16

186 11 0
                                    

"Fushiguro..." Nanami provò un'ultima volta a mandargli il messaggio ma Megumi si limitò a ignorarla. Non aveva intenzione di aprire uno scontro, Nobara era infatti distratta e Kimura... strana.

"Io non ho una preferenza particolare. Mi basta che abbia un'umanità incorruttibile e non potrei chiedere di più."

La risposta fu ben acclamata da Mai e Nobara. Nanami invece aveva un'aria mista tra felice e nervosa.

"Non male come risposta. Se avessi detto qualcosa tipo 'mi piacciono le tettone' ti avrei ucciso io stessa." Disse Nobara.

"Zitta..." Era veramente infastidito. Quella situazione era surreale e stupida, non avrebbe mai pensato che si sarebbe ritrovato a discutere sul suo tipo ideale con un tizio uscito dal nulla.

"Lo immaginavo. Sei noioso Fushiguro." Disse Todo, sempre con le lacrime agli occhi. Senza un minimo di preavviso partì all'attacco, ma contro Kimura. Si formò un polverone gigante.

"Nanami!!" Gridò Nobara ma fu trattenuta da Mai. Megumi corse subito a soccorrere Kimura.

La ragazza si ritrovò ad una decina di metri più in là, non aveva avuto modo di reagire. Grazie agli allenamenti di Panda era potuta però atterrare su due piedi, evitando di risultare troppo goffa. Non pensava che sarebbe andato contro di lei. Si pulì il naso con la manica, il cappuccio era cascato giù nel frattempo, rivelando il viso ammaccato.

"Perchè io, Posso chiedertelo? Non avevo la tua simpatia?"

"Giusto, per questo mi sembra molto maleducato andarci leggero, non ti pare?" Si mise in posizione di attacco. "Sei robusta per aver preso in pieno un mio colpo. Dimostrami quanto sei degna."

"Il tuo colpo? Maki è centomila volte più forte di te." Un po' se l'era presa per il pugno che aveva ricevuto.

"Chimera!" Un fulmine cascò in mezzo a loro obbligando Todo a saltare indietro.

"Stalle lontano." Megumi aveva appena abbandonato il suo intento: avrebbe fatto sul serio, senza trattenersi. Era questo quello che comunicavano quelle due pozze color giada, ribollenti d'odio.

Il suo sguardo assassino svegliò Nanami. Non dovevano combattere, non era proprio il momento. Ragionandoci avrebbero solo assecondato Todo.

"Tch, non disturbare!" Todo cambiò bersaglio e saltò contro Fushiguro. "L'avevo capito appena ti ho visto. Ah, questo tizio è noioso. Ma non si può giudicare una persona solo dall'aspetto, no? Per questo ti ho fatto la domanda. Però tu hai calpestato la mia gentilezza."

"Vedo che non assomigli solo ad un ananas, hai anche un ananas al posto del cervello."

"Fushiguro, non lo assecondare!" Furono parole al vento. Lo scontro si aprì e le costruzioni della loro povera scuola sarebbero andate incontro a danni molto gravi. Non poteva restare a guardare quindi si aggiunse anche lei mettendosi in mezzo. Una cosa che aveva capito del suo corpo era che era davvero robusto come aveva detto Todo e possedeva tanta forza fisica. Maki le aveva detto che aveva molto potenziale nei combattimenti corpo a corpo.

"Kimura." Senza nemmeno guardare prese al volo l'asta malefica che Fushiguro le lanciò, lo aveva immagazinato nelle sue ombre con la tecnica malefica. Avvolse lo strumento con terra mobile, la tecnica con cui Nami l'aveva salvata e che aveva fatto proprio. Infondendo anche la sua energia malefica partì all'attacco. In termini di arti marziali, Maki era la più forte e nell'arco di tutti questi mesi ne aveva imparate molte di mosse. Si approfittò della differenza in altezza e della sua agilità e insieme agli attacchi di Chimera, riuscì a restargli al passo e colpirlo direttamente in faccia come regalo di restituzione. Todo afferrò l'asta ma prese solo il vuoto, approfittando del suo momento di realizzazione l'asta passò attraverso il suo braccio e sferrò un altro colpo al suo viso, questa volta era per vendetta e per come si era espresso su Fushiguro.

"Uno per il colpo alla mia faccia e uno per gli insulti a Fushiguro."

"Cani di giada!"

"Non muoverti." Tutti e tre vennero immobilizzati sul posto.

"Che cosa stai combinando!" Gridò Panda sferrendo un pugno a Todo.

"Senape?" Chiese Inumaki a Nanami, aveva sangue rinsecchito sotto al naso. La ragazza scosse la testa.

"Beh, anche se non mi sembrano messi male, i ragazzi." Commentò Panda osservandoli.

Todo sembrò ponderare la situazione, il combattimento era appena iniziato e aveva una sete matta di continuare, ma c'era qualcosa di più importante da fare. La sua Takada-chan. "Da quanto tempo, Panda."

"Insomma, perchè non riesci a essere paziente fino all'incontro di scambio?"

"Ci stavamo solo divertendo, vero, sister?" La noia gli era passata. "Anche se, non mi lamenterei se Okkotsu partecipasse."

"Ho già detto che non lo farà." Nanami cercò di ignorare quel 'sister'.

"E' a praticare danza africana con gli elefanti." Aggiunse Panda.

"Salmone." Confermò Inumaki.

"My sister, continueremo da dove abbiamo finito allo scambio. Ci vediamo, sister." Andò a raccattare Mai da Nobara e Maki.

"..." Non avrebbe dovuto rubare il verso a Itadori. Poi si rilassò, la stanchezza prese il sopravvento. "E' finito bene alla fine."

Si rincuorò. Per fortuna aveva preso una bevanda energetica. Adesso però sentiva le gambe tremare, si era sforzata troppo.

"Stai bene?" Chiese Fushiguro accanto a lei.

"Sì, devo solo assumere qualcosa."

"Ti vado a comprare una merendina alle macchinette allora. Hai bisogno di qualcosa subito."

"Grazie." Gli sorrise.

L'altro si voltò da un'altra parte imbarazzato e si spiegò con fatica. "Per avermi difeso... ricambio."

Nanami prese ad arrossire. "Hahaha, non ci ho pensato più di tanto. Scusami se poi mi sono lanciata su di lui e non ti ho fatto combattere. Volevi farlo te, non è vero?"

"E' uguale." L'affermazione era in completo contrasto con il tono con cui uscì e l'espressione che portava. Questo suscitò ilarità alla compagna a fianco.

-

La sera decise di far visita a Itadori, portando le lattine di coca-cola che aveva preso dai distributori.

"Buonasera." Esordì lei apparendo dal buio. Il ragazzo era sdraiato sul divano con il pupazzo tra le braccia e guardava concentrato lo schermo davanti a lui.

"Ohi, Kimura." Il ragazzo le fece posto, in tutto ciò il pupazzo restò in assoluta quiete.

"Stai facendo progressoni." Si complimentò lei scuotendo il sacchetto che aveva in mano.

"Coca-cola?!" Un sorriso enorme spuntò sul suo viso, le prese subito la busta di mano tirando fuori una lattina.

"Sei fantastica! Vieni, siediti. Sei arrivata proprio in tempo. C'è il punto saliente del film!" Indicò il posto accanto a lui. "Come va?"

"Gli studenti di Tokyo sono venuti a molestarci. Però non ce l'hanno fatta." Raccontò l'accaduto alle orecchie attente dell'amico.

"Io invece ho visto una cosa fighissima. L'espansione del dominio di Gojo-sensei. Anche se poi ho fatto scappare via le maledizioni di livello speciale ma non è tutta colpa mia. E' stato il professore a portarmi lì, no?" Chiese in cerca di conferma mentre apriva una lattina e se lo ingurgitava, stravaccato sul divano.

"Dimmi, lo hai visto senza benda?"

"Sì. Perchè?"

"Niente." Sorrise scrollando le spalle, era solo diventato la persona più fortunata al mondo secondo il suo fratellino.

Island In The Sun ‖ Jujutsu KaisenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora