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Le faceva male la testa, sentiva di essere sdraiata su un letto ma non riusciva a muovere un dito. La sua mente si era svegliata prima del suo corpo, stava avendo una paralisi del suono. Riuscì a distinguere la voce di Megumi.

"Lascia andare la mano. Hai avuto il suo permesso?"

"Ha ragione. Questa può essere definita come molestia sessuale."

Nobara? Di che mano stavano parlando?

"My sister. Non si è ancora svegliata?"

Era sveglia, solo non riusciva a muoversi.

"Dove vai? Itadori! My brother!"

"Ti sono veramente grato! Ma dammi tregua! In quel momento non ero lucido!"

"Ma che stai dicendo! Sei sempre così, fin dai tempi delle medie!"

"Io e te non abbiamo fatto le medie insiemeeeee!"

Quando le loro voci si allontanarono Nanami riuscì finalmente a riprendere il controllo del suo corpo.

"Ti ho detto di lasciarla."

"Fushiguro?" Si mise a sedere.

"Nanami! Sei sveglia!" Nobara si buttò su di lei come per dichiarare il dominio del territorio. Fu allora che Nanami accorse che Yuta le stava tenendo la mano.

"Nanami... per fortuna... mi stavo preoccupando..."

Nanami si immobilizzò. "Ho una supposizione... è senza senso ma..."

Cominciò a tremare, si staccò da Nobara.

"Anche io ho una supposizione, è la stessa tua, vero?" La voce di Yuta era più sicura della sua. La stretta alla sua mano si rafforzò. "... Akira o... Onee-san?"

Gli occhi di Nanami si inumidirono.

"Congratulazioni. Lo hai trovato."

"Ho detto qualcosa di sbagliato?! Scusa, sc-" Vedendo che stava piangendo, Yuta si agitò.

La ragazza si buttò su di lui piena di moccio. Ecco il motivo, per questo c'era quella connessione strana tra loro due.

"Nana..."

Memorie di un tempo sconosciuto inondarono la sua mente, pronunciare quel nome rese afferrabile l'immagine di due bambini, stretti insieme nel freddo dell'inverno.

Ci rivedremo, Akira.

La sua promessa in punto di morte era stata mantenuta, era tornato da lei con Aki.

"Aki..."

"Sì, sono io, ero io? Ci sono. Non piangere. Sono qui..." Il ragazzo cominciò ad accarezzarle i capelli un po' imbranato mentre una sensazione di gioia lo fece sorridere incontrollato.

Intanto Nobara fissò sbalordita la scena, nonostante fosse un po' confusa da quello che stavano dicendo.

Nanami che lasciava trasparire le sue emozioni ad un'altra persona!? Il sole era sorto ad ovest, le lune si sono allineate e il mondo era sottosopra?!

Nobara si voltò verso Fushiguro preoccupata ma trovò solo un letto vuoto.

"Fushiguro!" Fu in tempo a vederlo uscire dalla porta. Si rivolse a Nanami un po' titubante.

"Nanami? Senti... Fushiguro è..."

A sentire quel nome Nanami si ritrasse dal ragazzo, cercò di pulirsi il viso. Yuta le passò un fazzoletto.

Island In The Sun ‖ Jujutsu KaisenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora