Nanami spingeva le due ruote della sedia a rotelle su cui era seduta. L'aria fresca di prima mattina si intrufolava nel pigiama leggero che indossava. Rabbrividiva, forse doveva rientrare e cambiarsi, adesso se si ammalava era un grande problema. Era lì da non sapeva quanto tempo, forse quasi due ore. Chissà se il sole si era alzato. Lì, nei lunghi corridoi coperti dalla tettoia non riusciva a capirlo.
"Si prospetta un bel giorno." Commentò sorridente parlando a Nami. "Tra un po' uscirà al cinema Bohemian Rahpsody. Vorrei tanto andare a vederlo."
Ma sarebbe stato un casino.
"Aspetterò che esca online."
Sentì qualcuno avvicinarsi in quella direzione.
"Alga." Una voce sorridente e graziosa.
"Senpai Inumaki! Così presto?"
"Inumaki Toge. Grado si simpatia 38%"
"Tonno e maionese." C'era un filo di furbizia nel suo tono.
"Che succede?" Aveva la sua attenzione, qualsiasi cosa volesse dirle.
Inumaki si posizionò dietro a lei e prese i due manici. "Asp-"
Cominciò a spingerla prendendo velocità.
"Fermati!! Dove mi stai portando?"
"Fiocchi di bonito." Rispose il senpai.
"Da nessuna parte? In che senso! Aspetta, c'è una discesaaa." La sua voce stava addirittura tremando per via delle scosse che si prendeva, le rotelle che picchiavano contro le insenature tra i pannelli di legno consumati.
"Tonno!" Stava ridendo, delle risate carinissime.
"E' una sorta di allenamento mattutino?" Chiese lei. Si lasciò influenzare da lui, divertendosi.
"Tonno e maionese."
"Hahaha." A quel passo stavano svegliando tutti quanti. Alzò le braccia. "Montagne russe!"
Il senpai voleva tirarla su di morale e ci era riuscito, ne era veramente grata. Con lui le cose erano molto più semplici, non c'erano frasi e rigiri di parole di cui le persone si servivano per comunicare qualcosa di sottile. Ridere era ridere, semplicemente.
Era sembrato difficile da approcciare e un po' spaventoso quando lo aveva appena incontrato. Invece si era rivelato essere il più sciocco tra tutti i senpai, sempre in prima linea a fare scherzi e archittetarli. Portava felicità.
Sempre per lo stesso motivo però, non era mai riuscita a relazionarsi con lui. Perchè trovava difficile comunicare. Si perdeva in ragionamenti e ragionamenti sul significato preciso degli ingredienti che diceva, li traduceva in frasi arzigogolate. Adesso aveva capito che non era così, quegli ingredienti comunicavano cose semplici, quindi doveva anche lei pensare più semplicemente, concentrarsi sul suo tono di voce e seguire l'istinto.
Erano arrivati nel piccolo cortile che il senpai teneva coltivando fiori. Sentiva i vari profumi stimolare la sua mente e attivarla. Il sole era sorto, ora lo poteva capire, dal tiepido sulle pelle scoperta.
"Tonno." Le diede un annaffiatoio.
"Già, ora che ci siamo ti aiuto ad annaffiarli." Nonostante avrebbe potuto usare la sua tecnica e subito tutti i suoi fiori sarebbero brillati.
Si spinse in avanti di poco e partì ad annaffiare.
"Che cosa piacevole, questo tipo di vita." Commentò lei. "Grazie mille."
Toge annuì al suo fianco. Un sorriso lieto sbucò sul suo viso, nascosto sotto il colletto. Quella ragazza non pareva più tanto triste. Essere privato di qualcosa, di essere in meno rispetto a tutti gli altri... sapeva come ci si sentiva, sapeva come ci si sentiva ad essere diverso e non poter vivere una vita comune come tutti coloro che ti circondano.
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Island In The Sun ‖ Jujutsu Kaisen
FanfictionOC/Fushiguro Megumi Accenni a SatoSugu & YutaMaki CONTIENE SPOILER MANGA JJK Cosa succede dopo la morte? E se non è altro che l'inizio di un nuovo viaggio? Storia di un viaggio nel mondo della stregoneria, delle arti occulte, degli spiriti maledetti...