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🔴Spoiler del manga da qui in avanti.

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Nanami uscì dall'infermeria in cui doveva essere stata trasportata dalla sua camera. La scuola era deserta. 

"Sono tutti a Shibuya."

"Perchè?"

"Dimenticavo, da questo momento in poi non sai più cosa andrà ad accadere."

"Shoko-san!" Nanami sentì la presenza di Shoko. Corse per raggiungerla. "Che sta succedendo?"

"Sei sveglia." Constatò lei con la stessa voce monotona.

"Sì. Non sento niente di strano nel mio corpo adesso. Che sta succedendo? Dove sono tutti?"

"Dovrei fare prima un controllo per accertarlo. Sono a Shibuya."

"A Shibuya a fare cosa?"

"E' stato calato un velo di 400 m con centro il grande magazzino Tokyo di Shibuya che intrappola solo i civili. Onde radio bloccate. La gente lungo il perimetro del velo gridano tutti la stessa cosa: 'portate qui Gojo Satoru'."

"Il prof? Ma gli non stregoni non lo dovrebbero conoscere." 

"Saranno stati ordinati da degli stregoni neri. I piani alti hanno deciso di mandare il tuo prof a risolvere la situazione."

"E allora perchè gli altri sono lì?"

"Sono sparsi fuori dal velo per raccogliere i pesci scampati fuori rete da Gojo. Su, andiamo a fare questo controllo." 

"No." Asserì lei. Aveva una brutta sensazione. Un presentimento così soffocante che le impediva di respirare. "Vado anche io!"

"Aspett-" Nanami era già sparita in fondo al corridoio. Sabbia mobile aveva molti punti deboli, riusciva a muoversi solo su tragitti che già conosceva e che non dovessero presentare falde acquifere, terreni troppo umidi.

Shibuya. Sapeva la direzione. Sarebbe dovuta andarci con Nobara ad Halloween.

"Nami, che giorno è oggi?"

"31 Ottobre. Sono le sette e mezza, di sera."

Aveva dormito per più di un mese...

Gojo, doveva trovare Gojo. L'istinto le diceva che doveva fermarlo dall'entrare, che cose orribili sarebbero accadute di lì a poco. Cosa sarebbe potuto mai accadere allo stregone più forte del mondo?

E lo trovò ad un passo dal velo, non lo sapeva ma erano a Bunkumura street, Dogenzaka Nichome Est. Erano le otto e trentuno. 

"Gojo-sensei!!" Gridò correndo verso di lui. Gojo si voltò sorpreso e la resse al volo perchè rischiava di cadere a terra.

"Nanami? Ti sei svegliata?"

"Non deve entrare dentro!" Nanami si rimise in piedi, affannata.

Il maestro restò a fissarla. "Hai imparato quella tecnica?"

"No..." Scosse la testa. 

"Quindi tutto quello che stai dicendo è solo il tuo sesto senso." Ragionò lui. "Visto che non sai più niente dall'arco del mio passato in poi."

"No... ma ho davvero un brutto presentimento." Disse lei agitata. "Deve per forza entrare?"

"Tranquilla. Cosa potrebbe mai succedere?" 

"Mi fa...faccia entrare insieme a lei. Così se succedesse davvero qualcosa e imparassi quella tecnica... però so che sarei solo di intralcio." Il professore era al suo massimo potenziale quando era da solo, se lo seguisse lo ostacolerebbe soltanto.

"A me non cambia niente. Però, anche io ho un brutto presentimento." Sussurrò lui. 

"Se solo potessi non intralciare i suoi movimenti ma allo stesso tempo starle vicino..." 

Appena disse quella frase sparì, diventò una pietra che cadde a terra rumorosa. Nami l'aveva trasformata in un sasso?

Gojo raccolse quella pietra irregolare, non era dissimile da uno normale. Non sentiva nemmeno energia malefica, sembrava un sasso in tutto e per tutto.

"Bene, entriamo allora." Disse lui mettendo le mani in tasca e con esse anche quel sassolino.

Al confine del velo c'era un accalcamento di civili, che battevano contro la barriera chiedendo di lui. 

"Ah, scusa." Disse Gojo inespressivo quando attraversando la barriera andò a scontrasi con uno di loro.

Andò alla stazione metropolitana. Erano tutti travestiti e anche se aveva una benda non spiccava tra di loro, se non per l'altezza. Non spicccava fino a quando decise di saltare e cominciare a camminare sulle teste delle persone, senza toccarle per via della sua tecnica innata.

"Scusate, permesso." Disse andando da una testa all'altra. "Hanno pure calato un velo qui, al piano -1, che intrappola i senza poteri?"

Guardò giù, era sospeso in mezzo al vuoto circolare dove i vari piani si interrompevano. In fondo, in bella vista, c'era il binario della linea Fukutoshi.

"Suppergiù ho capito il loro obbiettivo." Disse Gojo accennando ad un sorriso. "Fatevi sotto."

Scese, atterrando al piano -5, dove era il binario. Ridacchiò. "Avete preparato tutto alla perfezione, vedo!"

"Sei arrivato!" Era Jogo. Nanami avvertì un altro velo scendere circondando il piano -5. Delle radici inglobarono la zona.

"Non c'è bisogno di chiudere tutto, non vado da nessuna parte." Sospirò Gojo guardandosi in alto. "Se scappassi, uccidereste tutte queste persone, no?"

Erano sui binari, lui da una parte e il gruppo di maledizioni dall'altra. I senza poteri si sporsero verso le transenne confusi su che stessero facendo. 

"Di che stanno parlando quei due?" Chiese uno. Quella persona poteva vedere Gojo e Choso, l'utero maledetto kusozu.

"Intendi quei quattro?" Pian piano la gente stava cominciando a vedere anche le maledizioni di livello speciale. 

"Se tu scappassi? Hai capito male." Jogo unì le mani con un ghigno, la massa fu spinta in avanti verso i binari da una forza sconosciuta. "Faranno una brutta fine anche se rimani."

Adesso lo stregone aveva capito perchè avevano bloccato tutto, per creare un punto cieco. Se tentasse di andare oltre e spaccare quelle radici, avrebbe ferito le persone che potevano trovarsi dietro. Si toccò il sasso nella tasca, chiamarla fuori con tutto questo casino era pericoloso.

Le maledizioni cominciarono a fare strage degli umani attirati sui binari. 

"State indietro o morirete." Disse Gojo circondato dalla folla.

"Manipolazione del sangue." La stessa tecnica della famiglia Kamo. Il sangue affilato di Choso taglieva le teste dei senza poteri come se fossero formaggio. Nanami voleva uscire, ma la stretta di Gojo le diceva di restare ferma. Come poteva restare ferma con tutte quelle persone che stavano morendo?

"Dominio concentrico." Esclamarono Jogo e Hanami. Il dominio concentrico era come acqua, avvolge e circonda solamente se stessi. Per chi lo attivava le probabilità di centrare l'avversario diminuiscono, ma aveva il vantaggio di neutralizzare in maniera sicura la tecnica dell'avversario.

"Me lo dovevo aspettare, visto che lavorate con degli stregoni neri." Non poteva espandere il dominio, anche se riuscisse a intrappolare solo le maledizioni e non i civili, una quantità molto grande di loro si andrebbe a schiacciare contro le pareti del suo dominio e quello del velo, che blocca il passaggio dei senza poteri.

"Sensei." Nanami uscì allo scoperto. 

Island In The Sun ‖ Jujutsu KaisenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora