{JUNGKOOK's P.O.V}
I miei genitori adoravano Minjang, quindi fu molto facile per loro accettare l'accaduto. Il mattino dopo, andando a scuola, mi sentivo strano senza di lei. Ma mi ci dovevo abituare. Nei corridoi parlai con Taehyung di questo. Quello hyung era felice di non esserne stato coinvolto! Che stupido.
-Oppa!- arrivarono 3 ragazzine tutte tirate da me. Fangirls? Le guardai storto.
-Oppa, non sai chi siamo noi?- mi domandò una, usando tanto aegyo. Che fastidiosa. Solo Minjang lo portava bene. Oh, Minjang. Già mi mancava.
-Beh, comunque! Sarebbe davvero bello se facessimo amicizia, che dici?- ma che diamine? E questa da dove veniva fuori?
-Mi chiamo Woo Min Ji e loro sono Cha Seol Li e Kang Se Yeol!- bene, ma io non ve l'avevo proprio chiesto..
-Haha, sisi, bello..- non sapevo neanche io come reagire.
-Non mi trovi carina?- mi prese le braccia e si aggrappò. No, senza offesa ma era orrenda.
-Già! Non è stupenda?- disse Se Yeol, che fece ridere Min Ji. What the fuck.
-Devo andare, è suonata!- mi dileguai da quelle tre pazze. Fuori da scuola, però, mi seguirono.
-Usciamo insieme?- mi domandò Minji.
-Non posso!- e non avevo voglia. Adesso, lasciami che Minjang sta aspettando solo me. Corsi a casa da Minjang e la trovai sul divano a mangiare delle patatine, ancora in pigiama.
-È stato bello stare a casa?- le sorrisi, appogiando la cartella per terra.
-Molto!- si infilò in bocca tutte le patatine del sacchetto e si leccò le dita. Quella lingua.
-È stato bello stare a scuola?- rise.
-No. Tre galline si sono attaccate a me.- le dissi. Chissà quale sarebbe stata la sua reazione, dopo quella volta che fu sonnambula.
-Tre ragazze?- chiese, senza guardarmi.
-Sì. Una si chiama Woo Min Ji.- il sorriso le scomparve dalla faccia.
-Come?- non mi guardava. Guardava in basso, nel vuoto.
-Woo Min Ji.- spellii bene il nome. Lei rimase shockata ma poi sorrise.
-Bel nome.- si alzò e se ne andò in camera. Che la conoscesse? Comunque, anche il giorno dopo e quello seguente quelle tre, in particolare Minji, mi si attaccarono a scuola. Un giorno dei primi di aprile, non volendo tornare a casa, feci una passeggiata. Trovai Minjang per strada e la chiamai, tutto contento.
-Ya Minjang! Ciao!- la salutai e lei fece per alzarsi dalla panchina e venire da me. Poi si bloccò improvvisamente. Qualcuno mi toccò la spalla; mi voltai e vidi Woo Minji. La guardai male. No, non adesso.
-Oppa!- aegyo. Minjang sembrava triste. Minji mi diede un bacio sulla guancia. Eww, ma che schifo! Mi pulii subito e Minjang sembrava davvero triste.
-No Minjang, aspetta!- se ne stava per andare, ma la fermai.
-Oppa! Quando usciamo insieme?- domandò, appogiandosi a me. Minji guardò Minjang, con aria superiore e lei scoppiò a piangere.
-Mai!- le gridai e corsi dietro a Minjang. La rincorsi fino a casa, ma lei arrivò prima e si chiuse in stanza. Bussai alla porta della sua camera. Tutto ciò che sentivo erano singhiozzii e urla trattenute.
-Minjang, adesso entro!- la avvertii, nel caso fosse davanti alla porta.
-Vai via!!- mi gridò, tirando su col naso. Sembrava davvero arrabbiata e non volevo che fosse colpa mia. Aprii leggermente la porta ed entrai.
-Ti avevo chiesto di non entrare..- ancora piangeva. Cercò di asciugarsi le lacrime, ma gliene scendevano ancora di più. Mi sedetti vicino a lei, che era appoggiata per terra al letto.
-Minjang, perché sei così? Cos'è successo?- le misi un braccio intorno alle spalle e lei si chiuse nelle ginocchia. Le spostai i capelli dalla faccia e le alzai delicatamente il viso. Evidentemente era imbarazza e quindi non mi guardava.
-Perché piangi? Cos'è successo? Avanti, parlami..- le asciugai le lacrime. Niente, non parlava.
