"AAARGHH!"
Il corpo di Hanami venne assalito da un fuoco che non sembrava spegnersi neanche con l'acqua del torrente. Maki si approfittò per liberarsi.
"Il nostro lavoro è finito, cambio dei giocatori in campo." Aveva perso pure gli occhiali.
"Ce la farai, Itadori, my friend?" Erano Todo e Yuji.
"Sì."
"Non farlo, Itadori! Ci penseremo noi, in qualche modo..." Megumi si strinse l'addome, dove era stato trapiantato un seme della maledizione. Era una tecnica simile a quella di Nanami, si rinforzava con l'energia malefica.
"Panda." Chiamò Todo. "Porta questi due dall'altra parte del velo. Nishimiya ha detto che respinge solo Gojo, quindi noi possiamo passare senza problemi."
"Aspettate! Per quanto possiate essere forti no-"
"Fushiguro. Non preoccuparti." Itadori lo zittì sorridente.
"Te ne sei accorto? Nessuno può scalfire la volontà di un ragazzo che sta per uscire dal guscio e imparare a volare. Itadori si trova in questo stadio." Disse Todo fiero.
"Se muori di nuovo, ti ammazzo!" Minacciò Megumi prima di essere sollevato da Panda. "Aspetta, dov'è Kimura?"
"Ci ha pensato Nishimiya per gli altri tre. sul tetto." Rispose Panda.
"Kimura? Non penso proprio che sia stata sconfitta così facilmente." Disse Todo rimasto con Itadori. "Quel fuoco, deve essere stato lei."
Osservarono quelle fiamme, si stavano spegnendo.
"Io non interferirò finchè non riuscirai a realizzare il fulmine nero." Disse lui incrociando le braccia.
"Tu, sai parlare? Tra i tuoi amichetti, c'è una maledizione con la faccia rattoppata?" Iniziò Yuji.
"E se ti dicessi di sì?" Hanami non aveva un bell'aspetto in quel momento, il corpo bruciato, le corna spezzate. C'era qualcosa che stava crescendo in lui però, un'adrenalina, una gioia inspiegabile.
A quella risposta il ragazzo partì all'attacco, ma non si avvicinò in maniera avventata.
"Todo."
Sentendosi chiamare Todo si guardò accanto. "My sister!"
La ragazza scosse la testa come per rifiutare quel soprannome. Aveva rifiutato di essere trasportata via, anche perchè non c'entravano tutti sulla scopa di Nishimiya.
"Quella maledizione non mi attacca così facilmente per... alcune cose."
"Lo so, lo so. Hai distrutto il suo amico vero? Io sono sempre informato. Lascia fare al nostro fratello, gli sto insegnando un po' di cose."
"Sì? Grazie allora." Si sedette a terra rifornendosi di energia malefica, immagazzinata con la tecnica terra.
"Itadori, my friend." Todo interruppe lo scontro del migliore amico e gli diede una manata in faccia. "Per uno stregone, la rabbia è come una scarica esplosiva di energia. Con il solo rancore che si nutre verso l'avversario è possibile addirittura colmare lo scarto tra un livello inferiore e il corrispondente maggiore. Tuttavia è vero anche il contrario. La rabbia può turbare l'energia malefica e tu potresti perdere senza manifestare il tuo vero potere. Il tuo compagno è stato ferito e soprattutto, hanno interrotto la tua luna di miele con me, il tuo migliore amico. Capisco benissimo quanto questo ti faccia ribollire di furore. Trattieni questo sentimento dentro di te. Mettilo da parte, per il momento."
Gli diede un altro schiaffo. "Allora, hai smesso di distrarti con pensieri inutili?"
"Sì. Adesso e tutto più chiaro. Thank you so much, my best friend!"
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Island In The Sun ‖ Jujutsu Kaisen
FanfictionOC/Fushiguro Megumi Accenni a SatoSugu & YutaMaki CONTIENE SPOILER MANGA JJK Cosa succede dopo la morte? E se non è altro che l'inizio di un nuovo viaggio? Storia di un viaggio nel mondo della stregoneria, delle arti occulte, degli spiriti maledetti...