10° CAPITOLO - Tenth Chapter - BET?

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{YOUR P.O.V}

* TURURURU TUTUTURU RURUTUTU *

L'"Allegra" musichetta della sveglia, mi svegliò. Aprii gli occhi e mi trovai in un posto che non era casa mia.

-Dove sono?!- mi rizzai sul letto e mi guardai intorno, preoccupata.

-Oh, già... Ah, ho avuto un mental breakdown. Sono a casa di quel cretino. Uffa.- mi alzai lentamente dal letto e andai in cucina per la colazione. Non c'era nessuno di sveglio. Tutti dormivano. Cercai di fare silenzio e bevvi solo una tazza di latte. Quando uscii dal bagno per andare a scuola, Jungkook si era appena svegliato.

-Adesso capisco perché sei sempre in ritardo.- gli dissi, sarcasticamente.

-Stai zitta.- rispose, mentre si stirava gli occhi. Io gli feci una smorfia e andai a mettermi il cappotto e le scarpe.

-Per quello che è successo ieri sera...- iniziò a parlare. Io lo interruppi perché non ne volevo parlare. Era qualcosa di troppo imbarazzante.

-Vado, ciao.- Feci per aprire la porta di casa, che mi fermò.

-Non mi aspetti?- fece un'espressione quasi dolce.

-No.- sorrisi sarcasticamente e gli chiusi la porta in faccia.

"Wow, pensava pure che lo aspettassi? Pazzo." risi, mentre andavo alla fermata del pullman.Improvvisamente, arrivò anche Jungkook di corsa. Cercai di salire in fretta sul bus, ma mi raggiunse e si sedette vicino a me, come sempre.

-Se la gente ci vedrà arrivare insieme, penserà male.- gli dissi, guardando fuori dal finestrino, già immaginandomi le scenate delle tipe.

-Ma arriviamo e andiamo vie insieme tutte le mattine.- ribatté.

-No, perché tu sei sempre in ritardo al mattino.- gli ricordai. Non rispose più, ma si mise le cuffiette. Io ascoltavo la mia musica e lui la sua, senza parlarci. Wow, fantastico. Mi partì la canzone "Born Singer" di Jungkook e della sua compagnìa e mi venne naturale un sorriso. Tolsi gli auricolari a Jungkook, che subito mi guardò stranito, e poi gliene misi uno dei miei, facendo partire la canzone.

-Ya.! Come hai fatto ad avere questa?- mi domandò, guardandomi male.

-Bimil!- (segreto!) risi e scesi alla fermata, seguita da lui. Fortunatamente, le ragazze non ebbero nulla da ridire sul fatto che Jungkook non fosse in ritardo e fosse arrivato con me, ma solo gli saltarono addosso, come sempre.

-Wow! Jungkookie non è in ritardo, oggi? Strano!- rise Taehyung, arrivato vicino a me, guardamdolo da lontano. Risi anch'io e poi entrammo nelle classi per le lezioni. Alla fine della scuola, tornammo a casa insieme.

-I tuoi genitori?- gli domandai, non vedendoli in casa.

-A lavoro. Anche 'sta mattina erano già a lavoro, per quello volevo parlarti di quella cosa che- gli misi un dito sulle labbra per zittirlo.

-Shh non ne devi parlare con nessuno. NESSUNO.- tolsi il dito e lo indicai, come per assicurarmi che non lo facesse.

-Capito?- ripetei. Lui annuì e guardò da un'altra parte per il leggero imbarazzo.

-Comunque...- speravo non ricominciasse a parlare di qualcosa di simile o che tirasse fuori il mio pigiama.

-Potresti prepararmi la colazione, al mattino, visto che ti svegli prima di me!- rise e, prendendo la cartella, scese dal pullman.

-Ya! Sei pazzo?- che razza di proposta era? La colazione?! Non siamo mica fidanzati! Pazzo.

-Aniyo. Domani mattina mi aspetto la colazione!- continuò, sempre ridendo. Ero infastidita, più che altro, dall'atteggiamento con cui me lo chiese. Però, l'idea, non mi dispiaceva. Oltre tutto, mi piaceva cucinare e non ero neanche male.

I suoi arrivarono dopo l'ora di cena, quando noi avevamo già mangiato cose a caso che avevamo trovato in frigo. Io mi ero chiusa in camera per fare i compiti e studiare. Ogni tanto sentivo Jungkook cantare varie canzoni. Mi ricordai quello che mi aveva detto Taehyung il primo giorno che ci eravamo conosciuti a scuola:
"In realtà è molto bravo a fare tante cose, soprattutto ballare e cantare." In effetti, mi stavo accorgendo che non era poi così male a cantare, ma non era una delle persone migliori che avevo sentito. Ora volevo solo vederlo ballare. Chissà se ne avrei mai avuto la possibilità.

-Miiin~jaaang~- sentii la sign.ra Jeon chiamarmi e quindi andai da lei.

-Ne?- feci, allegra, sulla porta che dava sul salotto. Mi fece sedere vicino a lei sul salotto e iniziò a farmi domande sui miei interessi personali, i gusti, ciò che mi piaceva fare o vedere e altre cose del genere. Passarono 3 ore e arrivò la mezza notte. Jungkook uscì dalla camera per andare in bagno a cambiarsi e ci vide ancora sveglia sul divano. Io avevo tanto sonno, ma non potevo alzarmi e andamene, sarebbe stato maleducato. Inoltre dovevo anche finire i compiti, ma quello non era importante.

-Omma... Vai a dormire che è tardi. Minjang deve andare a scuola, domani.- per una volta, Jungkook mi salvò.

-Oh, sì, è vero! Scusa!! Vai, vai pure a dormire!- la salutai e andai a dormire. Passando vicino a Jungkook, lui mi sorrise, senza motivo. Poi mi venne in mente la sua proposta, quella di preparargli la colazione. Era una bella proposta, però. Puntai la sveglia prima e mi addormentai.

Quando la sveglia suonò, mi sentii quasi felice per quello che dovevo fare. Cercai su internet una delle migliori colazioni coreane e trovai una ricetta che comprendeva un semplice piatto di Kimchi, una ciotola di riso e una ciotola di zuppa di verdure. Mi venne il voltastomaco a preparare quella roba, perché ero stata abituata sin da piccola a mangiare solamente dei biscotti/cereali/brioches e una tazza di latte caldo, al mattino. Non ero mai stata amante dei "pranzi" come colazione. Non riuscivo a digerire cose così pesanti al mattino. Però fui soddisfatta della riuscita della mia cucina. Dovetti assaggiare un po' da ogni parte per provare se era tutto buono (lo era) e quasi vomitai. Finalmente, Jungkook uscì dalla camera proprio quando stavo andando in bagno. Io gli sorrisi soddisfatta e immaginai che lui non capiva. Lo seguii con lo sguardo, per vedere cosa facesse quando avrebbe visto la colazione. Fu una reazione piacevole. Spalancò gli occhi appena vide il tavolo col cibo e mi guardò sorpreso, poi tornò al cibo:

-Waah daebak!! Omonaaa!- iniziò ad abbuffarsi e finì tutto. Ne fui felicissima, perché voleva dire che aveva apprezzato. Ero pronta ad uscire, ma anche lui lo era. Wow, non era in ritardo.

-Kamsa~ Ho apprezzato!- mi diede un pizzicotto sulla guancia mentre salivamo sul pullman. Io sorrisi ma non dissi nulla. Ero fiera di me stessa e la cosa mi fece passare una giornata felice.

How Could It Happen? (A Jungkook FANFIC)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora