25 Twenty-fifth Chapter - DREAMS

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(Minjang sta avendo una visione mentre è in coma.)
{"Minjang"'s P.O.V}
Mi svegliai verso le 10 del mattino e guardai fuori dalla finestra. Era una bella giornata; il sole splendeva e c'era una leggera brezza che eliminava il caldo della stagione. Mamma mi propose di chiamare il mio amico Jungkook per andare a fare una passeggiata. Mi sembrava un'ottima idea! Mi vestii e uscii di casa, dirigendomi alla sua. Suonai il campanello e proprio lui mi venne ad aprire.
-Jungkook, ti va di andare a fare una passeggiata in spiaggia?- entrambi sorridemmo.
-Stavo giusto per venire a chiedertelo! Andiamo!- confessò ed uscì. Mi mise un braccio intorno alle spalle e iniziammo a camminare verso il mare. Io e Jungkook siamo sempre stati ottimi amici sin da quando eravamo bambini piccoli, quindi eravamo molto in confidenza. Eravamo migliori amici.
-Ahh amo davvero questa spiaggia~!- cinguettai.
-Anche io! Mi ricorda tutti i momenti che abbiamo passato da quando eravamo piccoli.- Jungkook mi sorrise e mi scombinò i capelli con una mano. Io gliela tolsi e sorrisi. Ci sdraiammo sulla spiaggia e iniziammo a parlare per ore e ore.
-Ti voglio bene.- mi disse.
-Anche io.- risposi. Mi prese una mano e poi si abbracciò a me, mentre eravamo ancora sdraiati.
-Andiamo, inizia ad essere tardi.- gli proposi e ci alzammo. Stavamo per attraversare la strada. Io controllai che non passasse nessuno e andassi. Nel frattempo, Jungkook si distrasse un attimo e rimase dall'altra parte. Io tornai in dietro per prenderlo. Improvvisamente passò un camio. Mi voltai a guardarlo, spaventata.
-Minjaang!! SPOSTATI!!- Jungkook mi gridò ma io ero paralizzata a guardarlo. Il camion mi investì.

{Author's P.O.V}
È già il diciannovesimo giorno che Minjang è in coma. I suoi oppa e alcuni compagni di classe erano andati a farle visita, sperando che si svegliasse ma non era ancora mai successo. Jungkook è sempre più spaventato. Nel frattempo, mentre si è addormentato con la mano stretta a quella di Minjang e la testa appoggiata sul suo letto, fa lo stesso sogno che ha Minjang mentre è in coma. Si sveglia e si ricorda tutto. Jungkook è disperato e tristissimo. Non riusciva a credere che quella bambina fosse Minjang e quel bambino fosse lui stesso. Era convinto di aver fatto investire Minjang quando erano piccoli, che era stata colpa sua. Gli dispiaceva tantissimo che stesse rivivendo quell'orribile momento. Improvvisamente gli vennero in mente le cicatrici che le aveva visto tempo prima e capì tutto.

