze che avevo conosciuto nella vecchia scuola avevano sempre invidiato la mia linea a "S" tanto ricercata dai ragazzi Coreani, di cui ne andavo fiera ma non me ne vantavo.
-Sei bellissima, tesoro! Pronta?- esclamò mamma. Le sorrisi ed annuii con espressione convinta. Uscii e presi il pullman, che mi portava a scuola. Mentre guardavo fuori dal finestrino, mi facevo filmini mentali sulla nuova scuola, del tipo che avrei trovato tanti nuovi amici già dal primo giorno e che sarei diventata famosa. Ovviamente sapevo che non sarebbe stato vero, quindi cercavo di limitarmi ai "trailer".
Ero arrivata alla fermata. Tre minuti a piedi e sarei arrivata davanti a scuola. Infatti era lì, la scuola che, all'apparenza, era stupenda. C'erano già tanti ragazzi e ragazze e molti di loro mi fissarono.
"Tipico della nuova arrivata, essere fissata. Chissà cosa staranno pensando..." pensai, ridacchiando mentalmente. Subito la campanella suonò e tutti entrammo. Mentre mi stavo dirigendo in presidenza per qualche dritta sulla scuola, sentii delle ragazzine gridare e iniziarono a correre in massa. Pensai che praticamente tutte le femmine di quella scuola avevano visto qualcosa o qualcuno di fantasticamente meraviglioso, come qualcuno con un capo all'ultima moda e tutte volevano vederlo. Io ero proprio in mezzo al corridoio e qualcuno, venendomi addosso, mi fece cadere. Mentre ero per terra, mi voltai verso l'entrata della scuola, dove vidi solamente tante ragazzine che si mettevano in punta di piedi per vedere quel qualcuno o qualcosa, mentre continuavono a gridare.
-Hey, annyeong.- sentii qualcuno e mi voltai di scatto. C'era una ragazza che mi tendeva la mano e sorrideva amichevolmente. Presi la mano e la ringraziai, inchinandomi.
-Sono Han Seul Gi.- aggiunse, sempre sorridendo.
-Piacere, mi chiamo Ahn Min Jang. Jinjja kamsahamnida!- mi inchinai, sorridendole.
-Non c'è bisogno. Dimmi, sei nuova?- mi domandò.
-Sì, mi sono trasferita qui oggi.- le risposi. Poi mi voltai verso le ragazze, ancora confusa.
-Oh, loro? Sono solo le tipiche fangirls che impazziscono per il ragazzo "più bello e famoso" della scuola.- mi spiegò, con aria disinteressata.
-Penso di essere l'unica in questa scuola a cui non interessa quel ragazzo.- aggiunse. Io annuii perché avevo capito.
-Ti ringrazio ancora, Seul Gi-ssi. Ora vado in presidenza!- le dissi e, inchinandomi sorridente, me ne andai. Anche lei sorrise, salutandomi con la mano. Bussai in presidenza e la preside, salutandomi, mi disse solo di andare in aula professori. Quindi mi diressi lì e bussai.
-A...Annyeonghaseyo... Sono Ahn Min Jang, una studentessa trasferita della 3°classe del- mi presentai imbarazzatissima davanti a tutti i professori, quando fui bloccata mentre stavo per dire l'anno. Una donna si alzò e si diresse verso di me.
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How Could It Happen? (A Jungkook FANFIC)
FanfictionMinjang ha cambiato scuola per ragioni personali. Un giorno, per caso, incontra un ragazzo, uno studente che frequenta la sua stessa scuola, quella nuova, e hanno lo stesso sogno. La loro relazione, però, non è di certo una delle migliori. O, almeno...