-Perché sei scappata poco prima? Aspetta... È colpa di Minji?!- sentito il nome Minji, si alzò di scatto, pronta ad andarsene. Ma anche io mi alzai e la presi per un braccio, per fermarla. Per sbaglio la feci cadere. Subito la rialzai. Mentre l'aiutavo, chiedendole scusa, le maniche della maglietta si erano alzate e i pantaloni anche. Cos'erano tutti quei livi?
-Ya, Minjang... Cosa sono questi lividi?- ero davvero preoccupato! Lei li guardò, si ricoprì i lividi e disse:
-Nulla. Devono essere i lividi delle montagne russe.- si asciugò altre lacrime.
-È impossibile, sono ormai passati giorni.- la feci sedere.
-Tu e Woo MinJi non siete amiche, vero?- provai a domandarle.
-La devi smettere di parlare di lei!- mi gridò contro e fece per andarsene. Ancora la presi. In piedi, uno di fronte all'altra. Lei imbarazzata, io shockato.
-...È stata lei, vero?- un orribile pensiero mi venne in mente. Non sarà mica che...?
-Ti ho chiesto se è stata lei e il suo gruppetto.- stavo cercando di mantenere la calma.
-No, basta.- disse, a voce bassa. Fece per voltarsi ma la trattenni.
-Minjang, me lo devi dire sinceramente. Devi stare tranquilla, ti devi fidare.- le misi le mani sulle spalle. Solo guardò da un'altra parte, cercando di non piangere. Era stata lei, quindi.
-Dimmi esattamente che cosa ti ha fatto, ti prego!- stava cercando di trattenersi.
-Minjang, parla!- le gridai. -Devi dirmi tutto, puoi fidarti di me!- ancora a voce alta.
-Jungkook, io non ne posso più di Minji!- mi gridò e, scoppiando a piangere, si buttò fra le mie braccia. Io ero scosso da quest'avvenimento. Perché faceva così? La abbracciai forte e le accarezzai la testa.
-Tranquilla, ora ci sono io.- continuava a piangere. Non era da lei, che era così forte. Le asciugai le lacrime.
-Sediamoci e parliamone, ti prego. Voglio aiutarti.- ci sedemmo sul letto e aspettai che si fosse calmata.
-Quindi..?- provai, dunque.
-Non ti devi vergognare né avere paura.- guardava nel vuoto in basso.
-Non sempre le ragazze apparentemente forti lo sono.- disse, senza guardarmi.
-È perché hanno un cuore e sanno quando dover essere forti.-
-Forse è vero.
-Lo è, sul serio.
-E non sempre sono superiori ad altre.
-Ma sono più intelligenti. Sono migliori.
-Credi?
-Credo.
-Io allora cosa sono? Che mi sono ridotta così.. Che mi sono fatta...
-Ti sei fatta..?
-Mi sono fatta picchiare.- alzò la testa e mi guardò.
-Ti sei fatta picchiare?! Ti hanno picchiata?!- mi alzai di scatto e le gridai, preoccupato.
-Più volte.
-Più volte?!
-Sono debole e indifesa. Sono sfigata.- per quale motivo l'avevano picchiata?!
-No, tu non lo sei! Loro sono stupide!- non disse nulla.
-Perché lo hanno fatto?
-Volevano che dicessi loro che relazione ci fosse fra di noi. E hanno detto che se non avessi parlato, mi avrebbero picchiata. Vanno avanti da novembre.- spiegò. Era terribile.
-Ma tu sei pazza?! Basta che dicevi che eravamo semplici conoscenti! Anzi, potevi anche dire che abitavamo insieme! Che ti importa?!
-Non volevo metterti nei casini.
-Lo sai che mi so sempre tirare fuori! Non ti preoccupare per me.
-E perché tu lo fai per me?- ci guardammo.
-Perché tu ne hai bisogno. So che hai passato un sacco di momenti tristi nella tua vita. Il bullismo è inaccettabile.- nessuno disse più nulla. Intanto ci eravamo appoggiati al muro e lei si era appallottolata ancora e guardava nel vuoto davanti a lei. Io mi avvicinai a lei e le appoggiai la testa sul mio petto e l'accarezzai ripetutamente.
-Non ti devi preoccupare. Tu hai me.-
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How Could It Happen? (A Jungkook FANFIC)
FanfictionMinjang ha cambiato scuola per ragioni personali. Un giorno, per caso, incontra un ragazzo, uno studente che frequenta la sua stessa scuola, quella nuova, e hanno lo stesso sogno. La loro relazione, però, non è di certo una delle migliori. O, almeno...