{JUNGKOOK'S P.O.V}
"Minjang. Sei davvero tu quella bambina? Mi dispiace. Non puoi capire quanto. Sono davvero dispiaciuto che tu debba rivivere questo momento. Ti prego, voglio solo che tu ti risvegli solo per poterti chiedere scusa". Ed ecco una lacrima. Tanto mamma e papà non c'erano. Afferrai le mani a Minjang e mi alzai. Le accarezzai una guancia con le nocche delle dita. Strizzai gli occhi per non piangere ma avvicinai la mia faccia alla sua. Se quella era davvero la bambina che avevo conosciuto in America, era la bambina di cui ero innamorato e di cui mi ero voluto dimenticare dopo l'incidente di mio fratello. E visto che una volta l'avevo amata, la trovavo ancora attrante. Tanto da baciarla. Sì. Avvicinai la mia faccia alla sua e la baciai. Lei era ferma immobile ma io le accarezzavo la guancia. Improvvisamente anche lei cominciò a baciarmi e mi accarezzò. Così mi sembrò. Però rimasi sbalordito e aprii gli occhi. I suoi occhi erano aperti. Si era svegliata.
-Min...Minjang...- sussurrai, staccandomi da lei. Lei mi sorrise.
-Sei... sei sveglia..- ero incredulo. Lei annuì, sorridendo.
-Minjang! Mi dispiace!- gridai il suo nome e la abbracciai. Entrambi scoppiammo a piangere.
-Perdonami.- la pregai.
-L'ho già fatto.- disse, a voce bassissima. Ero felicissimo di sentire questo. Le asciugai le lacrime e poi asciugai le mie. Subito dopo entrarono i dottori, felicissimi che si fosse risvegliata.
-Signorina Ahn MinJang! Finalmente si è svegliata!- io li guardaco felicissimo. Mi chiesero di uscire per farle l'ultima visita e controllare come stesse. Mentre attendevo mandai un messaggio a mamma e papà.
"Minjang è sveglia! Minjang si è svegliata!!"
Mandai lo stesso anche ai miei hyung e con il suo cellulare alla sua amica SeulGi. Erano tutti contentissimi e non vedevano l'ora che venisse rimessa. Mamma e papà arrivarono proprio quando i dottori uscirono dalla stanza. Ci annunciarono che il giorno dopo, 18 Marzo, sarebbe potuta uscire dall'ospedale e tornare a casa. Eravamo tutti così contenti. Entrai di corsa da Minjang e lei era là sul letto che sorrideva.
-Mi resteranno altre cicatrici.- mi sorrise.
-Allora sei davvero tu...- la guardai, cercando di tenermi le lacrime.
-L'ho capito quando i dottori mi hanno fatto vedere la mia cartella medica, dicendomi che era già la seconda volta che stavo in coma e superavo questa cosa.- spiegò. Continuava a sorridere. Anche io le sorridevo. Mamma e papà entrarono felici e iniziammo a parlarci. Essendo sera, però, io e papà tornammo a casa a dormire mentre mamma restò con lei. Il giorno dopo ci svegliamo per andare all'ospedale a prendere Minjang e riportarla a casa. Lei era così felice di poter tornare. Anche se penso preferisse l'ospedale a me hahah.
-Minjang, ci hanno portato le tue valigie a casa giorni fa dopo averle trovate nel taxi. Ti ho lavato i vestiti!- le disse mamma mentre entravamo in casa.
-Ah, sul serio? Grazie!!- ringraziò. Io la guardai sorridere. L'avrei forse vista sorridere di più, dopo questo? O sarebbe stata una cosa da pochi giorni? Chissà.
-Io e mamma andiamo a fare la spesa a dopo!- disse papà, mezz'ora dopo. Iniziammo già da subito i momenti awkward.
-Minjang.. Io volevo chiederti scusa ancora. Ieri ho avuto come un sogno rivelativo e mi sono ricordato di quando eravamo piccoli.- le dissi.
-Ho avuto la stessa visione quando ero in coma.- sorrise.
-Non dico di essere come prima... Intendo, non dobbiamo essere come quando eravamo bambini, ma che ne dici se la smettiamo di odiarci? È difficile per me accettarti così facilmente, ma mi sforzerò.- le proposi.
-Vedrò.- disse, con aria indifferente.
-Cosa?! Hai intenzione di farti odiare? Lo sai cosa posso farci con la tua vita!!- ribattei. Lei rise e si alzò a prendere il suo cellulare che stava suonando.
-Han Seul Gi?- si chiese e rispose.
-Seul Gi ah! Ciao!! Come stai?- aveva un'aria felicissima. Sapevo che quelle due erano state amiche per pochissimo tempo a scuola, ma la vera amicizia non è quella in cui ti vedi tutti i giorni. La vera amicizia può continuare ed esistere anche con la distanza.
-Uh? E tu come facevi a saperlo?- disse, sorpresa.
-Uh?? Te l'ha detto Jungkook con il mio cellulare?!- mi guardò con faccia meravigliata. Probabilmente Seulgi le aveva chiesto come stava e le aveva rivelato che gliene avevo parlato. Arrivò sera e andammo a dormire. Immagino la felicità di Minjang di stare nel suo letto.

How Could It Happen? (A Jungkook FANFIC)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora